Antiparassitari per cani: quali trovi in Framacia Roma Est

Se hai un amico a quattro zampe, ricorda di utilizzare con regolarità gli appositi antiparassitari per cane. Prodotti antipulci, antizecche, antizanzare e antiflebotomi devono essere messi regolarmente per proteggere i nostri amici.

Esistono in commercio diverse formulazione e prodotti, alcuni sono registrati anche per l’uso nei cuccioli, altri solo negli adulti. Chiedi sempre al tuo veterinario quale prodotto utilizzare per non compiere errori. 

Nella nostra farmacia abbiamo

  • Antiparassitari con ricetta

  • Antiparassitari da banco

    tra cui ti proponiamo

    Advantix, un antiparassitario spot-on (in gocce per uso esterno). Offre ampia protezione contro pulci, zecche, zanzare, pappataci, pidocchi e mosca cavallina. Contenente due principi attivi (imidacloprid e permetrina), che agiscono con azione insetticida, acaricida e repellente. Riduce il rischio di trasmissione di Leishmaniosi e altre malattie trasmesse da zecche (Ehrlichiosi, Borreliosi e Rickettsiosi). Trattamento topico per cani di tutte le taglie a partire dall’età di 7 settimane, presente in due formati: adatto ai cuccioli contenente una sola pipetta e 5 confezioni per i diversi intervalli di peso contenenti 4 e 6 pipette.

    Seresto, un collare innovativo dotato di tecnologia Polimer matrix, offre protezione completa contro pulci e zecche fino a 8 mesi con una sola applicazione. Durante questo lasso di tempo, il collare rilascia in modo controllato e costante i principi attivi (imidacloprid e flumetrina) sulla cute e sul mantello, fondamentali per proteggere e prevenire infestazioni parassitarie pericolose per la salute del cane. Ha una duplice azione per il trattamento e prevenzione delle infestazioni da pulci, eliminandole prima che possano pungere, ed attaccando le larve di pulce, impedendone un’ulteriore diffusione. Protegge dal rischio di trasmissione della Leishmaniosi e riduce indirettamente il rischio di trasmissione di Ehrlichiosi canina e Babesiosi canina. Esistono 2 tipi di collari in base al peso, superiori agli 8 kg e inferiori o uguali agli 8 kg.

Ti aspettiamo in farmacia per la cura del tuo amico a quattro zampe!

L’aspirina a basse dosi aumenta il rischio di anemia?

Come tutti i farmaci anche l’aspirina ha effetti collaterali.
Uno studio internazionale chiede massima cautela nel monitorare i valori di emoglobina e ferritina in chi assume il farmaco per lunghi periodi. I ricercatori hanno analizzato i dati di +18.000 persone con più di 65 anni. Una parte di loro assumeva quotidianamente un’aspirina da 100mg, quindi a basso dosaggio. I risultati hanno evidenziato un aumento lieve di sviluppare anemia. I risultati dello studio si possono leggere sulla rivista scientifica Annals of Internal Medicine.

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶 𝘀𝗽𝗶𝗲𝗴𝗮 𝗶𝗹 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗺𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗮𝘀𝗽𝗶𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗮 𝗯𝗮𝘀𝘀𝗲 𝗱𝗼𝘀𝗶 𝗲 𝗮𝗻𝗲𝗺𝗶𝗮?

Non c’è un’evidenza scientifica chiara. Lo studio non riesce a spiegare perché questo avvenga. I ricercatori fanno delle ipotesi, che riguardano essenzialmente il fatto che l’aspirina colpisce un enzima responsabile della conservazione del rivestimento dello stomaco e dell’intestino

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶?

Fino a quando non si capirà esattamente quello che succede a livello gastrico, meglio tenere sotto controllo i valori dei globuli rossi, dell’emoglobina e del ferro nelle persone che assumono l’aspirina a basse dosi per un lungo periodo.

 

Dermatite da sudore o sudamina: i sintomi e i rimedi più efficaci

La dermatite da sudore o sudamina è scatenata dall’azione irritante del liquido prodotto dalle ghiandole sudoripare. Si manifesta con un’eruzione cutanea pruriginosa soprattutto in estate, periodo in cui si suda maggiormente.

Le dermatiti da sudore possono essere:

  • localizzate nelle zone dove si suda molto, come le ascelle e l’inguine, dovute essenzialmente ad un’aumentata proliferazione di batteri e funghi che normalmente vivono sulla nostra cute. Questi microrganismi, soprattutto nelle pieghe della pelle, possono provocare chiazze rosse asintomatiche che poi possono diventare anche pruriginose e maleodoranti.
  • generalizzata, che colpisce soprattutto la zona del tronco, sia anteriore che posteriore. In questi casi i dotti delle ghiandole sudoripare e i follicoli da cui esce il sudore si infiammano per il super lavoro, scatenando una reazione della pelle (definita “sudamina”) caratterizzata da pustolette arrossate con la capocchia giallognola, simili ai brufoli dell’acne.

I soggetti più a rischio sono soprattutto gli sportivi che sudano molto durante l’esercizio fisico e indossano tessuti tecnici non perfettamente traspiranti. Ma anche i bambini piccoli, che portano il pannolino, e gli anziani costretti a letto o su una sedia. Muovendosi poco e indossando vestiti un po’ occlusivi, sudano di più, specialmente nella zona dell’inguine, e la situazione può ulteriormente complicarsi con la contaminazione batterica in caso di scarsa igiene personale, ad esempio se i pannoloni per l’incontinenza non vengono cambiati tempestivamente.

La dermatite da sudore ha sintomi molto precisi e dunque è facile riconoscerla in tempo per intervenire. I più evidenti sono:

  • Prurito intenso
  • Macchie tendenti al rosso sulla pelle
  • Formicolio della pelle
  • Sensazione di bruciore

I sintomi della dermatite da sudore si risolvono spontaneamente, senza il ricorso a trattamenti specifici. Si possono, però, adottare alcuni semplici accorgimenti per prevenire questo disturbo e non aggravarlo laddove sia già presente.

  • Indossare vestiti leggeri e traspiranti, come quelli di cotone, soprattutto durante l’esercizio fisico
  • Tenere la pelle fresca e ben pulita, usando detergenti non irritanti ma con una componente antisettica per disinfettare le zone interessate
  • Evitare di applicare il talco, che favorisce l’ostruzione dei pori e non fa respirare la pelle
  • Non bucare le vescicole né maneggiare le crosticine: si rischia di aggravare l’infiammazione.
  • Applicare pomate con ingredienti naturali dalle spiccate proprietà lenitive ed emollienti, come la calendula, la camomilla, l’aloe vera, la lavanda.

Questi accorgimenti in genere sono sufficienti per combattere la sudamina, mentre le dermatiti localizzate sono in genere più persistenti. Per risolvere la situazione bisogna rivolgersi al medico o al farmacista in modo da scegliere la terapia più adeguata, come una pomata con azione antibiotica e antimicotica.

Abbronzatura: di che fototipo sei?

Il fototipo è uno degli aspetti più importanti da conoscere prima di esporsi al sole. Si tratta della classificazione utilizzata in dermatologia, determinata sulla qualità e sulla quantità di melanina presente nella pelle. In sostanza indica le reazioni della pelle all’esposizione alla luce solare e il tipo di abbronzatura che è possibile ottenere.

Conoscere il proprio fototipo è il punto di partenza fondamentale per preservare la salute della propria pelle e comportarsi correttamente durante l’esposizione alla radiazione ultravioletta della luce solare. La pelle, infatti, cambia da persona a persona. Ci sono grandi differenze, determinate in massima parte da caratteristiche genetiche. In parole povere si va dalla pelle chiarissima a quella nera.

  • Fototipo 1

Appartiene al primo fototipo chi ha la pelle molto chiara, capelli biondi o rossi, occhi chiari e lentiggini ed efelidi. Sono generalmente caratteristiche delle popolazioni nordiche. Sono persone che facilmente si scottano. Non si abbronzano nemmeno dopo diverse esposizioni al sole, a causa della loro scarsa produzione di melanina. Al limite diventano rossicci, per poi tornare bianchi. Queste persone dovrebbero evitare l’esposizione a tutti i raggi UV, o comunque devono avere grandissima attenzione.

  • Fototipo 2

Il fototipo 2 ha la pelle chiara ed è soggetta a scottature solari. I capelli sono biondi o castano chiari, spesso hanno lentiggini. Si abbronzano lievemente dopo alcune esposizioni. Bisogna fare grande attenzione, perché le scottature solari sono molto probabili.

  • Fototipo 3

Il 3 è quello più comune in Italia. I capelli sono biondo scuro o castani, mentre gli occhi verde scuro o castani. Si abbronzano visibilmente dopo qualche esposizione. Bisogna comunque fare grande attenzione e non sottovalutare i rischi.

  • Fototipo 4

Il 4 ha un colorito olivastro, capelli e occhi scuri. Sono poco soggetti a scottature, grazie alla buona presenza di melanina nella pelle. Si abbronzano facilmente ed intensamente, inoltre mantengono il colore a lungo.

  • Fototipo 5

È del 5 chi ha pelle, capelli e occhi scuri. Dato che la loro pelle è protetta naturalmente dall’esposizione al sole e ha già un colorito simile all’abbronzatura, queste persone non si scottano quasi mai.

  • Fototipo 6

Appartiene al 6 chi ha la pelle nera. Sono sempre abbronzati e abbondantemente protetti dalle radiazioni del sole.

 

Fonte: https://rb.gy/revrx

A chi chiedere aiuto in caso di emergenza di salute nel Lazio?

Nel caso di un emergenza sanitaria si può fare affidamento sulle strutture che compongono il sistema dell’emergenza del Lazio.

 

Di quali vitamine abbiamo più bisogno in estate?

Quali sono le vitamine e i minerali di cui abbiamo più bisogno durante l’estate?
Come questi nutrienti aiutano a sostenere la nostra salute e il nostro benessere e in che modo possiamo integrarli nella nostra dieta quotidiana? Scopriamolo insieme!

In estate il nostro organismo si ritrova ad affrontare è il rischio crescente di disidratazione, dovuto all’aumento di temperatura e umidità: queste infatti stimolano la sudorazione come mezzo per raffreddare il corpo. Di conseguenza, il nostro bisogno di acqua ed elettroliti, come il sodio, cresce per compensare la perdita di liquidi.

L’esposizione al sole, seppur benefica per la produzione di vitamina D, richiede una protezione adeguata della pelle dai danni causati dai raggi UV. Per questo motivo, è fondamentale garantire un adeguato apporto di vitamine e altri nutrienti che promuovono la salute della pelle e combattono i radicali liberi, responsabili di potenziali danni a livello cellulare. Una strategia può essere scegliere attentamente la propria alimentazione, puntando su cibi che supportano l’abbronzatura.

Infine, i mesi estivi spesso coincidono con un aumento dell’attività fisica, che a sua volta amplifica la necessità di una serie di nutrienti. Tra questi, il calcio riveste un ruolo fondamentale per il benessere muscolare, mentre gli acidi grassi Omega-3 sono essenziali per mantenere un cuore sano. Naturalmente, una buona alimentazione può fare la differenza anche in termini di performance sportive: se vi state chiedendo cosa mangiare prima di fare sport, esistono numerosi alimenti che aiutano a ottenere il massimo dagli allenamenti, come la pasta integrale, gli yogurt o la carne bianca.

VITAMINA A

La vitamina A, conosciuta anche come retinolo, è un micronutriente essenziale che supporta una serie di funzioni nel nostro corpo. È vitale per la salute degli occhi perché contribuisce a mantenere la cornea – cioè la superficie esterna dell’occhio – in salute, e aiuta a proteggere la pelle dai danni causati dai raggi UV, grazie alle sue proprietà antiossidanti.

Ma non solo: la vitamina A gioca ha un suo ruolo anche nel mantenimento di un sistema immunitario forte, sostenendo la crescita e la funzione delle cellule preposte a questo compito. Durante l’estate, l’esposizione a nuovi ambienti e potenziali patogeni può aumentare, rendendo ancora più prezioso l’apporto di questo micronutriente.

È possibile integrare la vitamina A nella propria dieta consumando alimenti come carotepatate dolcimelone, peperoni rossi e verdure a foglia verde.

VITAMINA C

L’acido ascorbico, meglio noto come vitamina C, è un vitamina idrosolubile vitale per la salute del nostro organismo. Si tratta di un potente antiossidante, che protegge le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Durante il periodo estivo il nostro corpo può essere più esposto a queste molecole dannose, a causa dell’esposizione ai raggi UV: ecco perché questo elemento è un alleato del nostro benessere durante i mesi caldi.

Inoltre, la vitamina C partecipa alla produzione di collagene, una proteina chiave per la salute della pelle, dei capelli, delle unghie e delle articolazioni. Consumare un’ampia varietà di frutta e verdura ricca di questa sostanza nutritiva, come agrumifragolekiwipeperoni e broccoli, aiuta a mantenere la pelle radiosa e resistente durante l’estate.

VITAMINA D

È una vitamina liposolubile che svolge un ruolo cruciale nell’assorbimento del calcio e del fosforo, contribuendo alla salute delle ossa e dei denti. Inoltre, supporta il sistema immunitario e concorre al mantenimento di un umore positivo. La vitamina D è un elemento che il nostro corpo produce quando la pelle è esposta alla luce solare: tuttavia, siccome è consigliabile proteggere la cute con adeguati filtri solari, tutelando la pelle ma limitando potenzialmente la produzione del micronutriente, è possibile integrare la vitamina D anche attraverso la dieta, mangiando pesci grassi come il salmone, lo sgombro e il tonno, ma anche tuorli d’uovo e latti fortificati.

VITAMINA E

La vitamina E è un antiossidante che aiuta a proteggere dallo stress cellulare. Al pari della C e della D, è un elemento liposolubile basilare per la salute della pelle, in quanto contribuisce a mantenerla idratata e a prevenire i danni causati dai raggi UV.

Svolge un importante ruolo di supporto per il sistema immunitario e aiuta a dilatare i vasi sanguigni, per prevenire la formazione di coaguli di sangue. Durante l’estate, quando l’esposizione al sole è più intensa, assicurarsi un adeguato apporto di vitamina E, in combinazione con gli altri micronutrienti di cui abbiamo già parlato, può garantire extra protezione alla pelle. La si può trovare in alimenti come i semi di girasole, le mandorle, gli spinaci e l’avocado.

VITAMINE E MINERALI DA ASSUMERE IN ESTATE: IL MAGNESIO

Il magnesio è un minerale di vitale importanza che detiene una funzione fondamentale in numerosi processi nel corpo, tra cui quella muscolare e nervosa, la regolazione della pressione sanguigna e la produzione di energia. Durante i mesi estivi, il rischio di disidratazione e perdita di sali minerali attraverso la sudorazione aumenta, rendendo ancora più necessario un adeguato apporto di magnesio.

Inoltre, questo elemento aiuta nella prevenzione dei crampi muscolari, un disturbo comune durante il periodo caldo dell’anno, specialmente tra coloro che sono fisicamente attivi. Nocisemicereali integraliverdure a foglia verde e banane sono tutte eccellenti fonti di magnesio.

CALCIO

Il calcio è un minerale vitale per la salute delle ossa e dei denti. Ma il suo ruolo non si limita a questo. È anche essenziale per la coagulazione del sangue, la funzione muscolare e la trasmissione dei segnali nervosi.

Con l’arrivo del caldo e quando il tempo che passiamo all’aria aperta o in movimento aumenta, assicurarsi un adeguato apporto di calcio contribuisce a mantenere i muscoli sani e a prevenire l’affaticamento. Latticini, verdure a foglia verde, pesci come sardine e salmone, e frutta secca e semi, sono i cibi ideali per ottenere un buon apporto di calcio.

OMEGA 3

Questi acidi grassi sono fondamentali per la nostra salute generale. Svolgono un ruolo cruciale nel benessere cardiaco, contribuendo a ridurre le infiammazioni sistemiche del corpo e a mantenere i livelli di colesterolo entro limiti salutari. Non solo: gli Omega-3 supportano anche la salute del cervello, migliorando la memoria e la funzione cognitiva.

Inoltre, durante l’estate, aiutano a proteggere la pelle dai danni solari, a mantenerla idratata e a prevenire l’invecchiamento precoce. Questo nutriente è solitamente ottenuto da fonti alimentari come pesce grasso – salmone, sgombro e tonno – semi di linonoci e olio di semi.

La sinergia tra i nutrienti è imprescindibile per adottare un approccio consapevole e responsabile verso la nostra alimentazione. Le vitamine e i minerali di cui abbiamo parlato in questo articolo sono tutti elementi essenziali per il nostro organismo, soprattutto durante la stagione estiva. Tuttavia, come per ogni sostanza, è importante assumerli in modo equilibrato e all’interno di una dieta varia e salutare.

Affidarsi a professionisti del settore sanitario è la scelta migliore qualora si desiderasse ricevere consigli personalizzati sulle abitudini alimentari, garantendo un monitoraggio costante del nostro benessere. Nella nostra farmacia potete affidarvi alla dott.ssa Simona De Noia, la nostra biologa nutrizionista che riceve il mercoledì dalle 10-13 e il giovedì dalle 15-19.

Fonte: https://rb.gy/xnwae

Quando assumere gli integratori di magnesio e potassio?

In estate gli integratori di magnesio e potassio sono molto consigliati, ma fa bene assumerli?
Quando sono realmente necessari?

Il magnesio e il potassio sono dei sali minerali fondamentali per il corretto metabolismo del nostro organismo. Il magnesio, in particolare, svolge un importante ruolo nel regolare la glicemia, nel controllo del tono dell’umore, nel normalizzare la motilità intestinale e il trofismo muscolare. Il potassio, invece, è molto importante nel regolarizzare l’attività cardiaca, nel favorire il corretto funzionamento delle cellule nervose, gioca un ruolo importante anche come anti-trombo. La sua carenza può portare alla comparsa di aritmie cardiache.

Quando assumere un integratore di potassio e magnesio?

C’è indicazione ad assumere potassio e magnesio quando ci si sente particolarmente affaticati, quando si soffre di crampi muscolari, se si è spossati o si ha sonnolenza oppure se si è convalescenti da una gastroenterite caratterizzata da diarrea e vomito. È molto indicata l’assunzione anche nelle persone che fanno sport e attività fisica intensa e soprattutto in estate perché si tende a perdere sali con l’eccessiva sudorazione.

Ovviamente l’assunzione è indicata in tutti i casi in cui si ha una carenza e, soprattutto, i sintomi di questa carenza. Tra questi abbiamo l’affaticamento muscolare, l’astenia, la stanchezza mentale, i crampi, l’emicrania, il reflusso, dolori articolari e le vertigini.

L’integrazione con potassio e magnesio è consigliata anche per le persone che seguono una dieta e lo stesso vale per le persone anziane e per le donne in menopausa. Questi sali minerali sono presenti anche in alcuni alimenti come per esempio la frutta secca, il cacao, i legumi, le verdure, i semi di zucca, di lino e di girasole, la carne e il pesce, le barbabietole, la soia, i fagioli, le carote, i peperoni, i carciofi, il sedano, i pomodori, i cetrioli, le melanzane, i broccoli. Contengono molto potassio anche alcuni frutti come per esempio le mele, le banane, le pere, gli agrumi, le albicocche e il melone.

Possibili effetti collaterali degli integratori

Di solito, questi integratori non hanno grosse controindicazioni. C’è solo una situazione che ne controindica l’uso ed è l’insufficienza renale. Se i reni non funzionano bene infatti e non riescono ad eliminare gli eccessi di magnesio e potassio questi tenderanno ad accumularsi nell’organismo provocando mal di pancia, diarrea, debolezza muscolare e pericolose aritmie in alcuni casi.

Le indicazioni di cui sopra non sostituiscono i consigli, le diagnosi o i trattamenti medici. Pertanto è sempre necessario chiedere il parere di un medico quando è meglio prenderli.

Fonte: https://rb.gy/seg4t

Tiroide: i 10 segnali più lampanti per capire che non funziona bene

I problemi legati alla tiroide possono essere molteplici: malgrado si tratti di una piccola ghiandola, essa può avere un grande impatto sul nostro benessere generale.

I disturbi si manifestano quando la quantità di ormoni tiroidei circolanti è inadeguata rispetto al fabbisogno avvertito dall’organismo in quel momento, e quindi potremmo avere due condizioni opposte:

  • Ipotiroidismo (ipoattività della ghiandola tiroidea), in cui la produzione di ormoni tiroidei non soddisfa l’effettiva richiesta dell’organismo
  • Ipertiroidismo (iperattività della tiroide), in cui la produzione di ormoni tiroidei da parte della ghiandola eccede le richieste dell’organismo

Le principali cause sottostanti un malfunzionamento della tiroide sono due condizioni autoimmuni, ovvero:

  • Malattia di Hashimoto (l’errata produzione da parte del proprio sistema immunitario di anticorpi che vanno ad aggredire le cellule tiroidee provocandone una progressiva distruzione che predispone all’insorgenza di ipotiroidismo)
  • Morbo di Graves (l’errata produzione da parte del proprio sistema immunitario di anticorpi che si legano alle cellule tiroidee innescando un incontrollato iperfunzionamento delle stesse)

I sintomi sono variabili e possono influenzare tutta la sfera della salute, da quella fisica a quella emotiva.

1. Fatica e/o stanchezza

L’affaticamento sperimentato da chi soffre di ipo- o ipertiroidismo è significativamente diverso da quello classico, dove la stanchezza è spesso risolvibile con un buon riposo. Dormire bene, infatti, non è sufficiente per curare i disturbi causati dalla tiroide e, spesso, la qualità del sonno stessa è inficiata dal malfunzionamento tiroideo.

L’ipertiroidismo può rendere difficile addormentarsi, mentre la mancanza di tiroxina può dare la sensazione di restare senza energia. Entrambe queste condizioni sono caratterizzate da debolezza muscolare e maggior senso di stanchezza.

2. Aumento di peso

Le disfunzioni tiroidee possono causare un malfunzionamento del metabolismo e influire sul peso corporeo.

Per la maggior parte delle persone l’ipotiroidismo si tradurrà in un trascurabile aumento di peso, mentre talvolta la tendenza all’incremento ponderale resterà mascherata dallo scadimento dell’appetito. Tuttavia, un grave ipotiroidismo può portare a un aumento di peso molto più marcato, anche per effetto della ritenzione di acqua e sale nel corpo.

3. Perdita di peso

La sovrapproduzione di ormone tiroideo, invece, può portare a un’inspiegabile perdita di peso, malgrado il mantenimento delle consuete abitudini alimentari o addirittura un marcato aumento dell’appetito. Analogamente all’aumento di peso nell’ipotiroidismo, l’entità del calo di peso dipenderà dalla gravità dell’iperattività tiroidea.

4. Frequenza cardiaca rallentata

Lo stato di funzionalità della tiroide può avere un impatto anche sulla salute cardiaca. Ad esempio, l’insufficiente quantità di ormone tiroideo condiziona un rallentamento della frequenza cardiaca e una ridotta elasticità delle arterie, mettendo a rischio di ipertensione a causa dell’innalzamento della pressione sanguigna.

5. Aumento della frequenza cardiaca

L’ipertiroidismo, al contrario, accelera la frequenza cardiaca. L’eccesso di ormone tiroideo talvolta non solo aumenta la velocità del battito, ma favorisce anche lo scaturire di un battito irregolare. Ciò si traduce nella cosiddetta “fibrillazione atriale” (battiti irregolari nelle camere superiori del cuore, che vengono avvertiti dal paziente come “palpitazioni”).

Inoltre, anche i soggetti con ipertiroidismo possono sviluppare un aumento della pressione nelle arterie.

6. Sensibilità al freddo

Le persone con ipotiroidismo spesso hanno mani e piedi freddi. Accade perché il corpo non produce abbastanza tiroxina e, rallentando il metabolismo, impedisce al corpo di creare sufficiente energia per mantenersi naturalmente al caldo, diventando estremamente sensibile alle basse temperature.

7. Sensibilità al calore

La sensibilità al calore è un sintomo comune di una tiroide iperattiva. L’ipertiroidismo aumenta il consumo calorico anche attraverso la dispersione di calore, da qui il calo ponderale inspiegato, la maggiore sensibilità al calore e l’eccessiva sudorazione.

8. Unghie deboli e capelli radi

Un compito importante della tiroide è l’invio di segnali ormonali che inneschino la crescita di capelli e unghie. Con l’ipertiroidismo, gli ormoni in eccesso comunicano al corpo di aumentare la crescita di follicoli piliferi e unghie in un periodo di tempo più breve, troppo veloce, che può portare a capelli e unghie sottili e fragili.

9. Pelle sensibile e secca

Anche la qualità della pelle subisce l’influenza tiroidea. I soggetti affetti da ipertiroidismo potrebbero presentare zone di pelle secca, pruriginosa o più scura. La carenza di ormoni tiroidei può invece comportare maggior disidratazione e pallore cutaneo, prurito e tendenza alla desquamazione.

10. Cambiamenti dell’umore

Una tiroide malfunzionante può influire su emozioni, livello energetico e tono dell’umore. L’ipotiroidismo può aggravare depressione, pigrizia e stanchezza; mentre l’ipertiroidismo è associato a disturbi del sonno, irritabilità, ansia e irrequietezza.

 

Presta attenzione alla tua tiroide e prenditene cura, soprattutto se sei una donna. Le donne hanno otto volte più probabilità di avere disturbi della tiroide rispetto agli uomini.

 

Fonte: https://shorturl.at/kqGMY

 

Martedì 13 giugno esame audiometrico gratuito in Farmacia Roma Est

La salute dell’orecchio è fondamentale per una comunicazione efficace e per vivere la socialità in modo sano e soddisfacente.  Se hai l’impressione che i suoni siano meno nitidi e chiari, se fai fatica a seguire un discorso, le parole ti sembrano ovattate, se ti dicono che parli a volume troppo alto o che hai il volume della TV troppo alto, allora è arrivato il momento di fare un test dell’udito in farmacia.

Il nostro prossimo appuntamento gratuito per prevenire e curare l’udito e altri disturbi delle orecchie è previsto per martedì 13 giugno, dalle 9 alle 13. Uno specialista qualificato di Otofarma SpA sarà presente in farmacia per offrire consulenze personalizzate a chi ne ha bisogno. Il controllo dell’udito, chiamato più precisamente ‘test audiometrico’, è un esame indolore e non invasivo, che si effettua in poco tempo e serve per verificare la funzionalità dell’orecchio e la capacità di avvertire i suoni.

La visita con lo specialista si può prenotare in farmacia al banco,
chiamando lo 06 2010712 oppure scrivendo al 344 3429371. 

È una sana abitudine effettuare periodicamente il controllo audiometrico, tenendo così sotto controllo il proprio udito. Con l’avanzare dell’età, inoltre, è comune una lenta e progressiva riduzione della percezione uditiva.

L’ipoacusia è una diminuzione della capacità uditiva conseguente a un danno di una o più parti del sistema uditivo. Ad esclusione dei casi di sordità improvvisa o traumatica, la perdita uditiva è un processo lento e progressivo.

Come capire se si ha un problema di udito?

Di solito, quando si ha:

  • Difficoltà a partecipare alle conversazioni;
  • Necessità di farsi ripetere più volte frasi e parole;
  • Tendenza ad alzare troppo il tono della voce;
  • Presenza di fischi e sibili alle orecchie;
  • Necessità di alzare eccessivamente il volume della TV o della radio.

L’ipoacusia, che spesso è legata all’avanzamento dell’età, può essere aggravata da:

  • l’esposizione al rumore, che sia esso di breve durata ma intenso (es. scoppio di petardo, spari ecc.) o costante nel tempo (es. ambiente di lavoro, ascolto di musica ad alto volume);
  • una predisposizione genetica (es. otosclerosi)
  • infezioni virali e/o batteriche che interessano l’orecchio (es. otiti)
  • l’abuso di alcol e fumo
  • l’abuso di farmaci ototossici, in particolare alcuni tipi di antibiotici

L’ipoacusia si può identificare con un semplice esame audiometrico, non invasivo, della durata di pochi minuti, e controllare con visite periodiche. Il primo passo per affrontare al meglio il calo uditivo è riconoscere serenamente la difficoltà nel percepire i suoni.

Approfitta di questo servizio per far valutare da un professionista la salute del tuo apparato uditivo.
Prenota la tua visita in farmacia al banco, chiamando lo 06 2010712 oppure anche con messaggio al 344 3429371.

Ti aspettiamo in farmacia martedì 13 giugno!

Nutrizionista in farmacia: prima visita scontata per chi prenota entro maggio

Se stai pensando a un percorso nutrizionale con uno specialista puoi farlo anche in Farmacia Roma Est con la dott.ssa Simona De Noia, la nostra biologa nutrizionista. Ve la presentiamo QUI.

La dott.ssa visita presso lo studio della farmacia il mercoledì dalle 10-13 e il giovedì dalle 15-19.

A chi prenota entro il mese di maggio è riservato un prezzo speciale sulla prima visita: anziché 80 il costo è ridotto a soli 50€. La prenotazione della visita si può fare al banco della farmacia, al telefono allo 06 201 4167 oppure via WhatsApp allo 344 342 9371.

Ma perché è meglio affidarsi al nutrizionista per rientrare in forma?

Per 3 motivi principalmente:

  • Non siamo tutti uguali
    Ciascuno di noi necessita dell’alimentazione più adatta per l’età, il livello di attività fisica, il tipo di lavoro e molto altro ancora, come le problematiche di salute e, perché no, anche il gusto personale.
  • Dieta personalizzata: il nutrizionista può visitare la persona per rilevare le misure
    antropometriche (peso e circonferenze) e per fare esami di approfondimento. Durante la visita si informerà in merito alle abitudini alimentari e sullo stato di salute visionando esami del sangue e referti. Solo dopo aver raccolto tutti questi dati sarà in grado di preparare uno schema alimentare personalizzato e mirato all’obiettivo da raggiungere per il paziente. Tale obiettivo potrà essere il calo di peso, ma anche un aumento in una persona troppo magra o un mantenimento del peso.
  • Fiducia e costanza: il rapporto che si instaura nel tempo tra il nutrizionista e il paziente diventa di fiducia e aiuta a raggiungere l’obiettivo che insieme si prefissa. Il vantaggio dei controlli periodici è la compliance del paziente nei confronti della dieta: se non si viene controllati sarà più facile sgarrare, mentre se si è seguiti da uno specialista più facilmente si rispetterà la dieta.