𝗜 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗶 𝗳𝗿𝗲𝗱𝗱𝗶 𝗲 𝗹’𝗶𝗻𝗳𝗹𝘂𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗶𝗻 𝗮𝗴𝗴𝘂𝗮𝘁𝗼: 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶?

Con il cambio stagione e i primi freddi inizia ad arrivare anche l’influenza. Vento, umidità, le basse temperature invernali indeboliscono l’organismo e causano la diffusione di raffreddore, tosse, febbre e mal di gola.

Come comportarsi?

È fondamentale dormire a sufficienza perché la carenza di sonno può abbassare le difese immunitarie. Poi fare sport almeno una volta a settimana, seguire una corretta alimentazione con uno stile di vita sano e curare l’igiene delle mani per evitare il contagio.

Può far comodo avere a portata di mano anche questi 4 prodotti:
  • 𝗨𝗻 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗽𝗶𝗿𝗲𝘁𝗶𝗰𝗼 (es. il paracetamolo) per il trattamento sintomatico di affezioni febbrili quali l’influenza, le malattie esantematiche, le affezioni acute del tratto respiratorio.
  • 𝗨𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗶𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 con un’azione emolliente e lenitiva (mucosa orofaringea) utile per migliorare il tono della voce.
  • 𝗨𝗻𝗼 𝘀𝗽𝗿𝗮𝘆 𝗹𝗲𝗻𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 per alleviare i fastidi locali che potrà essere applicato più volte durante la giornata per velocizzare la guarigione dal mal di gola.
  • 𝗨𝗻 𝗿𝗶𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗲𝗻𝘁𝗲 per rinforzare le difese immunitarie, ricco di vitamine e minerali.
Si raccomanda di chiedere sempre il parere del medico curante e/o di specialisti in caso di sintomi importanti e persistenti.

4 Integratori per l’autunno che puoi trovare in farmacia

È utile assumere integratori per l’autunno?

In molti casi sì, ma è sempre importante evitare il fai da te. Ricordiamo sempre che gli integratori devono essere consigliati dal medico o da uno specialista e devono essere assunti per periodi di tempo limitati.

L’arrivo dei primi freddi può mettere alla prova il nostro organismo, che deve adattarsi a continui sbalzi di temperatura e alle variazioni di luce che possono influire sul ciclo del sonno, con ripercussioni sulla nostra vitalità. Per un periodo di tempo limitato, assumere integratori alimentari può essere una mossa vincente.

Assumere integratori può essere importante soprattutto per far fronte a debilitazioni causate da virus stagionali. Anche in caso di intolleranze o allergie, gli integratori alimentari possono fornire un sostegno prezioso. Alcuni sono utili per la stanchezza fisica e mentale, altri per la memoria, altri ancora hanno funzione diuretica, oppure aiutano la circolazione.

Gli integratori possono presentarsi sotto forma di bustine effervescenticompressestick da sciogliere in bocca etc. Vediamo insieme 4 integratori per l’autunno, che puoi trovare facilmente in farmacia.

  • Multivitaminici

Tra gli integratori per l’autunno, al primo posto ci sono i multivitaminici. Sono preparazioni di vario genere – capsule, pastiglie effervescenti, gel – a base di minerali, antiossidanti, polifenoli e naturalmente vitamine. Soprattutto quelle dei gruppi D, C e B.

La vitamina D è essenziale per il benessere delle ossa, per ridurre la stanchezza ed è utile anche per l’equilibrio mentale. L’organismo produce vitamina D con l’esposizione solare. In autunno e in inverno la sua naturale produzione si riduce e, proprio per questo, può essere utile integrarla nella dieta.

La vitamina C aiuta a rafforzare il sistema immunitario. Aiuta a prevenire o attenuare raffreddore, tosse e mal di gola e consente anche di ridurre eventuali ricadute.

Le vitamine del gruppo B aiutano a stimolare le attività dei neurotrasmettitori, limitano fenomeni quali stress, ansia e depressione e rinforzano la muscolatura.

  • Integratori a base di Magnesio (e Potassio)

Un altro degli integratori per l’autunno che può essere utile assumere è il Magnesio. E anche il Magnesio e il Potassio. La carenza di magnesio può provocare stanchezza, debolezza muscolare e crampi uniti ad irritabilità e nervosismo.

Una dieta ricca di magnesio (e potassio) – aiutata in alcuni casi da un integratore alimentare che lo contiene – permette di tenere sotto controllo la stanchezza e l’affaticamento mantenendo alto il tono muscolare e la sensazione di energia, oltre a combattere cefalee e insonnia.

  • Integratori a base di Lattoferrina

Gli integratori di lattoferrina vengono usati per rafforzare il sistema immunitario e migliorare l’assorbimento del ferro. Sono utili in caso di carenze immunitarie o per combattere infezioni. Tali integratori vengono consigliati per la loro attività antinfiammatoria, antimicrobica, antiossidante ed immunomodulante.

  • Fermenti lattici

L’assunzione di integratori di fermenti lattici vivi può essere fatta a scopo preventivo, ad esempio, durante una terapia antibiotica o nel corso di un’infezione. In questi casi la somministrazione di una quantità adeguata di fermenti lattici è un ottimo ricostituente per il nostro intestino. Infatti, i fermenti lattici vivi apportando un beneficio alla flora intestinale.

Nei soggetti particolarmente sensibili al cambio di stagione e allo stress, l’integrazione periodica di fermenti lattici permette un mantenimento dell’equilibrio fisiologico.

 

In ogni caso, prima di procedere con l’assunzione di integratori, occorre sempre confrontarsi con il proprio medico o con personale specialistico.

 

Come mangiare in estate: ecco cosa consiglia la nutrizionista

Una dieta adeguata in estate ci aiuta a evitare rischi pur avendo un colorito sano. Via libera, quindi, a un maggiore consumo di frutta e verdura e a tutti i cibi ricchi di vitamina A, che favoriscono la produzione della melanina, la sostanza che protegge dalle scottature e dona il classico colore scuro alla pelle.

Tra la frutta “amica del sole” che non può mancare nella nostra dieta primeggiano le carote e le albicocche, ma ci sono anche i meloni, le fragole e le ciliegie. Mentre le verdure, specialmente quelle di stagione, sono fonti straordinarie di vitamine, sali minerali ed antiossidanti. Non solo frutta e verdure di stagione. Bisogna scegliere piatti che non siano troppo elaborati per semplificare i processi digestivi eccessivamente lunghi che toglierebbero ulteriore energia al corpo.

È consigliabile consumare cibi leggeri. Molto pratici sono i piatti freddi unici, come le insalate di pasta o di cereali integrali conditi con verdure, senza dimenticare gli alimenti proteici come i legumi oppure le uova, i formaggi freschi e il pesce. Bisogna sempre variare l’alimentazione il più possibile

Durante l’estate è buona regola bere molto e spesso, non solo quando si avverte sete ma durante tutto l’arco della giornata. Questo vale a maggior ragione per bambini e anziani, che spesso avvertono meno lo stimolo della sete e l’esigenza di reidratarsi.

Un altro must è evitare gli sbalzi termici. Da quelli da temperature esterne, passando da locali raffreddati da un eccesso di aria condizionata all’asfalto metropolitano surriscaldato; a quelli interni, evitando bibite capaci di impattare con l’improvviso raffreddamento indotto dal liquido sulle funzionalità dell’apparato digerente, facilitando fenomeni della congestione.

Infine, limitare l’uso di superalcolici soprattutto nelle giornate più calde è fondamentale anche ai fini della prevenzione.  Non dimentichiamo che è sempre la dieta mediterranea a vincere. Se seguita correttamente ci aiuta a prevenire tumori, malattie cardiache, obesità e diabete.

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Per un consiglio su misura, ogni mercoledì e giovedì, nello studio della farmacia puoi incontrare la dott.ssa Simona De Noia, biologa nutrizionista con esperienza pluriennale.

Prenota una visita al banco della farmacia, allo 06 201 4167 oppure scrivi allo 344 342 9371.

Come proteggersi dal caldo: ecco le 10 regole del Ministero della Salute

Proteggersi dal caldo e dall’esposizione diretta dai raggi solari in questo periodo è fondamentale. Non solo per evitare scottature, ma proprio per una questione di salute generale. Il ministero della Salute ha pubblicato le dieci regole a cui tutti dobbiamo prestare attenzione. Sono raccomandazioni che ormai tutti conosciamo, ma repetita iuvant, ripetere aiuta.

Ecco il vademecum in 10 punti:

1. Evitiamo di uscire nelle ore più calde

I più a rischio sono sempre bambini e anziani, che hanno un sistema di termoregolazione che non funziona perfettamente. Nelle ore centrali della giornata non devono uscire o comunque stare all’ombra, per evitare l’esposizione diretta ai raggi solari.

2. Proteggiamoci in casa e sui luoghi di lavoro

Innanzitutto schermiamo le finestre con tende capaci di bloccare il passaggio dei raggi solari, ma non quello dell’aria. Utile l’aria condizionata, ma dev’essere settata a una temperatura che non sia inferiore a più di 5 gradi rispetto ai valori esterni. Fondamentale la pulizia dei filtri prima di accendere i condizionatori.

3. Beviamo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno

Idratarsi è fondamentale sempre, ma in estate ancora di più. Oltre a bere regolarmente, bisogna mangiare frutta fresca.  Limitiamo il consumo di bevande che contengano zuccheri, ma anche caffè e alcolici.

4. Seguiamo sempre un’alimentazione corretta

Ricordarsi sempre di consumare cinque porzioni di frutta e verdura di stagione ogni giorno. Utilizziamo poco sale, scegliendo quello che contiene anche iodio. Attenzione ai piatti elaborati ricchi di grassi e zuccheri.

5. Attenzione alla corretta conservazione degli alimenti

Bisogna avere grande cautela verso la catena del freddo, perché il rischio di contaminazioni batteriche in estate è altissimo.

6. Vestiamoci con indumenti con fibre naturali

Evitiamo le fibre sintetiche che non permettono la traspirazione. Ottimo l’uso di cappelli leggeri per la protezione del capo, soprattutto se non abbiamo capelli. Gli occhiali da sole devono avere filtri UVChi sta molto all’aperto o lavora all’aperto deve ricordarsi di usare la crema protettiva.

7. Proteggiamoci dal caldo anche in viaggio

Oltre a evitare di viaggiare nelle ore più calde laddove possibile, usiamo l’aria condizionata anche con bambini e animali domestici, stando attenti a non esagerare con lo sbalzo termico. Mai lasciare bambini o animali in auto ferma, anche se facciamo uno stop di pochi minuti.

8. L’attività fisica solo nelle ore più fresche

Evitiamo di correre o comunque allenarci sotto il solleone. Se non vogliamo andare in palestra, utilizziamo parchi e spazi verdi ombreggiati. Attenzione all’idratazione.

9. Diamo assistenza a persone a maggior rischio

Stiamo attenti non solo ai nostri cari, ma anche a vicini anziani che sappiamo vivere da soli. In caso di situazioni importanti segnalare tutto ai servizi socio sanitari in modo che possano intervenire tempestivamente.

10. Ricordiamoci di proteggere i nostri animali domestici

Anche gli animali domestici devono bere molto anche quando siamo in viaggio. Non portiamo fuori i cani durante le ore più calde, anche per evitare che camminino sull’asfalto rovente.

Farmaci da portare in viaggio: ecco gli indispensabili da mettere in valigia

Quali farmaci non devono mancare nella valigia delle vacanze? Un analgesico, utile per mal di testa, mal di denti, dolori alla schiena, un antipiretico (tachipirina o un suo equivalente a base di paracetamolo), un antiinfiammatorio, un antinausea, un farmaco contro l’acidità di stomaco, un antidiarroico, fermenti lattici (meglio se stabili a temperatura ambiente) per prevenire dissenteria, ma anche un lassativo e un antibiotico ad ampio spettro. E ancora, un antistaminico, una crema per le infezioni, prodotti per la tosse, un collirio decongestionante, così come la melatonina per favorire il sonno. Ogni tipo di vacanza ha il suo kit di farmaci ideale. Ecco, in sintesi, quello che non dovremmo mai dimenticare:

  • Disinfettante e cerotti
    Una caduta accidentale o un taglio possono capitare in vacanza, per questo è bene portare in valigia un disinfettante, garze sterili e cerotti. I disinfettanti vanno applicati direttamente sulla ferita, dopo aver pulito con acqua la pelle circostante e avere rimosso eventuali tracce di sporco.
  • Colluttori, pastiglie e spray per la gola
    Pastiglie da sciogliere in bocca, spray e collutori aiutano a disinfettare la gola e a combattere le forme più lievi di mal di gola, che si fa sentire in estate per i frequenti sbalzi di temperatura, entrando e uscendo da locali con aria condizionata.
  • Antistaminici per allergie, eritema o dermatiti
    L’eccessiva esposizione al sole o il contatto con alcune sostanze possono causare reazioni allergiche. Gli antistaminici sono farmaci in grado di bloccare l’azione dell’istamina, la sostanza che scatena l’infiammazione e che causa i sintomi tipici di una reazione allergica (prurito, orticaria, eritema, problemi gastrointestinali). Gli antistaminici devono essere usati solo per bloccare la reazione allergica e per periodi di tempo limitati, inoltre possono dare sonnolenza o interferire con altri farmaci, per questo occorre chiedere consiglio al medico prima di partire.
  • Lassativi anti stitichezza
    Il cambio di ritmi e di abitudini alimentari può causare problemi di stitichezza e per ovviare esistono diversi tipi di lassativi, la cui scelta deve essere fatta in base alle proprie esigenze. Tutti i lassativi devono essere utilizzati per periodi brevi (qualche giorno al massimo), altrimenti si rischia l’assuefazione. A volte può bastare inserire frutta, verdura e liquidi nella dieta.
  • Antiacidi contro il mal di stomaco
    Lo stress del viaggio, il cambiamento di abitudini alimentari e la stanchezza possono causare difficoltà digestive, bruciore, acidità. L’acidità di stomaco si combatte con gli antiacidi che la neutralizzano, o con gli antisecretori anti H2 che riducono la produzione di sostanze acide.
  • Antidolorifici
    Un mal di testa improvviso, un ascesso ai denti, dolori mestruali, febbre e influenza sono compagni di viaggio alquanto sgraditi. Per questo conviene sempre portare con sé farmaci che alleviano il dolore, ma che sono anche in grado di abbassare la febbre. Gli antidolorifici possono essere utilizzati anche sotto forma di creme o cerotti che rilasciano il principio attivo nel caso di dolori localizzati, mentre quelli per bocca devono sempre essere presi a stomaco pieno.
  • Melatonina e valeriana per jet lag e insonnia
    Quando si fa un viaggio che comporta un cambio notevole di fuso orario, le difficoltà a dormire non tardano ad arrivare. I primi giorni si fatica a prendere sonno, ci si sveglia spesso di notte, si ha mal di testa, ci si sente irritabili.Per attenuare questi disagi la melatonina è utile perché regola il ritmo sonno-veglia. Anche la valeriana, che ha un’azione rilassante e aiuta a dormire, serve a battere sul tempo l’insonnia: deve essere presa solo per pochi giorni, tutte le sere prima di andare a dormire.

Attenzione, prima di usarli, è necessario leggere con attenzione il foglietto illustrativo di ogni farmaco, utilizzarli solo per pochi giorni e, in assenza di miglioramenti, rivolgersi al medico.

Perché non devi usare i farmaci dopo la data di scadenza?

Cosa è la data di scadenza di un farmaco?

La data di scadenza di un farmaco indica il termine entro il quale è garantita la stabilità, la sicurezza e l’efficacia del medicinale. La maggior parte dei farmaci ha un periodo di validità compreso tra i 2 e i 5 anni. Tale data però, si riferisce a confezioni integre e correttamente conservate. Inoltre, alcuni medicinali quali collirisciroppi o gocce oftalmiche, devono essere consumati nell’arco di pochi giorni o settimane dopo l’apertura della confezione1.

Chi stabilisce la data di scadenza di un farmaco?

L’azienda farmaceutica che produce il farmaco conduce degli studi di stabilità seguendo le linee guida internazionali ICH utilizzate in EuropaStati Uniti Giappone. I dati raccolti sono successivamente analizzati dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e dall’ Agenzia Italiana Del Farmaco (AIFA) prima di procedere con l’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC).

Cosa succede dopo la data di scadenza di un medicinale?

Il farmaco scaduto non diventa inefficace il giorno dopo la scadenza 2. Tuttavia, con il passare del tempo il principio attivo o gli eccipienti contenuti nel medicinale potrebbero degradarsi, determinando una riduzione dell’efficacia del farmaco. In altri casi, le molecole del farmaco potrebbero subire delle modificazioni chimiche portando alla formazione di impurezze potenzialmente dannose o tossiche per il nostro organismo1.

Quali effetti avversi potrei avere se assumo un farmaco scaduto?

Un farmaco scaduto potrebbe avere una minore efficacia, e quindi, potremmo non avere alcun effetto terapeutico. Inoltre, la degradazione del principio attivo potrebbe portare a reazioni allergiche, in alcuni casi potenzialmente letali come lo shock anafilattico, più probabili in  neonati e bambini che hanno un sistema immunitario immaturo. Ad esempio, l’assunzione di antibiotici scaduti appartenenti alla classe delle tetracicline può scatenare gravi danni renali, noti come Sindrome di pseudo-Fanconi.

Quali farmaci scaduti non devo assolutamente assumere?

Alcuni farmaci possono risultare particolarmente dannosi se assunti dopo la data di scadenza. Tra questi ci sono i cosiddetti “farmaci salvavita”, definiti dall’AIFA come medicinali indispensabili per la sopravvivenza del paziente quali l’insulina, i farmaci antitumorali, oppure farmaci d’emergenza quali antidoti a determinati veleni o sostanze tossiche. Stessa accortezza e prudenza va riservata per i medicinali scaduti a basso indice terapeutico, come gli antiepilettici o i contraccettivi ormonali, la cui diminuzione di efficacia potrebbe comportare rischi per la salute.

Quali formulazioni farmaceutiche sono più a rischio?

La durata e la stabilità di un farmaco dipendono molto anche dalla sua formulazione. Le formulazioni liquide (collirisciroppifarmaci iniettabili) sono più sensibili alle alte temperature e dunque meno stabili rispetto alle formulazioni solide (compressecapsule)2. Superata la data di scadenza, il farmaco in formulazione liquida potrebbe presentare anomalie visibili ad occhio nudo (presenza di sedimenti, consistenza diversa, odore diverso) che rappresentano un indice di degradazione. Tuttavia, non sempre eventuali cambiamenti sono osservabili a occhio nudo, pertanto è opportuno non utilizzare tali farmaci dopo la data di scadenza.

Come posso conservare correttamente un farmaco?

Le opportune modalità di conservazione dei farmaci sono generalmente indicate nel foglietto Illustrativo del medicinale. Tuttavia, se non specificato, la regola generale prevede che i medicinali siano conservati in un luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore ai 25°, lontano da fonti di calore (termosifoni, stufe), dall’esposizione diretta ai raggi solari e dall’umidità. Inoltre, è fortemente raccomandato di conservare sempre i medicinali nelle confezioni originali con il loro foglietto illustrativo e di segnare la data di apertura nel caso di medicinali multi-dose (ad es. i colliri).

Come smaltire i farmaci scaduti?

I farmaci scaduti rientrano nella categoria dei rifiuti urbani pericolosi. Per questo motivo non devono essere dispersi nell’ambiente in quanto fonte di inquinamento né tantomeno bruciati poiché la loro combustione potrebbe portare al rilascio di sostanze nocive. Mentre la scatola esterna di cartone e il foglietto illustrativo vanno smaltiti nella carta, i farmaci da smaltire vanno riposti in appositi contenitori presenti all’interno o all’esterno delle farmacie dedicati allo smaltimento di questi prodotti.

Fonte: Società Italiana Farmacologia 

Pelle secca: i consigli per prendersene cura durante i mesi più caldi

Con l’arrivo della bella stagione, la pelle può disidratarsi rapidamente per via dell’aumento delle temperature, della maggiore esposizione al sole e dell’azione di agenti esterni, come il cloro delle piscine o la salsedine del mare. Queste condizioni possono rendere la pelle più irritata e sensibile, provocando prurito, rossori e la sensazione di pelle che tira. Inoltre, possono peggiorare anche la situazione di chi ha una pelle secca, a causa di una predisposizione genetica o variazioni ormonali.

Ecco 4 consigli per godersi senza preoccupazioni le tanto attese giornate di sole.

  • Giusta alimentazione
    Per il nostro benessere generale, prima di tutto, è importante seguire una dieta con alimenti ricchi di vitamine e antiossidanti, come frutta e verdura, e bere molta acqua.
  • Detersione, esfoliazione e idratazione
    Per pulire la pelle senza seccarla, meglio scegliere detergenti non eccessivamente aggressivi. Evitare di lavarsi con acqua troppo calda preferendo, invece, quella tiepida. Utilizzando esfolianti delicati si possono rimuovere le cellule morte e stimolare il rinnovo cellulare, calibrando la frequenza d’uso per evitare irritazioni. Infine, l’idratazione è uno step fondamentale per ripristinare l’equilibrio della pelle secca o disidratata e prepararla ai mesi più caldi. Prediligendo texture leggere che si assorbono facilmente, è possibile mantenerla idratata evitando di appesantirla.
  • Protezione solare
    Quando iniziano le belle giornate, si corre il rischio di esporsi eccessivamente al sole. Mentre una corretta esposizione dovrebbe avvenire gradualmente e con le giuste precauzioni. Per prevenire scottature, invecchiamento precoce e altri danni causati dai raggi UV, è raccomandato applicare sempre la protezione solare prima di esporsi e riapplicarla ogni due ore.
  • Prodotti ad azione lenitiva
    Per favorire il ripristino della barriera cutanea, si possono utilizzare prodotti mirati, che idratano e leniscono la pelle. Sono indicati per il trattamento di scottatureeritemi solari e arrossamenti. Si tratta di texture fluide e di rapido assorbimento, ottime per idratare la pelle senza ungerla, che offrono un sollievo immediato e una sensazione di freschezza.

Quali sono i farmaci che causano disidratazione?

Sono diversi i farmaci che causano disidratazione. Questo avviene perché alcune medicine colpiscono la funzione dei reni e l’equilibro elettrolitico, causando nausea e diarrea. I medici avvertono subito che non bisogna comunque esagerare con l’acqua.  Bisogna continuare a idratarsi correttamente come si è sempre fatto.

I medicinali contro la pressione alta

I farmaci contro la pressione alta possono causare disidratazione se la persona che li assume non beve abbastanza acqua. Stiamo parlando degli inibitori ACE, lisinopril e ramipril, i bloccanti dei recettori dell’angiotensina II, come losartan, valsartan e irbesartan.

La loro attività interessa proprio l’equilibrio dei fluidi e degli elettroliti per poter regolare la pressione del sangue. Ecco perché è essenziale bere molta acqua quando si segue una terapia di questo tipo.

Alcuni degli effetti indesiderati di questa classe di medicinali prevedono dolori addominali e diarrea. Sappiamo che la diarrea ha come effetto principale proprio la disidratazione. Influendo anche sul flusso sanguigno che passa attraverso i reni, può limitare la loro funzione di filtro. Se siamo in una situazione di disidratazione la situazione può complicarsi.

I farmaci contro il diabete

Anche i farmaci contro il diabete come la metformina, la canagliflozina e l’empagliflozina possono causare disidratazione.

Uno degli effetti secondari della metformina è proprio la diarrea, che può portare a disidratazione. Gli altri due farmaci impediscono ai reni di riassorbire il glucosio nel sangue che viene filtrato, causando così l’escrezione del glucosio attraverso l’urina. Livelli alti di zucchero nelle urine provocano la frequente necessità di fare pipì, portando alla disidratazione.

I diuretici

Qui siamo nel campo dell’ovvio. Questi farmaci vengono prescritti quando il corpo trattiene troppi liquidi. La loro funzione è proprio quella di espellere i liquidi in eccesso attraverso l’urina. Se siamo disidratati usare questi medicinali è particolarmente rischioso.

I lassativi

Anche i lassativi possono provocare disidratazione perché richiamano acqua nel colon per ammorbidire le feci. Ecco perché diventa importante bere molto acqua quando si soffre di stitichezza.

 

Fonte: https://shorturl.at/swD08

Giovedì 29 febbraio esame audiometrico gratuito in Farmacia Roma Est

Il nostro prossimo appuntamento gratuito per prevenire e curare l’udito e altri disturbi delle orecchie è previsto per giovedì 29 febbraio, dalle 9 alle 12. Uno specialista sarà presente in farmacia per offrire consulenze personalizzate a chi ne ha bisogno. Il controllo dell’udito, chiamato più precisamente ‘test audiometrico’, è un esame indolore e non invasivo, che si effettua in poco tempo e serve per verificare la funzionalità dell’orecchio e la capacità di avvertire i suoni.

È una sana abitudine effettuare periodicamente il controllo audiometrico, tenendo così sotto controllo il proprio udito. Con l’avanzare dell’età, inoltre, è comune una lenta e progressiva riduzione della percezione uditiva.

La visita con lo specialista si può prenotare in farmacia al banco,
chiamando lo 06 2010712 oppure scrivendo al 344 3429371. 

Elettrocardiogramma gratuito in farmacia, cosa c’è da sapere

a cura della Dott.ssa Alice balestri, Farmacia Roma Est

I cittadini che necessitano di un elettrocardiogramma (ECG) ormai possono farlo direttamente in una delle farmacie che offrono questo servizio di telemedicina, oggi circa il 50% delle farmacie italiane.

Spostare una parte  dell’assistenza dall’ospedale al territorio significa migliorare la rete dei servizi soprattutto per le persone anziane o quelle affette da malattie croniche.

Mi piace sottolineare anche che  evitare lunghi e ripetuti spostamenti in auto o mezzi pubblici in una grande città come Roma, riferendoci alla nostra regione, significa, oltre ad offrire un servizio rapido e qualificato,  anche evitare di congestionare il traffico e dare un contributo alla sostenibilità ambientale.

Sono tre le regioni che hanno siglato accordi per l’erogazione di prestazioni al cittadino con oneri a carico del bilancio regionale, accordi siglati tra le Federfarma regionali e le Regioni. Stiamo parlando della Calabria , della Liguria e delle Marche. La regione utilizza i fondi destinati alla sperimentazione della farmacia dei servizi.

Il ruolo della farmacia italiana si sta velocemente ampliando. Rimane sempre primario il ruolo di dispensazione del farmaco ma oggi la tutela della salute del cittadino prevede nuove prestazioni erogabili in convenzione nelle farmacie sotto casa. Il progetto è ambizioso e prevede l’estensione della convenzione a tutte le regioni italiane. La farmacia è una risorsa per il SSN a cui non si può più rinunciare. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche da monitorare equivalgono ad una attesa sempre maggiore nelle liste di prenotazione delle ASL e degli ospedali. Decongestionare questo affollamento è possibile con il decentramento delle prestazioni sanitarie a carico delle farmacie territoriali. Una boccata di ossigeno per quei reparti degli ospedali e delle ASL che non riescono a soddisfare la richiesta di controlli ed esami.

L’ECG è un esame diagnostico non invasivo che registra l’attività elettrica del cuore attraverso l’utilizzo di elettrodi che si posizionano sulla superficie del corpo. È un esame semplice e veloce ma di grande importanza e utilità sia nella routine di controllo che nei casi di urgenza.

Abbiamo detto che ad oggi sono tre le regioni che hanno iniziato la sperimentazione in regime di convenzione anche per questo esame di prevenzione delle malattie cardiovascolari, ma possiamo dire che è possibile effettuare un ECG nella maggioranza delle farmacie italiane in regime privato, a pagamento. L’ obiettivo di renderlo in convenzione in tutte le farmacie è importante non solo per decentrare e rendere più rapido l’accesso al servizio da parte del cittadino.

Gli strumenti che oggi sono a disposizione dei sanitari non sono tutti uguali. Per avere un servizio eccellente è necessario stabilire un protocollo sia per quanto riguarda le caratteristiche dello strumento sia per l’esecuzione dell’esame stesso. Il protocollo stabilito dalla regione sarebbe uguale per tutti, la remunerazione sarebbe uguale per tutti e garantirebbe al cittadino un servizio rapido,  ottimale e sicuro.

Soprattutto servirebbe per sgombrare il campo da concorrenza sleale, offerte e proposte al ribasso a scapito della qualità del servizio.