Diabete in vacanza: 10 consigli per gestirlo in modo sicuro
Tra pasti ritardati, cibo nuovo e buffet, più attività del normale e fusi orari non mancano i fattori che possono disturbare la routine di una persona diabetica in vacanza. Per evitare di avere problemi, la SID (Società Italiana di Diabetologia) ha stilato un decalogo di consigli per gestire il diabete in vacanza, e per sapere come tenerlo sotto controllo. Dall’alimentazione alla corretta idratazione, passando da maggiori controlli della glicemia a da una corretta conservazione di insulina e farmaci: le indicazioni vogliono fornire un aiuto concreto per la vita di tutti i giorni.
- Farmaci e insulina: prima di partire ricordarsi di procurarsi scorte di farmaci sufficienti per tutto il periodo di vacanza, aumentate di un prudenziale 20-30% per far fronte ad ogni evenienza. L’insulina va conservata in maniera adeguata, senza esporre penne e flaconi ad alte temperature, avendone massima cura.
- Idratarsi correttamente: il diabete fa perdere liquidi, e con il caldo c’è il rischio di disidratazione e di un aumento della glicemia.
- Controllare l’alimentazione: cercare di resistere alle tentazioni dei buffet negli alberghi o in crociera, cercando di mantenere la dieta costante, e non esagerare con l’attività motoria.
- Non esagerare con l’attività fisica: è consigliabile astenersi dal fare attività sportive eccessive se non si è allenati e, in generale, di fare sport all’aperto nelle ore più calde. Se si va in montagna, per esempio, il primo giorno non ci può impegnare in 4 ore di camminate in forte pendenza.
- Non camminare a piedi scalzi: al mare è bene usare ciabatte morbide per non scottarsi o ferirsi accidentalmente, anche per la ridotta sensibilità alle estremità tipica del diabete. In caso di lesione o ferita ad un piede, non trascurarla ed evitare il “fai da te” nella cura. Passare da piccole lesioni considerate banali a infezioni e poi a grandi problemi è molto frequente.
- Proteggersi dai raggi solari: non prendere troppo sole, perché oltre alle scottature c’è il rischio di infezioni cutanee che scompensano il diabete. Usare quindi creme protettive adeguate.
- Fare attenzione all’ipoglicemia: non trascurare il maggiore rischio di ipoglicemia se si è in trattamento con insulina o con farmaci anti-diabetici orali quali sulfoniluree e glinidi che possono causare ipoglicemia. D’estate ci si muove a volte di più e la glicemia può scendere perché il glucosio è consumato nei muscoli. Inoltre, nei mesi estivi può succedere di avere un ritmo di vita diverso, con intervalli più lunghi fra un pasto e l’altro, e glicemia che scende lontano dal pasto precedente. Durante un soggiorno fuori casa può cambiare la qualità o la quantità del cibo e la glicemia può salire meno in occasione del pasto e/o scendere troppo fra un pasto e l’altro. Uno dei sintomi classici della crisi ipoglicemica, la sudorazione, può essere confusa con la sudorazione legata al caldo ed essere quindi riconosciuta con maggiore difficoltà o con ritardo. Anche se si è in vacanza bisogna tenere sempre sotto mano una fonte di carboidrati a rapido assorbimento.
- Monitorare la glicemia: ricordarsi di monitorare con regolarità la glicemia. Anche in estate è indispensabile non abbandonare i periodici controlli glicemici, commisurati al tipo di diabete e alla terapia anti-diabetica. Glucometro e strisce per la glicemia non amano il troppo caldo (o il troppo freddo), quindi le strisce reattive e lo strumento vanno conservati al riparo dal sole
- Adeguare la terapia: occorre valutare la necessità di adeguare la terapia anti-diabetica. Il riposo riduce lo stress e solo questo cambiamento può far scendere le glicemie. Andare dal proprio medico prima della partenza per un controllo generale, chiedendogli se le attività che si hanno in programma possono influire sul diabete, e farsi fare una prescrizione dei farmaci, in caso li si perda.
- Variazioni della pressione arteriosa: è importante prevenire le variazioni della pressione arteriosa. Se si soggiorna a lungo in ambienti caldi può essere necessaria una riduzione delle dosi dei farmaci anti-ipertensivi, in particolare dei diuretici. Al contrario, se ci si reca in montagna, la terapia antipertensiva potrebbe meritare un potenziamento perché in alta quota tende a salire. È comunque necessario consultare il proprio medico curante prima di fare variazioni della terapia anti-ipertensiva.
Infine, ricordiamo che in caso di un viaggio intercontinentale, i pasti e l’insulina vanno presi seguendo il fuso orario di partenza, cercando di evitare digiuni troppo lunghi. Seguendo tutti questi consigli degli esperti sarà più facile godersi al meglio le vacanze.
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