Lassativi: quando usarli, come funzionano, perché è meglio non abusarne
I lassativi sono spesso utilizzati per contrastare la stitichezza, un problema comune che può avere diverse cause, tra cui dieta povera di fibre, disidratazione, stress e sedentarietà. Tuttavia, sebbene possano offrire un sollievo temporaneo, è fondamentale usarli con cautela e solo quando necessario. In questo articolo vedremo quando è opportuno ricorrere ai lassativi, come agiscono sull’organismo e perché il loro abuso può essere dannoso per la salute.
Quando usare i lassativi?
I lassativi possono essere un valido aiuto nei seguenti casi:
- Stitichezza occasionale: quando si verifica un rallentamento del transito intestinale dovuto a cambiamenti nella dieta, stress, viaggi o assunzione di farmaci.
- Preparazione a esami diagnostici: come colonscopia o altri esami che richiedono un intestino pulito.
- Disturbi medici specifici: alcune condizioni, come emorroidi o ragadi anali, possono richiedere l’uso di lassativi per facilitare l’evacuazione e ridurre il dolore.
È sempre consigliabile consultare il farmacista o il medico prima di iniziare un trattamento lassativo, soprattutto se la stitichezza persiste per più di qualche giorno.
Come funzionano i lassativi?
Esistono diversi tipi di lassativi, ognuno con un meccanismo d’azione specifico:
- Lassativi di volume: aumentano la massa delle feci e stimolano naturalmente l’intestino (es. psillio, crusca di frumento).
- Lassativi osmotici: attirano acqua nell’intestino, ammorbidendo le feci e facilitando l’evacuazione (es. macrogol, lattulosio).
- Lassativi stimolanti: agiscono direttamente sulla motilità intestinale, favorendo l’espulsione delle feci (es. senna, bisacodile).
- Lassativi emollienti: rendono le feci più morbide, facilitando il passaggio senza irritare l’intestino (es. olio di vaselina).
L’uso del lassativo più adatto dipende dalla causa della stitichezza e dalle esigenze individuali.
Perché non bisogna abusarne?
Un utilizzo eccessivo e prolungato dei lassativi può causare effetti collaterali e danni alla salute:
- Dipendenza: l’intestino può abituarsi all’uso dei lassativi, rendendo difficile l’evacuazione senza di essi.
- Squilibri elettrolitici: l’eccessiva perdita di liquidi può alterare i livelli di sodio, potassio e altri minerali essenziali, con conseguenze per la funzione muscolare e cardiaca.
- Irritazione intestinale: alcuni lassativi stimolanti possono causare infiammazione e crampi addominali se usati troppo frequentemente.
- Possibile segnale di disagio emotivo: un uso incontrollato di lassativi potrebbe essere legato a problematiche di natura psicologica, come i disturbi del comportamento alimentare.
Alternative naturali per migliorare il transito intestinale
Prima di ricorrere ai lassativi, è sempre bene provare a migliorare le proprie abitudini quotidiane:
- Aumentare l’assunzione di fibre: consumare frutta, verdura, cereali integrali e legumi.
- Bere molta acqua: almeno 1,5-2 litri al giorno per favorire l’idratazione intestinale.
- Fare attività fisica regolare: il movimento stimola la motilità intestinale.
- Creare una routine: cercare di andare in bagno ogni giorno alla stessa ora aiuta l’organismo a regolarizzarsi.
In conclusione
I lassativi possono essere un valido supporto in caso di necessità, ma devono essere usati con responsabilità e mai come soluzione abituale. Se la stitichezza persiste o diventa un problema ricorrente, è importante rivolgersi a un professionista per individuare la causa e trovare il trattamento più adatto.
In Farmacia Roma Est siamo sempre a disposizione per offrirti consigli e aiutarti a prenderti cura del tuo benessere. Se hai dubbi o necessiti di un confronto, passa in farmacia: saremo lieti di supportarti!