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Covid-19, il rischio di contagio degli animali domestici e come proteggerli

A oggi non esistono prove del fatto che gli animali domestici possano trasmettere all’essere umano il virus SARS-CoV-2 e svolgere un ruolo attivo nella diffusione di Covid-19. A ricordarlo è la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO).

Tuttavia, la sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici possono contrarre l’infezione attraverso il contatto con persone infette, analogamente a quanto si verifica per le persone conviventi, è importante proteggere gli animali di pazienti affetti da Covid-19, limitando la loro esposizione.

Guardando alle diverse tipologie di animale domestico, da studi effettuati in laboratorio, su alcune specie domestiche risulterebbe confermata la suscettibilità del gatto, del furetto e, in misura minore, del cane. Per gli altri animali da compagnia, invece, non sono ancora disponibili evidenze.

Un recente studio italiano conferma anche che “gli animali domestici, in particolare cani e gatti che vivono con persone affette da Covid-19, sviluppano rapidamente anticorpi capaci di neutralizzare il virus. I cani appaiono poco suscettibili al SARS-CoV-2 e si registrano infezioni asintomatiche, mentre i gatti possono sviluppare patologie respiratorie, comunque in forma lieve“. Lo studio ha coinvolto 817 animali domestici che sono stati sottoposti a tampone soprattutto in Lombardia, ma anche in altre Regioni del Nord Italia.

La ricerca mette in luce che “gli animali d’affezione riescono a produrre una sufficiente risposta immunitaria al SARS-CoV-2, dal quale guariscono rapidamente. Questo significa anche che cani e gatti non costituiscono una fonte di pericolo per gli esseri umani“. I ricercatori suggeriscono però che nonostante siano bassi i rischi di trasmissione agli esseri umani “la sorveglianza sierologica degli animali da compagnia potrebbe essere utile per eliminare ogni potenziale pericolo”.

Per garantire il benessere e la salute degli animali nei nuclei con persone con sospetta o confermata positività alla malattia, occorre adottare una serie di misure igieniche di base, come indicato sempre dal Ministero della Salute:

– lavarsi le mani prima e dopo essere stato fuori casa o aver accarezzato gli animali;
– lavarsi le mani dopo aver maneggiato il loro cibo o le loro provviste;
– evitare di baciare, di essere leccato dagli animali o di condividere il cibo;
– al ritorno dalla passeggiata, pulire sempre le zampe degli animali domestici evitando prodotti aggressivi e a base alcolica poiché possono provocare prurito, preferendo invece prodotti senza aggiunta di profumo

Le persone infette da SARS-CoV-2, inoltre, dovrebbero preferibilmente evitare il contatto ravvicinato con i loro animali domestici, in primo luogo indossando una mascherina e, quando possibile, delegandone la cura ad altri.

E in caso si ponga in essere il dubbio o si abbia la conferma di essere stati contagiati, è necessario segnalare ai servizi veterinari della ASL se in casa sono presenti animali domestici.

Fonte: https://rb.gy/a7bnxh

Animali e caldo: alcuni consigli utili per aiutare cani e gatti ad affrontare l’estate

I nostri amici a quattro zampe soffrono il caldo proprio come noi e a volte anche peggio, ma non possono sudare, perché per natura sono sprovvisti di ghiandole apposite per questo scopo, eccetto nella piccolissima zona dei polpastrelli. Tuttavia, cani e gatti  sono dotati di altri meccanismi che servono proprio a garantire la dispersione del calore in eccesso. Chi di noi non ha mai visto un cane ansimare con la bocca spalancata e la lingua penzoloni? Inoltre, quando fa troppo caldo gli animali possono respirare in maniera più rapida e affannosa, mettendo in atto la tipica “polipnea”. È più raro invece che sia il gatto a respirare con la bocca aperta, a meno che la temperatura non sia davvero troppo elevata. Tra gli altri meccanismi a loro disposizione troviamo anche il leccamento del pelo, attività che impegna gran parte delle giornate del gatto in particolar modo. Il pelo bagnato, infatti, favorirà quella sensazione di fresco che proviamo noi dopo una bella doccia rigenerante.

Durante le stagioni più calde gli animali perdono il pelo invernale, caldo, soffice e vaporoso, lasciando spazio al solo mantello estivo, più lungo, ma anche più rado. In questo modo saranno ugualmente protetti da tutti i pericoli dell’ambiente esterno, compresi i raggi del sole. Il pericolo più grande è rappresentato soprattutto dai famigerati colpi di sole e colpi di calore, due situazioni apparentemente simili, ma diverse sotto altri aspetti. Il colpo di calore si manifesta quando l’organismo non è più in grado di disperdere il calore corporeo in eccesso, ad esempio se lasciamo il nostro cane troppo a lungo chiuso in macchina. Il colpo di sole, invece, è dovuto all’azione diretta dei raggi solari sul corpo dell’animale. In entrambi i casi compariranno alcuni sintomi precisi, come:
– Aumento della salivazione, con saliva più den
– Gengive e lingua arrossate
– Tremori
– Diarrea
– Svenimento
– Coma e morte nei casi più gravi

Il caldo può creare anche altri disagi, come delle fastidiose scottature, che possono predisporre alla formazione di alcuni tumori della pelle molto aggressivi, come il carcinoma a cellule squamose. Per cui ecco alcuni consigli per aiutare cani e gatti ad affrontare l’estate:

  • Non lasciate il cane e il gatto nell’auto: all’interno di un’automobile chiusa, soprattutto durante le ore più calde della giornata, la temperatura raggiunge dei picchi molto alti, provocando la morte dell’animale se non si interviene subito. Se vi capita di vedere un cane o un gatto chiuso in un’auto, chiamate immediatamente le forze dell’ordine.
  • Lasciate acqua fresca a disposizione: fate in modo che il vostro amico possa bere ogni volta che ne avverte il bisogno. Il caldo fa avvertire di più la sete. Evitate l’acqua troppo fredda, che potrebbe causare spiacevoli problemi, ma cercare di mantenerla sempre fresca e pulita.
  • No all’aria condizionata per Fido e Micio: l’aria condizionata non farebbe benissimo nemmeno a noi,  evitate di usarla per gli animali, perché potrebbe creare dei forti sbalzi di temperatura tra l’interno e l’esterno della casa. Piuttosto, scegliete un buon ventilatore, che smuova l’aria, senza puntarla all’altezza dell’animale.
  • Passeggiate alle ore più fresche: evitate le lunghe passeggiate dopo pranzo o nel primo pomeriggio. Una breve visita al parco può essere indispensabile per i bisognini quotidiani, ma fate in modo che il cane possa godere delle temperature più fresche della sera o del mattino per delle camminate più lunghe.
  • Portate sempre con voi una bottiglietta d’acqua: se decidete di portare fuori il cane o il gatto potrete fare una sosta per calmare la sete del vostro amico.
  • Applicate la crema solare: in commercio ci sono diverse creme solari specifiche per animali, da applicare solo nelle zone prive di pelo, come naso e orecchie, per evitare le scottature
  • Bagnate le zampe e la testa dell’animale: per dare sollievo dalle temperature troppo elevate, non c’è niente di meglio di un po’ d’acqua tiepida su muso e zampe.

Ricordatevi di applicare sempre questi consigli, per rendere l’estate una stagione un po’ più piacevole anche per i nostri amici a quattro zampe.

 

Cani e gatti in primavera, consigli per curarli al meglio

Per cani e gatti la primavera non è tutta rose e fiori, ci sono insidie e problemi . Come prendersene cura?

  • Allergie – cani e gatti potrebbero manifestare forme allergiche. In caso di pelo opaco, lacrimazione dagli occhi, forfora e altro è consigliabile una visita dal veterinario di fiducia.
  • Parassiti – con l’aumento delle temperature si risvegliano pulci, zecche e flebotomi. Oltre ad essere fastidiosi, i parassiti possono provocare infezioni e trasmettere malattie da non sottovalutare. Bisogna usare buoni antiparassitari, optare per quelli al naturale per chi è a contatto con i bambini- Le zanzare sono i parassiti che trasmettono la filaria, mentre i pappataci la leishmaniosi. Per questo è indispensabile usare un antiparassitario che protegga il cane e il gatto da quest’ultimi insolenti parassiti.
  • Accoppiamento   in primavera si risveglia anche l’istinto di coppia. Cagne e gatte potrebbero avere comportamenti insoliti come cercare di scappare di casa, di essere inappetenti o nervose. Sono gli effetti dell’amore! Se non si cerca di allargare la famiglia con la prole del nostro pet dobbiamo prendere in considerazione di sterilizzare i nostri amici.
  • Peluria in primavera i nostri beniamini cambiano il pelo, perdendo il pelo cresciuto in inverno. E’ opportuno spazzolarli anche più volte al giorno, o addirittura di usare spazzole slanatore in modo da togliere anche il sotto pelo morto. Bisogna fare anche un bel bagnetto usando uno shampoo per il pelo specifico dell’animale, in modo che la cute e il pelo ne gioveranno.
  • Alimentazione – Consigliamo di dare un’ alimentazione diversa da quella invernale perché diventano più attivi e quindi il loro fabbisogno energetico cambia. Magari si può optare per un cibo secco meno proteico, poiché innalza anche la temperatura stagionale. Quindi è importante fornire un alimento completo e bilanciato che possa apportare all’animale tutti i nutrienti di cui ha bisogno.

Diabete, come riconoscerlo e prevenirlo nei nostri amici a quattro zampe

Il diabete non risparmia neanche i nostri amici a quattro zampe. La malattia viene diagnosticata in circa un animale domestico su 500, ma spesso i padroni non se ne rendono conto, così come ignorano di essere stati loro a “contagiarli”. Cani e gatti condividono con i padroni spaziabitudini e stili di vita non sempre corretti. Tuttavia, prevenire si può e, se curato, il diabete negli animali comporta una vita quasi normale.

Il cane è colpito quasi esclusivamente dal diabete di tipo 1, quello di tipo genetico, e le femmine affette risultano essere il doppio rispetto ai maschi. Anche alcune razze sono più a rischio: Setter Inglese, Yorkshire Terrier, Samoiedo, Terrier, Schnauzer Nano, Beagle, Barbone, Dobermann Pinscher, Golden retrive e Labrador. Nel gatto, invece si presenta più spesso il diabete di tipo 2 e sono più colpiti i maschi castrati. A differenza del cane, nei gatti il legame tra obesità e comparsa della malattia è stato chiaramente dimostrato. Per questo si tratta quasi di una “malattia trasmissibile” perché involontariamente a trasmettergliela è il padrone con un’alimentazione inadeguata.

I sintomi

Gli animali domestici non sono in grado di comunicare il proprio malessere, ogni padrone dovrebbe stare particolarmente attento ai campanelli d’allarme e ai segnali fisici per andare in tempo dal veterinario. I sintomi più caratteristici sono la sete intensa, l’urinazione abbondante, la perdita di peso, la letargia (l’animale è meno attivo o dorme di più), gli occhi opachi (nel cane), l’assenza di auto-pulizia (nel gatto) oppure il pelo radosecco e opaco.

Prevenzione

Come nell’uomo, oltre all’età e ai fattori genetici, vanno tenuti in considerazione anche fattori di rischio legati allo stile di vita, quali obesità e poco esercizio fisicoEvitare che il proprio animale sia in sovrappeso seguendo una giusta alimentazione, sia per il cane che per il gatto, e assicurarsi che faccia un po’ di attività ogni giorno. Fare attenzione ai primi sintomi è importante per evitare complicanze, come la cataratta nel cane, cioè una progressiva opacizzazione del cristallino che può provocare la cecità, e debolezza degli arti posteriori, dovuta a un danneggiamento dei nervi.

Se però obesità e sedentarietà rimangono due fattori di rischio presenti nella vita del proprio animale domestico, allora il proprietario dovrebbe sottoporre l’animale a controlli periodici. La valutazione iniziale consigliata dai veterinari può essere semplicemente l’analisi delle urine per ricercare la presenza di zucchero. Individuando la patologia precocemente e intervenendo con una tempestiva terapia insulinica, si può garantire al nostro animale un’elevata qualità di vita.

9 errori comuni che commettono i proprietari del cane

Sono sempre più numerose le famiglie italiane che decidono di avere un cane, ma la sua gestione non è facile come erroneamente si potrebbe pensare. A tal proposito, alcuni tra gli errori più rischiosi che si possono commettere.

NON EDUCARE IL CANE ALLA PASSEGGIATA
Un cane poco addestrato può essere un pericolo quando si passeggia con lui. Onde evitare aggressioni e cadute correlate agli animali, gli esperti suggeriscono di educare per bene il cane alla passeggiata, così da seguire gli ‘ordini’ impartiti dal proprietari.

TRASCURARE LE ZECCHE
Dopo una passeggiata in zone a ‘rischio’, come in un bosco o in campagna, bisogna sempre controllare che nel pelo del cane non si sia insinuato un parassita. Si ricorda, ad esempio, che il morso di una zecca può causare malattie, anche gravi, non solo al cane ma anche al proprietario e alla sua famiglia. Se si scopre una zecca, bisogna rimuoverla con una pinzetta e non schiacciarla. Dopodiché, meglio portare il cane dal veterinario per una visita di controllo.

SMINUIRE LA PERICOLOSITÀ DEI VERMI
Gli ascaridi sono parassiti comuni nei cani e nei gatti. Causano diarrea, vomito e malattie anche gravi. Questi vermi rappresentano anche una minaccia per le persone. Un animale infetto può sparpagliare le minuscole uova a terra o nella sabbia. I bambini, poi, possono inghiottire le uova quando mettono in bocca le dita sporche. Quando i vermi finiscono dentro alle persone, possono causare cecità e altri danni ai tessuti. Da qui l’importanza dell’antiparassitario.

PERMETTERE ALLE PULCI DI PROLIFICARE
L’antiparassitario è importante anche per evitare che le pulci possano infestare l’animale. Tra l’altro, le pulci, soprattutto in estate e in autunno, possono anche invadere la casa, provocando piaghe pruriginose nelle persone. Le pulci, inoltre, possono diffondere malattie gravi (tra cui la peste bubbonica).

TENERE SEMPRE PIENA LA CIOTOLA DEL CIBO
È uno degli errori più comuni commessi dai proprietari dei cani. Il problema è che i cani (così come i gatti) spesso mangiano più di quello di cui hanno bisogno. Se il cibo è sempre disponibile, l’animale assumerà troppe calorie e prenderà peso. Invece, è opportuno seguire i suggerimenti sull’etichetta del mangime o chiedere consigli al veterinario.

POCA ATTIVITÀ FISICA
Proprio come le persone, gli animali domestici devono muoversi per rimanere in buona salute. Senza esercizio sono inclini all’obesità, aumentando così il rischio di problemi respiratori o di altra natura. L’esatta ‘quantità’ di esercizio per un cane dipende dalla razza e dalla dimensione, ma i veterinari consigliano almeno mezz’ora ogni giorno.

NON COMPRENDERE IL LINGUAGGIO DEL CORPO DEL CANE
Amare il proprio cane non significa comprenderlo. Bisogna fare attenzione, ad esempio, alla coda. Quando un cane vuole minacciare qualcuno, può tenere alta la coda e farla tremare avanti e indietro. Non si tratta di un segno di giocosità e il rischio di subire un morso è concreto.

NON PRESTARE MOLTA ATTENZIONE AL CANE
Proprio come i bambini, i cani si annoiano se non si gioca con loro. E questo può portare ad abitudini come masticare, scavare, abbaiare e balbettare. Quindi, bisogna darsi da fare per giocare con il proprio amico a quattro zampe, magari insegnandogli a portare indietro un oggetto lanciato.

NON SOCIALIZZARE CON I CUCCIOLI
Durante le prime sette settimane di vita, i cuccioli devono abituarsi alla presenza delle persone. Di conseguenza, i proprietari dovrebbero lavorare sul creare un rapporto di fiducia con loro (come fanno già gli allevatori, prima di vendere o donare un cane). Per creare un legame forte, il suggerimento è giocare ogni giorno con il cucciolo.