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Mal di testa: quando la soluzione parte da 5 semplici accorgimenti

Il mal di testa è uno dei disturbi più comuni, ma spesso viene sottovalutato o affrontato in modo frettoloso. Non tutti i mal di testa sono uguali, e capire l’origine del dolore è fondamentale per scegliere il rimedio più efficace.

Come farmacisti, ci capita spesso di incontrare persone che convivono con mal di testa frequenti o improvvisi, senza sapere che alla base potrebbero esserci abitudini quotidiane facilmente modificabili. Ecco 5 fattori da tenere sotto controllo:

  • Postura scorretta
    Passare molte ore davanti al computer o con lo smartphone in mano può portare a tensione cervicale, che spesso si irradia alla testa, provocando dolore nella zona occipitale o alle tempie.
  • Scarsa idratazione
    Bere poco durante la giornata può favorire la comparsa di cefalea. Anche una leggera disidratazione può compromettere il corretto funzionamento del cervello, con conseguente dolore.
  • Caffeina: troppa o troppo poca
    Il consumo eccessivo di caffè, o una brusca sospensione, può causare mal di testa da astinenza. La caffeina agisce sui vasi sanguigni e sul sistema nervoso, ed è importante gestirne l’assunzione con equilibrio.
  • Stress e tensione muscolare
    Lo stress prolungato e la tensione emotiva si trasformano facilmente in contratture muscolari, soprattutto nella zona del collo e delle spalle. Questo tipo di cefalea è spesso avvertito come una fascia stretta intorno alla testa.
  • Uso scorretto di farmaci antidolorifici
    Un uso frequente o inappropriato di analgesici può peggiorare il problema, portando alla cosiddetta “cefalea da abuso di farmaci”, che diventa cronica e difficile da gestire.

Quando rivolgersi al farmacista?

Se il mal di testa si presenta spesso, cambia intensità, o non risponde più ai soliti rimedi, è il momento giusto per parlarne con un professionista. In farmacia possiamo aiutarti a individuare le possibili cause e consigliarti la soluzione più adatta: integratori, rimedi naturali, correzioni nello stile di vita o, quando necessario, l’invio al medico per approfondimenti.

Passa a trovarci, anche solo per un confronto. A volte, un piccolo cambiamento può fare una grande differenza.

Cistite: cos’è, quali sono i sintomi e cosa fare per prevenirla e curarla

La cistite è un’infiammazione della vescica urinaria, spesso di origine batterica, che colpisce soprattutto le donne ma può interessare anche gli uomini. I sintomi principali includono:

  • Urgenza e frequenza urinaria
  • Dolore o bruciore durante la minzione
  • Sensazione di peso nella parte bassa dell’addome
  • Urine torbide o con tracce di sangue

Affrontare tempestivamente la cistite è fondamentale per evitare complicazioni e recidive. Ecco alcuni consigli utili su cosa fare in caso di cistite.

1. Seguire buone abitudini alimentari

L’alimentazione gioca un ruolo chiave nel prevenire e gestire la cistite. È consigliabile evitare:

  • Dolci e zuccheri raffinati, che favoriscono la proliferazione batterica
  • Lievitati, birra e alcolici, che possono irritare la vescica

Meglio preferire alimenti ricchi di fibre, frutta e verdura, che aiutano a mantenere in salute l’intestino e il sistema urinario.

  1. Idratarsi adeguatamente

L’acqua è un’alleata preziosa contro la cistite. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno aiuta a diluire l’urina e a eliminare più rapidamente i batteri presenti nelle vie urinarie.

  1. Integratori e rimedi naturali

Alcuni integratori possono essere un valido supporto nella prevenzione e nel trattamento della cistite. I più utilizzati sono:

  • Mirtillo rosso: aiuta a ridurre l’adesione dei batteri alla vescica
  • D-Mannosio: uno zucchero naturale che ostacola la proliferazione batterica
  • Probiotici: favoriscono l’equilibrio della flora intestinale e urinaria
  1. Antibiotico solo su prescrizione medica

Se i sintomi persistono o si aggravano, è importante rivolgersi al medico. L’uso di antibiotici senza prescrizione può portare a resistenze batteriche e rendere le infezioni più difficili da trattare.

La cistite può essere fastidiosa, ma con le giuste precauzioni è possibile prevenirla e curarla in modo efficace. Adotta buone abitudini, idratati a sufficienza e, in caso di necessità, chiedi consiglio al medico o al tuo farmacista di fiducia.

Hai bisogno di un integratore per la cistite? Passa in farmacia, saremo felici di consigliarti il prodotto più adatto a te!

Martedì 12 dicembre esame audiometrico gratuito in Farmacia Roma Est

La salute dell’orecchio è fondamentale per una comunicazione efficace e per vivere la socialità in modo sano e soddisfacente.  Se hai l’impressione che i suoni siano meno nitidi e chiari, se fai fatica a seguire un discorso, le parole ti sembrano ovattate, se ti dicono che parli a volume troppo alto o che hai il volume della TV troppo alto, allora è arrivato il momento di fare un test dell’udito in farmacia.

Il nostro prossimo appuntamento gratuito per prevenire e curare l’udito e altri disturbi delle orecchie è previsto per martedì 12 dicembre, dalle 9 alle 13. Uno specialista sarà presente in farmacia per offrire consulenze personalizzate a chi ne ha bisogno. Il controllo dell’udito, chiamato più precisamente ‘test audiometrico’, è un esame indolore e non invasivo, che si effettua in poco tempo e serve per verificare la funzionalità dell’orecchio e la capacità di avvertire i suoni.

La visita con lo specialista si può prenotare in farmacia al banco,
chiamando lo 06 2010712 oppure scrivendo al 344 3429371. 

È una sana abitudine effettuare periodicamente il controllo audiometrico, tenendo così sotto controllo il proprio udito. Con l’avanzare dell’età, inoltre, è comune una lenta e progressiva riduzione della percezione uditiva.

L’ipoacusia è una diminuzione della capacità uditiva conseguente a un danno di una o più parti del sistema uditivo. Ad esclusione dei casi di sordità improvvisa o traumatica, la perdita uditiva è un processo lento e progressivo.

Come capire se si ha un problema di udito?

Di solito, quando si ha:

  • Difficoltà a partecipare alle conversazioni;
  • Necessità di farsi ripetere più volte frasi e parole;
  • Tendenza ad alzare troppo il tono della voce;
  • Presenza di fischi e sibili alle orecchie;
  • Necessità di alzare eccessivamente il volume della TV o della radio.

L’ipoacusia, che spesso è legata all’avanzamento dell’età, può essere aggravata da:

  • l’esposizione al rumore, che sia esso di breve durata ma intenso (es. scoppio di petardo, spari ecc.) o costante nel tempo (es. ambiente di lavoro, ascolto di musica ad alto volume);
  • una predisposizione genetica (es. otosclerosi)
  • infezioni virali e/o batteriche che interessano l’orecchio (es. otiti)
  • l’abuso di alcol e fumo
  • l’abuso di farmaci ototossici, in particolare alcuni tipi di antibiotici

L’ipoacusia si può identificare con un semplice esame audiometrico, non invasivo, della durata di pochi minuti, e controllare con visite periodiche. Il primo passo per affrontare al meglio il calo uditivo è riconoscere serenamente la difficoltà nel percepire i suoni.

Approfitta di questo servizio per far valutare da un professionista la salute del tuo apparato uditivo.
Prenota la tua visita in farmacia al banco, chiamando lo 06 2010712 oppure anche con messaggio al 344 3429371.

Ti aspettiamo in farmacia martedì 12 dicembre!

5 ottobre: visita nutrizionale gratuita in Farmacia Roma Est

Se stai pensando a un percorso nutrizionale con uno specialista puoi farlo anche in Farmacia Roma Est.

Giovedì 5 ottobre, in collaborazione con la dott.ssa Simona De Noia, la nostra biologa nutrizionista (ve la presentiamo QUI) dalle 15.00 alle 19.00 abbiamo organizzato una giornata dedicata alla nutrizione con visite gratuite.

Durante la visita sarà possibile

  • Misurare il peso e la statura (Antropometria)
  • Calcolare l’IMC e il peso ideale
  • Avere consigli pratici per una corretta alimentazione

La prenotazione della visita nutrizionale si può fare al banco della farmacia, al telefono allo 06 201 4167 oppure via WhatsApp allo 344 342 9371.

Martedì 13 giugno esame audiometrico gratuito in Farmacia Roma Est

La salute dell’orecchio è fondamentale per una comunicazione efficace e per vivere la socialità in modo sano e soddisfacente.  Se hai l’impressione che i suoni siano meno nitidi e chiari, se fai fatica a seguire un discorso, le parole ti sembrano ovattate, se ti dicono che parli a volume troppo alto o che hai il volume della TV troppo alto, allora è arrivato il momento di fare un test dell’udito in farmacia.

Il nostro prossimo appuntamento gratuito per prevenire e curare l’udito e altri disturbi delle orecchie è previsto per martedì 13 giugno, dalle 9 alle 13. Uno specialista qualificato di Otofarma SpA sarà presente in farmacia per offrire consulenze personalizzate a chi ne ha bisogno. Il controllo dell’udito, chiamato più precisamente ‘test audiometrico’, è un esame indolore e non invasivo, che si effettua in poco tempo e serve per verificare la funzionalità dell’orecchio e la capacità di avvertire i suoni.

La visita con lo specialista si può prenotare in farmacia al banco,
chiamando lo 06 2010712 oppure scrivendo al 344 3429371. 

È una sana abitudine effettuare periodicamente il controllo audiometrico, tenendo così sotto controllo il proprio udito. Con l’avanzare dell’età, inoltre, è comune una lenta e progressiva riduzione della percezione uditiva.

L’ipoacusia è una diminuzione della capacità uditiva conseguente a un danno di una o più parti del sistema uditivo. Ad esclusione dei casi di sordità improvvisa o traumatica, la perdita uditiva è un processo lento e progressivo.

Come capire se si ha un problema di udito?

Di solito, quando si ha:

  • Difficoltà a partecipare alle conversazioni;
  • Necessità di farsi ripetere più volte frasi e parole;
  • Tendenza ad alzare troppo il tono della voce;
  • Presenza di fischi e sibili alle orecchie;
  • Necessità di alzare eccessivamente il volume della TV o della radio.

L’ipoacusia, che spesso è legata all’avanzamento dell’età, può essere aggravata da:

  • l’esposizione al rumore, che sia esso di breve durata ma intenso (es. scoppio di petardo, spari ecc.) o costante nel tempo (es. ambiente di lavoro, ascolto di musica ad alto volume);
  • una predisposizione genetica (es. otosclerosi)
  • infezioni virali e/o batteriche che interessano l’orecchio (es. otiti)
  • l’abuso di alcol e fumo
  • l’abuso di farmaci ototossici, in particolare alcuni tipi di antibiotici

L’ipoacusia si può identificare con un semplice esame audiometrico, non invasivo, della durata di pochi minuti, e controllare con visite periodiche. Il primo passo per affrontare al meglio il calo uditivo è riconoscere serenamente la difficoltà nel percepire i suoni.

Approfitta di questo servizio per far valutare da un professionista la salute del tuo apparato uditivo.
Prenota la tua visita in farmacia al banco, chiamando lo 06 2010712 oppure anche con messaggio al 344 3429371.

Ti aspettiamo in farmacia martedì 13 giugno!

Disturbi di salute e patologie croniche: se hai dubbi chiedi in farmacia

Hai dei disturbi di salute o fastidi ricorrenti? Sospetti di avere una patologia cronica? Sei già in cura per un disturbo ma i sintomi sono poco controllati?

Spesso non sappiamo di avere oppure sottovalutiamo senza prevenire problemi importanti per la nostra salute. Per individuarli e sostenerti in un percorso di consapevolezza e di cura, in collaborazione con il Policlinico “Tor Vergata” e Novartis, abbiamo dato il via al progetto “Chiedilo al Farmacista” anche nella nostra farmacia. Le prime tre patologie che andremo a individuare,  con chi si presenterà in farmacia per aiutare a capire meglio i sintomi sono l’asma grave allergico, l’orticaria cronica e lo scompenso cardiaco.

Si tratta di un percorso gratuito – guidato e affiancato dai nostri farmacisti attraverso un’intervista digitale in loco – con domande specifiche su una delle tre patologie che si ha il sospetto di avere o di non aver curato. In pochi minuti sarà disponibile l’esito che potrai utilizzare per approfondire le condizioni del tuo stato di salute con il medico curante o lo specialista. Per fare il test occorre pochissimo tempo e non serve la prenotazione.

Spirometria, 12 motivi per farla e conoscere i propri “valori del respiro”

La spirometria è un esame che “misura” con precisione la capacità respiratoria, diagnostica eventuali problemi del respiro, dei polmoni, dei bronchi e dell’apparato respiratorio, in modo efficace, senza troppi fastidi o rischi. Un metodo diagnostico molto utile per diagnosticare e prevenire varie patologie dell’apparato respiratorio. L’esame valuta con estrema attenzione la funzione respiratoria di un individuo, la capacità dei polmoni e il grado di apertura dei bronchi con uno strumento ben preciso, lo spirometro. Si tratta di un metodo di indagine semplice, che non comporta particolari fastidi, ma che richiede la collaborazione e la partecipazione attiva del paziente. I parametri che vengono misurati sono la Capacità Vitale (VC), la capacità Vitale Forzata (FVC), il Flusso Espiratorio Forzato (FEF), la Massima Ventilazione Volontaria (MVV) e il Volume Espiratorio Forzato (FEV).

Durante l’esame, su indicazione dello specialista, il paziente deve eseguire le seguenti manovre respiratorie: – mettere uno stringinaso per evitare la perdita di aria dal naso;
– collegarsi al boccaglio sterile;
– respirare tranquillamente per alcuni secondi;
– inspirare profondamente per riempire completamente i polmoni ed espirare fino a svuotarli del tutto;
– inspirare profondamente, per poi espirare, soffiando l’aria nel boccaglio con tutta la forza possibile (fase forzata).

Ma perché scegliere di sottoporsi alla spirometria? Ci sono almeno 12 validi motivi ovvero 12 condizioni che dovrebbero spingere ad approfondire la situazione con questo esame del respiro, per diagnosticare tempestivamente eventuali patologie – dall’asma alla BPCO – e approntare, in modo altrettanto tempestivo le cure necessarie.

1.   Sei o sei stato un fumatore.
2.   Negli ultimi tempi senti di avere meno fiato.
3.   Se sali le scale resti senza fiato.
4.   Non riesci a fare attività fisica come facevi prima.
5.   Sei preoccupato riguardo le tue performance durante lo sport o l’attività fisica.
6.   Hai tosse da molti mesi o anni (per esempio, la tosse da fumo).
7.   Ti scopri spesso ad ansimare.
8.   Quando tossisci espelli del muco anche se non sei raffreddato.
9.   In precedenza hai assunto farmaci (per esempio con inalatori) per una malattia polmonare.
10. Sei preoccupato riguardo la salute dei tuoi polmoni.
11.  A volte ti sembra che non ci sia abbastanza aria.
12. Senti dolore quando inspiri o espiri.

Se uno o più di questi “punti” suona famigliare, meglio rivolgersi allo specialista e sottoporsi alla spirometria. L’esame viene effettuato anche nella nostra sede, in Via di Torrenova, 212 a Roma.
Vi sono anche delle controindicazioni alla Spirometria, quali: 
– precedenti episodi cerebrovascolari
– infezioni polmonari
– recente sottoposizione ad interventi chirurgici toracici, addominali o oculari
– infarto miocardico negli ultimi sei mesi, o angina pectoris instabile
– aneurismi
– grave ipertensione arteriosa
– presenza di sintomi che potrebbero interferire con la spirometria (nausea, vomito)
L’esame può essere eseguito solo da adulti o bambini con età minima di 6 anni, che riescano a collaborare. La collaborazione del paziente è fondamentale, per questo motivo questo esame non può essere eseguito su pazienti sedati, in ventilazione assistita o privi di coscienza.

Farmaci galenici, perché e quando servono i medicinali su misura

In alcune farmacie è possibile richiedere la preparazione di specifici medicinali in diverse forme farmaceutiche: capsule, creme, schiume, polveri e soluzioni, per qualsiasi esigenza. Si tratta di un servizio importantissimo, a misura di paziente, che facciamo anche nella nostra farmacia con preparazioni galeniche che si distinguono in:
Officinali: il medicinale è preparato in laboratorio dietro prescrizione medica. Si tratta di un farmaco destinato ad un solo specifico paziente.
Magistrali: medicinali preparati dal farmacista e dispensati a pazienti che normalmente si servono in farmacia.
La lunga esperienza dei professionisti della nostra farmacia assicura sempre la massima qualità, efficacia e sicurezza di tutte le preparazioni, bilanciate e personalizzate per ogni paziente seguendo le più rigide e importanti normative di settore (norme di buona preparazione applicate in materia integrale).

Differenze tra i farmaci galenici e le preparazioni galeniche

Nel primo caso, si fa riferimento a medicinali che contengono principi attivi farmaceutici; nel secondo caso, mancando una concentrazione di principio attivo, ci si ritrova nel mondo degli integratori, sempre realizzati dal farmacista e perfetti per specifiche esigenze.
In entrambi i casi, per la preparazione dei “galenici da farmacia” è obbligatorio attenersi ad un preciso protocollo che riprende le norme della Farmacopea dell’UE e quelle dettate dal decreto ministeriale per la preparazione di magistrali e officinali.

Perché si ricorre ai Farmaci Galenici?

Le preparazioni galeniche sono importanti soprattutto in caso di farmaci che non si trovano più in commercio (farmaci orfani), per necessità specifiche del cliente come allergie o intolleranze che richiedono l’utilizzo di sostanze particolari tra gli eccipienti e non altre, per dosaggi personalizzati e altre esigenze.

L’allestimento di preparazioni galeniche consente di ottenere importanti vantaggi:

  • Somministrare il farmaco con il dosaggio e la forma farmaceutica richiesta
  • Adoperare principi attivi non più reperibili in commercio
  • Unire le terapie in una sola forma
  • Variare la forma farmaceutica (capsula, sciroppo, crema)

 

 

Anemia, la dieta e l’alimentazione per combatterla

Il numero di anemici nel mondo è di 700 milioni secondo l’ultima stima divulgata dalla Fondazione CHARTA (Center for Health Associated Research and Technology Assessment). All’origine della malattia nel 50% dei casi vi è una carenza nutrizionale e nell’altra metà alcune patologie croniche quali scompenso cardiaco, malattie infiammatorie intestinali, insufficienza renale o ancora sanguinamenti uterini gravi, post-partum e chemioterapia. Gli specialisti raccomandano una particolare attenzione all’alimentazione, variata ed equilibrata, che in assenza di condizioni morbose è la prima cura preventiva all’anemia.

L’anemia è una condizione clinica caratterizzata dalla diminuzione del numero di globuli rossi e/o del contenuto in emoglobina, dovuta a perdita o a insufficiente produzione di sangue. Esistono differenti forme di anemia, non tutte però responsive al trattamento nutrizionale. La più comune è l’anemia sideropenica, una forma di anemia cronica che si distingue, oltre che per la riduzione del ferro, per globuli rossi piccoli e pallidi. È l’anemia più tipica dell’infanzia e dell’adolescenza, ma ne possono essere affetti anche gli adulti.

Responsabile dell’anemia può essere la diminuzione dell’assorbimento della vitamina B12, determinata da una dieta inadeguata (un’alimentazione vegetariana poco equilibrata, diete rigide o monotone e ripetute, alcolismo cronico), da un inadeguato assorbimento (gastrite cronica, atrofia della mucosa gastrica, celiachia, tumori maligni, farmaci), dall’aumentata richiesta di vitamina (ipertiroidismo, accrescimento), o ancora dall’aumentata secrezione (patologie epatiche e renali).

Alla base dell’anemia può sussistere anche una carenza di acido folico, imputabile a una inadeguata assunzione di cibi freschi o cotture lunghe dei vegetali, a malassorbimento, a elevate richieste della sostanza (gravidanza, allattamento, aumento del metabolismo) o ancora a aumentate secrezioni come durante la dialisi.

LA DIETA PER VINCERLA

Ogni dieta va studiata con un medico specialista o un nutrizionista, ma dagli esperti ecco le indicazioni dietetiche per prevenire (o meglio controllare) ogni tipo di anemia dipendente da carenze nutrizionali

In caso di Anemia sideropenica è fondamentale una alimentazione ricca di ferro, supportata però da una terapia farmacologia (impostata dietro prescrizione medica), che possa incrementare le scorte di questo minerale. Il ferro si trova in molteplici alimenti: quello di origine animale (carni rosse magre, tacchino, pollo, pesci come tonno, merluzzo, salmone) è di più facile assorbimento, mentre quello di origine vegetale contenuto nei cereali, legumi e nelle verdure è ferro meno assorbibile. Per sfruttare al meglio soprattutto il ferro contenuto in quantità minore nei cereali, verdura e frutta, gli esperti raccomandano di assumerlo in uno stesso pasto associato a:

  • Vitamina C, presente negli agrumi, uva, kiwi, peperoni, pomodori, cavoli, broccoli, lattuga. Si consiglia di preparare pasta e broccoletti, di condire la verdura con il limone, la macedonia con succo di limone o di arancia.
  • Cisteina, contenuta nella carne e nel pesce che è in grado di fare assorbire 2 o 3 volte di più il ferro non eme presente nelle verdure. E’ bene accompagnare un secondo di carne con un contorno di verdura.
  • Vitamina A, presente in fegato di bovino, fegato e oli di merluzzo, carota, zucca, albicocca, frutta e verdura di colore giallo-arancione e verde brillante, tuorlo d’uovo, burro, formaggi; complesso B contenuto in alimenti sia animali che vegetali e rame che si trova nei cereali, nella carne, nei molluschi, nelle uova e nella frutta secca in guscio. Ottimo l’abbinamento degli spinaci con molluschi o legumi (ricchi di rame) oppure con il succo di limone o con spremute di agrumi e kiwi (ricchi di vitamina C)

È favorito anche l’uso di erbe aromatiche per condire carni e pesce, le quali non solo sono fonti naturali di ferro ma stimolano anche le secrezioni dello stomaco e aiutano a mantenere elevata l’acidità dell’ambiente gastrico, un altro elemento che contente un migliore assorbimento del ferro.
Ci sono invece abbinamenti che sarebbe meglio evitare poiché non favoriscono l’assimilazione del ferro. Gli esperti raccomandano di fare attenzione a non assumere insieme:

  • Ferro alimentare con tannini, una sostanza ampiamente diffusa nel regno vegetale (tè, caffè, cioccolato, vino, alcune erbe). Anche l’assunzione di un eccesso di fibre, presenti nei cereali integrali, è controindicata.
  • Ferro e calcio nello stesso pasto. Evitare di mangiare ad esempio pane con affettato e formaggio.
  • Vitamina B12, se l’anemia è determinata dalla carenza di questa vitamina, è bene includere nella dieta alimenti di origine animale. In particolare frattaglie, molluschi, pesci e carni in genere, formaggi, uova. Per coprire il fabbisogno giornaliero di vitamina B12 è sufficiente assumere una porzione di latte o yogurt al mattino e nel corso della giornata una porzione a scelta tra formaggio, uova, pesce o carne.
  • Acido folico: in caso della sua carenza, privilegiare una dieta ricca di alimenti vegetali. L’acido folico è infatti contenuto in maggiore quantità nelle verdure a foglia verde scuro, quali le brassicacee (cavoli, broccoli, ecc..), nei legumi, nei germogli di grano, nel fegato. Occorre tenere presente che gran parte dell’acido folico (dal 10 al 50%) può perdersi durante la cottura o la conservazione e preparazione industriale dei cibi, quindi potrebbe essere necessaria una supplementazione della sostanza, da valutare con un medico specialista.

Fonte: https://bit.ly/2DbJHMB

Allergia in autunno: come riconoscerla, prevenirla e curarla

L’allergia in autunno si manifesta con sintomi tipici: naso gocciolante, starnuti e tosse, lacrimazione degli occhi. Spesso si ritiene che le reazioni allergiche si manifestino più frequentemente in primavera, ma anche la stagione autunnale è implicata nel provocare la rinite allergica. Ci sono varie cause alla base, come i pollini, la muffa o gli acari della polvere. Le cure adatte consistono nell’uso di antistaminici e corticosteroidi. Comunque, con gli opportuni rimedi e seguendo specifiche regole, si può anche attuare un’opera di prevenzione adeguata.

Sintomi e cause

sintomi dell’allergia in autunno rientrano perfettamente in un quadro di vera e propria rinite allergica: il naso gocciolante, la lacrimazione oculare, gli starnuti e la tosse. Inoltre, si può avere l’insorgenza dell’asma, le vie aeree si restringono, la respirazione appare difficoltosa e subentrano segni di fiato corto. A volte si può trattare anche di reazioni alimentari, le persone che sono allergiche ai pollini dovrebbero stare attente anche alla frutta che mangiano. Il pericolo può essere l’insorgenza di prurito alla gola e alla bocca, ma anche di nausea, vomito, orticaria, crampi addominali e diarrea.

Le cause dell’allergia in autunno possono essere diverse. I pollini, con i loro allergeni, vengono riconosciuti come corpi estranei dal sistema immunitario. Per cui l’organismo rilascia degli anticorpi e sostanze chiamate istamine che causano i sintomi allergici. Nel corso dell’autunno l’allergene più rischioso è costituito dall’ambrosia. L’impollinazione di questa pianta inizia ad agosto, ma può durare anche fino in autunno. Un’altra causa è rappresentata dalla muffa, sia quella che si forma negli ambienti interni che quella che viene originata in situazioni esterne. Attenzione anche agli acari della polvere, che si possono diffondere nell’abitazione, quando, con i primi freddi, si mette in funzione l’impianto di riscaldamento.

Cure e rimedi

Le cure per l’allergia in autunno:

  • Gli antistaminici – bloccando l’azione delle istamine, alleviano gli starnuti, il prurito e gli altri sintomi allergici.
  • decongestionanti – favoriscono la fuoriuscita del muco e liberano il naso.
  • corticosteroidi – in genere sono somministrati sotto forma di spray, per ridurre l’infiammazione nasale.
  • Terapia immunospecifica – consiste nell’esporre in maniera graduale l’organismo a delle dosi di allergene, in modo che il corpo possa diventare tollerante. In questa maniera i sintomi possono essere tenuti lontani per alcuni periodi.

In ogni caso, è sempre il medico a dover decidere la cura adatta.

rimedi contro l’allergia in autunno riguardano soprattutto una strategia di prevenzione:

  • Rimanere in casa, per evitare l’esposizione agli allergeni.
  • Prima di azionare l’impianto di riscaldamento, pulire i condotti dell’aria e cambiare i filtri. Esistono anche degli appositi filtri antiallergici. I sistemi a filtrazione elevata riescono a rimuovere anche le muffe.
  • Utilizzare un umidificatore, affinché l’aria possa mantenersi opportunamente umida.
  • Controllare bene gli ingredienti di cui i cibi sono composti per evitare le allergie alimentari. Se i bambini frequentano la scuola e mangiano a mensa, bisogna che le persone preposte ai pasti siano ben informate delle possibili reazioni allergiche dei piccoli.