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Gli integratori alimentari sono davvero utili?

Vitamine, probiotici, sali minerali, proteine, fibre, pappa reale…tutte sostanze contenute nel cibo e che hanno lo scopo di migliorare il funzionamento dell’organismo, di sopperire a carenze alimentari, di favorire lo stato di benessere della persona e soprattutto di prevenire alcune malattie. Nel loro insieme questi prodotti costituiscono la grande famiglia degli integratori alimentari, le cui proprietà sono note fin dall’antichità.

Oltre a prodotti caratterizzati da componenti nutrizionali specifici, come le vitamine e i minerali, fanno parte della famiglia degli integratori dietetici anche una serie di prodotti vegetali, le “erbe” e i derivati, come pappa reale e propoli, la cui azione è soggetta alla valutazione di un gruppo di esperti istituito presso la Commissione consultiva per i prodotti destinati ad una alimentazione particolare.

Forniti sotto forma di tavolette, compresse o gocce, in quantità misurate in modo da ottimizzarne l’effetto, gli integratori rispondono a esigenze nutrizionali precise o a condizioni fisiologiche particolari. Costituendo una fonte concentrata di nutrienti o di sostanze gli integratori sono destinati a complementare la dieta, e non a sostituire il cibo. Servono infatti, come spiega il Ministero della Salute, “a ottimizzare gli apporti nutrizionali, fornire sostanze di interesse nutrizionale ad effetto protettivo o trofico e migliorare il metabolismo e le funzioni fisiologiche dell’organismo”. Devono quindi essere somministrati in linea con precise indicazioni, sia in materia di composizione che di dosi massime di assunzione.

Sul sito del Ministero della salute, è possibile consultare anche l’elenco di tutte le leggi e i decreti attuati in materia fino al decreto del 30 luglio 2004. Quest’ultimo stabilisce tra l’altro l’obbligo di etichettatura degli integratori, sia singoli che combinati, che finiscono sul mercato, che oggi sono più di 4500. E impone che sull’etichetta degli integratori vi sia un dosaggio preciso di ciò che è contenuto nella confezione, soprattutto se si stratta di sostanze vegetali, frequentemente utilizzate in modo eccessivo e superficiale grazie all’idea diffusa che si tratti di “sostanze naturali” e quindi non dannose. Un attento dosaggio è invece necessario, per limitare possibili controindicazioni o addirittura danni alla salute. Inoltre, l’etichettatura non può contenere diciture che inducano il consumatore a pensare a una cura miracolosa, né al fatto che l’integratore è essenziale e necessario anche in presenza di una dieta equilibrata e variata.

Chiudiamo l’articolo cercando di dare una risposta alla domanda principale: “Gli integratori sono utili?” La risposta è positiva, ma solo in particolari circostanze; non aspettiamoci miracoli, non esageriamo con i dosaggi e non assumiamoli se non ne abbiamo davvero bisogno (questo dev’essere stabilito da un professionista anche sulla base di eventuali controindicazioni).

Fonte: https://bit.ly/3A3QqTO

Perdere peso, gli integratori funzionano davvero?

La tentazione di dimagrire ricorrendo all’assunzione di integratori dimagranti può essere molto forte, ma questi prodotti sono sicuri ed efficaci? Funzionano davvero? In farmacia, in erboristeria o al supermercato puoi trovare diversi integratori dimagranti in vendita senza ricetta e l’offerta su Internet è ancora più ampia. Per la maggior parte di questi prodotti non è stata dimostrata l’efficacia, mentre alcuni potrebbero addirittura rivelarsi estremamente pericolosi.

Perché le aziende allora possono mettere in commercio prodotti potenzialmente pericolosi?
Gli integratori alimentari e i prodotti dimagranti non sono soggetti alle stesse regole rigorose a cui sono sottoposti i farmaci, quindi possono essere venduti senza che ne siano state dimostrate completamente la sicurezza o l’efficacia. Il prodotto, però, una volta messo in commercio, viene sottoposto a controlli di sicurezza dagli organismi nazionali ed internazionali che possono prendere provvedimenti per proibirne la vendita o per ordinarne il ritiro, se si dimostra pericoloso per la salute.

Se stai prendendo in considerazione l’idea di assumere integratori per dimagrire è importante documentarti con attenzione prima, leggere le etichette e chiedere informazioni al medico o al farmacista, soprattutto se hai dei problemi di salute o assumi dei farmaci. Il medico è in grado di informarti sui possibili effetti collaterali e sui sintomi a cui prestare attenzione. Molti farmaci dimagranti contengono gli ingredienti più disparati, ad esempio erbe, principi attivi vegetali, vitamine, sali minerali e persino caffeina o lassativi. Se assumi abitualmente farmaci o integratori erboristici o alimentari, aggiungere i farmaci dimagranti può essere rischioso.

Non credere alle promesse pubblicitarie!
Le aziende che mettono in vendita i prodotti dimagranti vorrebbero farti credere di riuscire a risolvere miracolosamente i tuoi problemi di peso. Ricordati, però, che anche se usi un farmaco dimagrante devi comunque assumere meno calorie di quante il tuo organismo ne consuma, se davvero vuoi dimagrire. Anche se questi prodotti all’inizio ti aiutano a dimagrire, probabilmente dovrai continuare ad assumerli se vuoi mantenere i risultati e questo non sarebbe fattibile né sicuro.

Presta grande attenzione agli integratori dimagranti quando sono presenti uno o più di questi fattori:

  • promesse di una soluzione rapida, ad esempio, “perdere 10 chili in una settimana.”
  • uso delle parole “garantiti” o “scoperta scientifica”.
  • prodotti commercializzati in una lingua straniera.
  • prodotti commercializzati tramite e-mail di massa.
  • prodotti commercializzati come alternative naturali ad un farmaco che richiede ricetta medica.

La realtà è che non esiste la bacchetta magica che ti faccia automaticamente dimagrire. Il modo più efficace per perdere peso e mantenere i risultati della dieta è cambiare radicalmente lo stile di vita:

  • seguire una dieta sana
  • adottare un’alimentazione meno calorica
  • non preparare porzioni troppo grandi
  • muoversi di più

È duro, richiede sacrifici, costanza e volontà, ma è senza dubbio l’unico modo certo per ottenere risultati e mantenerli.

Detox: perchè e come disintossicarsi e tornare in forma

Detox significa detossinare, ovvero eliminare dal corpo tutte quelle sostanze, tossine e «veleni» che accumuliamo.

  • Sostanze chimiche assunte quotidianamente tramite l’alimentazione: i pesticidi su frutta e verdura o i conservanti ed edulcoranti contenuti in alcuni cibi prodotti in modo industriale. Il consumo costante di un alimento, soprattutto nelle diete poco variegate provoca inevitabilmente un accumulo di qualche sostanza che, superati certi valori, può risultare tossica.
  • farmaci rappresentano un’assunzione volontaria di sostanze tossiche che sottopongono il nostro organismo a lavoro extra per eliminare le sostanze e metaboliti generati dalla loro digestione.
  • L’’inquinamento nei grandi centri urbani. I livelli delle polveri sottili sono sempre sopra la soglia di tollerabilità, causando al nostro organismo un forte stress che può provocare diverse patologie.

Come detossinarci?

L’azione detossinante avviene attraverso i nostri organi emuntori: pelle, reni, fegato, sistema linfatico e polmoni, che però tendenzialmente non riescono a «buttar fuori» tutti questi scarti da soli, ecco perché può essere d’aiuto avvalersi di speciali trattamenti atti a questo scopo. Ma quello che noi consigliamo in primis sono:

  • Uno stile di vita sano che include una corretta dieta quotidiana, attenta ai prodotti consumati, variegata e – possibilmente – con alimenti di stagione non trattati.
  • L’assunzione di due litri di acqua al giorno che contribuiscono significativamente a eliminare la maggior parte delle tossine accumulate mantenendo in buona salute fegato e reni.
  • L’attività fisica è molto importante, perché attraverso il sudore riusciamo a espellere parte di quelle tossine accumulate, quindi ottime la corsa, la camminata veloce, la cyclette e tutti quegli sport che fanno sudare e contribuiscono a mantenere il nostro organismo depurato.
  • Evitare lo stress e le emozioni negative, possono essere considerate una sorta di intossicazione.

Non solo. Spesso si parla anche di Digital Detox, ossia di ritagliarsi momenti in cui la ormai onnipresente tecnologia viene lasciata da parte, almeno per un po’… Scoprirete che non sarà una tragedia, anzi!

 

Fonte: https://bit.ly/2LDKwPc

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Il Grande Caldo: 10 dritte per combatterlo anche a tavola.

Il caldo estivo è ormai arrivato e da oggi in poi le giornate saranno sempre più soleggiate e afose. Parola di meteorologo! E allora, come sopravvivere alla calura in città?

Combattiamolo a tavola assumendo cibi freschi e ricchi d’acqua: tanta frutta e tanta verdura di stagione. E poi alimenti “acquosi” come gelati alla frutta, spremute, succhi di frutta, frullati, yogurt, sorbetti. In questo modo, regaleremo al nostro organismo vitamine, minerali, antiossidanti e nutrienti protettivi necessari.

Bere più acqua. Il nostro organismo è composto per circa il 70% da acqua e necessita di circa 3 litri d’acqua al giorno: un litro e mezzo viene introdotto con ciò che mangiamo e il restante con l’acqua che beviamo. Normalmente si consiglia di bere circa 8 bicchieri di acqua al giorno, ma d’estate si suda molto: meglio consumarne almeno 10.

Evitare alcolici e superalcolici perché stimolano la sudorazione, causano disidratazione, limitano l’assorbimento delle vitamine. Bere poche bevande gassate, zuccherate, troppo fredde. Bere meno caffè, bevande a base di tè e di cola: sono eccitanti, aumentano la vasocostrizione e la diuresi provocando la disidratazione.

Mangiare più frutta di stagione. La frutta, ricca di sali minerali, vitamine e antiossidanti, va consumata non solo dopo i pasti ma anche durante il giorno. Quale? Quella più ricca di acqua: meloni e cocomeri soprattutto. Bene anche fragole, ciliegie, albicocche, pesche, fichi. Sì anche a succhi di frutta ma senza zuccheri aggiunti.

Tanta verdura (meglio cruda) perché è fresca, leggera, ricca d’acqua. La verdura estiva, da consumare soprattutto cruda, dovrebbe essere la regina delle tavole estive e può essere anche assunta all’inizio dei pasti per tamponare il senso di fame. Farete il pieno di vitamine, minerali e antiossidanti soprattutto con carote, finocchi, pomodori, cetrioli, peperoni, sedano, radicchio, zucchine e fagioli.

Il pesce, secondo le linee guida nutrizionistiche, dovrebbe essere assunto tutto l’anno almeno tre volte a settimana. Mangiamolo a maggior ragione d’estate (meglio alla griglia o al forno) per il suo contenuto di acidi grassi polinsaturi e per la sua alta digeribilità. Meglio scegliere il pesce azzurro: è meno caro e contiene più omega 3.

Meno carni e salumi. Meglio mangiare meno carne rossa e meno salumi per diminuire l’introito calorico totale e la quantità dei grassi saturi. La carne più consigliabile è quella più leggera, ovvero il pollo: ha un buon contenuto proteico.

Consumare poco sale perché trattiene i liquidi. E comunque prediligere il sale iodato.

Evitare grandi abbuffate. Ovvero pasti completi con primo, secondo, contorno e frutta. Meglio piatti unici che garantiscono un’alimentazione completa e leggera. Mangiare insomma poco e spesso, facendo pasti leggeri conditi con olio extravergine a crudo. Evitare quindi i fritti, i condimenti troppo elaborati e ricchi di grassi.

Occhio al frigorifero! Rispettare attentamente le modalità di conservazione degli alimenti in frigorifero e mantenere la catena del freddo degli alimenti che lo necessitano usando borse termiche per i pic-nic. Ricordare che i cibi conservati a lungo in frigorifero rischiano un peggioramento nutrizionale e una contaminazione da microrganismi.

 

Fonte: Focus Salute
https://bit.ly/2seC3tT

Polmoni sani con una dieta ricca di pomodori e mele

Una dieta ricca di pomodori e mele aiuta a riparare i danni polmonari causati dal fumo. Secondo uno ricerca condotta presso la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, le mele e i pomodori possono aiutare gli ex fumatori a ripristinare i propri polmoni provati dal vizio del fumo e aiutare tutti a rallentare il naturale declino dei polmoni dovuto all’età.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista European Respiratory Journal e condotto nell’ambito del progetto di ricerca Ageing Lungs in European Cohorts (ALEC) Study, finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dall’Imperial College di Londra, che ha messo a confronto la funzione polmonare di ex fumatori a distanza di dieci anni.

Gli esperti hanno coinvolto oltre 650 persone, ex fumatori e non fumatori. Hanno valutato il loro consumo di frutta e verdura con questionari ad hoc e hanno misurato la loro funzione polmonare con esami specifici come la ‘spirometria’, sia all’inizio dello studio sia 10 anni dopo.

Si è riscontrato che, una dieta composta dal consumo di frutta e ortaggi, in particolare di mele e pomodori, ha un effetto significativo sul rallentamento del declino della funzione polmonare in particolare degli ex fumatori. In questi cibi ci sono delle sostanze capaci di riparare i danni polmonari indotti dal fumo. Tale effetto benefico, si vede con consumi di almeno due pomodori al giorno e di almeno tre porzioni di frutta (mela in particolare) al dì.

L’autrice dello studio, Vanessa Garcia-Larsen, sostiene con fermezza l’importanza di una dieta ricca di questi alimenti per contrastare i problemi polmonari causati dal fumo e rallentare il naturale processo di invecchiamento dei polmoni di tutti. La normale funzione dei polmoni ha un declino naturale intorno ai 30 anni, a velocità variabile a seconda dello stile di vita. Per posticipare questo declino, la soluzione è quella di integrare nella nostra alimentazione pomodori e mele che ci aiutano a combattere il crescente aumento di malattie croniche polmonari gravi, il disturbo polmonare cronico-ostruttivo, che sta divenendo una minaccia per la salute globale.