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Martedì 12 dicembre esame audiometrico gratuito in Farmacia Roma Est

La salute dell’orecchio è fondamentale per una comunicazione efficace e per vivere la socialità in modo sano e soddisfacente.  Se hai l’impressione che i suoni siano meno nitidi e chiari, se fai fatica a seguire un discorso, le parole ti sembrano ovattate, se ti dicono che parli a volume troppo alto o che hai il volume della TV troppo alto, allora è arrivato il momento di fare un test dell’udito in farmacia.

Il nostro prossimo appuntamento gratuito per prevenire e curare l’udito e altri disturbi delle orecchie è previsto per martedì 12 dicembre, dalle 9 alle 13. Uno specialista sarà presente in farmacia per offrire consulenze personalizzate a chi ne ha bisogno. Il controllo dell’udito, chiamato più precisamente ‘test audiometrico’, è un esame indolore e non invasivo, che si effettua in poco tempo e serve per verificare la funzionalità dell’orecchio e la capacità di avvertire i suoni.

La visita con lo specialista si può prenotare in farmacia al banco,
chiamando lo 06 2010712 oppure scrivendo al 344 3429371. 

È una sana abitudine effettuare periodicamente il controllo audiometrico, tenendo così sotto controllo il proprio udito. Con l’avanzare dell’età, inoltre, è comune una lenta e progressiva riduzione della percezione uditiva.

L’ipoacusia è una diminuzione della capacità uditiva conseguente a un danno di una o più parti del sistema uditivo. Ad esclusione dei casi di sordità improvvisa o traumatica, la perdita uditiva è un processo lento e progressivo.

Come capire se si ha un problema di udito?

Di solito, quando si ha:

  • Difficoltà a partecipare alle conversazioni;
  • Necessità di farsi ripetere più volte frasi e parole;
  • Tendenza ad alzare troppo il tono della voce;
  • Presenza di fischi e sibili alle orecchie;
  • Necessità di alzare eccessivamente il volume della TV o della radio.

L’ipoacusia, che spesso è legata all’avanzamento dell’età, può essere aggravata da:

  • l’esposizione al rumore, che sia esso di breve durata ma intenso (es. scoppio di petardo, spari ecc.) o costante nel tempo (es. ambiente di lavoro, ascolto di musica ad alto volume);
  • una predisposizione genetica (es. otosclerosi)
  • infezioni virali e/o batteriche che interessano l’orecchio (es. otiti)
  • l’abuso di alcol e fumo
  • l’abuso di farmaci ototossici, in particolare alcuni tipi di antibiotici

L’ipoacusia si può identificare con un semplice esame audiometrico, non invasivo, della durata di pochi minuti, e controllare con visite periodiche. Il primo passo per affrontare al meglio il calo uditivo è riconoscere serenamente la difficoltà nel percepire i suoni.

Approfitta di questo servizio per far valutare da un professionista la salute del tuo apparato uditivo.
Prenota la tua visita in farmacia al banco, chiamando lo 06 2010712 oppure anche con messaggio al 344 3429371.

Ti aspettiamo in farmacia martedì 12 dicembre!

5 ottobre: visita nutrizionale gratuita in Farmacia Roma Est

Se stai pensando a un percorso nutrizionale con uno specialista puoi farlo anche in Farmacia Roma Est.

Giovedì 5 ottobre, in collaborazione con la dott.ssa Simona De Noia, la nostra biologa nutrizionista (ve la presentiamo QUI) dalle 15.00 alle 19.00 abbiamo organizzato una giornata dedicata alla nutrizione con visite gratuite.

Durante la visita sarà possibile

  • Misurare il peso e la statura (Antropometria)
  • Calcolare l’IMC e il peso ideale
  • Avere consigli pratici per una corretta alimentazione

La prenotazione della visita nutrizionale si può fare al banco della farmacia, al telefono allo 06 201 4167 oppure via WhatsApp allo 344 342 9371.

Martedì 13 giugno esame audiometrico gratuito in Farmacia Roma Est

La salute dell’orecchio è fondamentale per una comunicazione efficace e per vivere la socialità in modo sano e soddisfacente.  Se hai l’impressione che i suoni siano meno nitidi e chiari, se fai fatica a seguire un discorso, le parole ti sembrano ovattate, se ti dicono che parli a volume troppo alto o che hai il volume della TV troppo alto, allora è arrivato il momento di fare un test dell’udito in farmacia.

Il nostro prossimo appuntamento gratuito per prevenire e curare l’udito e altri disturbi delle orecchie è previsto per martedì 13 giugno, dalle 9 alle 13. Uno specialista qualificato di Otofarma SpA sarà presente in farmacia per offrire consulenze personalizzate a chi ne ha bisogno. Il controllo dell’udito, chiamato più precisamente ‘test audiometrico’, è un esame indolore e non invasivo, che si effettua in poco tempo e serve per verificare la funzionalità dell’orecchio e la capacità di avvertire i suoni.

La visita con lo specialista si può prenotare in farmacia al banco,
chiamando lo 06 2010712 oppure scrivendo al 344 3429371. 

È una sana abitudine effettuare periodicamente il controllo audiometrico, tenendo così sotto controllo il proprio udito. Con l’avanzare dell’età, inoltre, è comune una lenta e progressiva riduzione della percezione uditiva.

L’ipoacusia è una diminuzione della capacità uditiva conseguente a un danno di una o più parti del sistema uditivo. Ad esclusione dei casi di sordità improvvisa o traumatica, la perdita uditiva è un processo lento e progressivo.

Come capire se si ha un problema di udito?

Di solito, quando si ha:

  • Difficoltà a partecipare alle conversazioni;
  • Necessità di farsi ripetere più volte frasi e parole;
  • Tendenza ad alzare troppo il tono della voce;
  • Presenza di fischi e sibili alle orecchie;
  • Necessità di alzare eccessivamente il volume della TV o della radio.

L’ipoacusia, che spesso è legata all’avanzamento dell’età, può essere aggravata da:

  • l’esposizione al rumore, che sia esso di breve durata ma intenso (es. scoppio di petardo, spari ecc.) o costante nel tempo (es. ambiente di lavoro, ascolto di musica ad alto volume);
  • una predisposizione genetica (es. otosclerosi)
  • infezioni virali e/o batteriche che interessano l’orecchio (es. otiti)
  • l’abuso di alcol e fumo
  • l’abuso di farmaci ototossici, in particolare alcuni tipi di antibiotici

L’ipoacusia si può identificare con un semplice esame audiometrico, non invasivo, della durata di pochi minuti, e controllare con visite periodiche. Il primo passo per affrontare al meglio il calo uditivo è riconoscere serenamente la difficoltà nel percepire i suoni.

Approfitta di questo servizio per far valutare da un professionista la salute del tuo apparato uditivo.
Prenota la tua visita in farmacia al banco, chiamando lo 06 2010712 oppure anche con messaggio al 344 3429371.

Ti aspettiamo in farmacia martedì 13 giugno!

Disturbi di salute e patologie croniche: se hai dubbi chiedi in farmacia

Hai dei disturbi di salute o fastidi ricorrenti? Sospetti di avere una patologia cronica? Sei già in cura per un disturbo ma i sintomi sono poco controllati?

Spesso non sappiamo di avere oppure sottovalutiamo senza prevenire problemi importanti per la nostra salute. Per individuarli e sostenerti in un percorso di consapevolezza e di cura, in collaborazione con il Policlinico “Tor Vergata” e Novartis, abbiamo dato il via al progetto “Chiedilo al Farmacista” anche nella nostra farmacia. Le prime tre patologie che andremo a individuare,  con chi si presenterà in farmacia per aiutare a capire meglio i sintomi sono l’asma grave allergico, l’orticaria cronica e lo scompenso cardiaco.

Si tratta di un percorso gratuito – guidato e affiancato dai nostri farmacisti attraverso un’intervista digitale in loco – con domande specifiche su una delle tre patologie che si ha il sospetto di avere o di non aver curato. In pochi minuti sarà disponibile l’esito che potrai utilizzare per approfondire le condizioni del tuo stato di salute con il medico curante o lo specialista. Per fare il test occorre pochissimo tempo e non serve la prenotazione.

Spirometria, 12 motivi per farla e conoscere i propri “valori del respiro”

La spirometria è un esame che “misura” con precisione la capacità respiratoria, diagnostica eventuali problemi del respiro, dei polmoni, dei bronchi e dell’apparato respiratorio, in modo efficace, senza troppi fastidi o rischi. Un metodo diagnostico molto utile per diagnosticare e prevenire varie patologie dell’apparato respiratorio. L’esame valuta con estrema attenzione la funzione respiratoria di un individuo, la capacità dei polmoni e il grado di apertura dei bronchi con uno strumento ben preciso, lo spirometro. Si tratta di un metodo di indagine semplice, che non comporta particolari fastidi, ma che richiede la collaborazione e la partecipazione attiva del paziente. I parametri che vengono misurati sono la Capacità Vitale (VC), la capacità Vitale Forzata (FVC), il Flusso Espiratorio Forzato (FEF), la Massima Ventilazione Volontaria (MVV) e il Volume Espiratorio Forzato (FEV).

Durante l’esame, su indicazione dello specialista, il paziente deve eseguire le seguenti manovre respiratorie: – mettere uno stringinaso per evitare la perdita di aria dal naso;
– collegarsi al boccaglio sterile;
– respirare tranquillamente per alcuni secondi;
– inspirare profondamente per riempire completamente i polmoni ed espirare fino a svuotarli del tutto;
– inspirare profondamente, per poi espirare, soffiando l’aria nel boccaglio con tutta la forza possibile (fase forzata).

Ma perché scegliere di sottoporsi alla spirometria? Ci sono almeno 12 validi motivi ovvero 12 condizioni che dovrebbero spingere ad approfondire la situazione con questo esame del respiro, per diagnosticare tempestivamente eventuali patologie – dall’asma alla BPCO – e approntare, in modo altrettanto tempestivo le cure necessarie.

1.   Sei o sei stato un fumatore.
2.   Negli ultimi tempi senti di avere meno fiato.
3.   Se sali le scale resti senza fiato.
4.   Non riesci a fare attività fisica come facevi prima.
5.   Sei preoccupato riguardo le tue performance durante lo sport o l’attività fisica.
6.   Hai tosse da molti mesi o anni (per esempio, la tosse da fumo).
7.   Ti scopri spesso ad ansimare.
8.   Quando tossisci espelli del muco anche se non sei raffreddato.
9.   In precedenza hai assunto farmaci (per esempio con inalatori) per una malattia polmonare.
10. Sei preoccupato riguardo la salute dei tuoi polmoni.
11.  A volte ti sembra che non ci sia abbastanza aria.
12. Senti dolore quando inspiri o espiri.

Se uno o più di questi “punti” suona famigliare, meglio rivolgersi allo specialista e sottoporsi alla spirometria. L’esame viene effettuato anche nella nostra sede, in Via di Torrenova, 212 a Roma.
Vi sono anche delle controindicazioni alla Spirometria, quali: 
– precedenti episodi cerebrovascolari
– infezioni polmonari
– recente sottoposizione ad interventi chirurgici toracici, addominali o oculari
– infarto miocardico negli ultimi sei mesi, o angina pectoris instabile
– aneurismi
– grave ipertensione arteriosa
– presenza di sintomi che potrebbero interferire con la spirometria (nausea, vomito)
L’esame può essere eseguito solo da adulti o bambini con età minima di 6 anni, che riescano a collaborare. La collaborazione del paziente è fondamentale, per questo motivo questo esame non può essere eseguito su pazienti sedati, in ventilazione assistita o privi di coscienza.

Farmaci galenici, perché e quando servono i medicinali su misura

In alcune farmacie è possibile richiedere la preparazione di specifici medicinali in diverse forme farmaceutiche: capsule, creme, schiume, polveri e soluzioni, per qualsiasi esigenza. Si tratta di un servizio importantissimo, a misura di paziente, che facciamo anche nella nostra farmacia con preparazioni galeniche che si distinguono in:
Officinali: il medicinale è preparato in laboratorio dietro prescrizione medica. Si tratta di un farmaco destinato ad un solo specifico paziente.
Magistrali: medicinali preparati dal farmacista e dispensati a pazienti che normalmente si servono in farmacia.
La lunga esperienza dei professionisti della nostra farmacia assicura sempre la massima qualità, efficacia e sicurezza di tutte le preparazioni, bilanciate e personalizzate per ogni paziente seguendo le più rigide e importanti normative di settore (norme di buona preparazione applicate in materia integrale).

Differenze tra i farmaci galenici e le preparazioni galeniche

Nel primo caso, si fa riferimento a medicinali che contengono principi attivi farmaceutici; nel secondo caso, mancando una concentrazione di principio attivo, ci si ritrova nel mondo degli integratori, sempre realizzati dal farmacista e perfetti per specifiche esigenze.
In entrambi i casi, per la preparazione dei “galenici da farmacia” è obbligatorio attenersi ad un preciso protocollo che riprende le norme della Farmacopea dell’UE e quelle dettate dal decreto ministeriale per la preparazione di magistrali e officinali.

Perché si ricorre ai Farmaci Galenici?

Le preparazioni galeniche sono importanti soprattutto in caso di farmaci che non si trovano più in commercio (farmaci orfani), per necessità specifiche del cliente come allergie o intolleranze che richiedono l’utilizzo di sostanze particolari tra gli eccipienti e non altre, per dosaggi personalizzati e altre esigenze.

L’allestimento di preparazioni galeniche consente di ottenere importanti vantaggi:

  • Somministrare il farmaco con il dosaggio e la forma farmaceutica richiesta
  • Adoperare principi attivi non più reperibili in commercio
  • Unire le terapie in una sola forma
  • Variare la forma farmaceutica (capsula, sciroppo, crema)

 

 

Anemia, la dieta e l’alimentazione per combatterla

Il numero di anemici nel mondo è di 700 milioni secondo l’ultima stima divulgata dalla Fondazione CHARTA (Center for Health Associated Research and Technology Assessment). All’origine della malattia nel 50% dei casi vi è una carenza nutrizionale e nell’altra metà alcune patologie croniche quali scompenso cardiaco, malattie infiammatorie intestinali, insufficienza renale o ancora sanguinamenti uterini gravi, post-partum e chemioterapia. Gli specialisti raccomandano una particolare attenzione all’alimentazione, variata ed equilibrata, che in assenza di condizioni morbose è la prima cura preventiva all’anemia.

L’anemia è una condizione clinica caratterizzata dalla diminuzione del numero di globuli rossi e/o del contenuto in emoglobina, dovuta a perdita o a insufficiente produzione di sangue. Esistono differenti forme di anemia, non tutte però responsive al trattamento nutrizionale. La più comune è l’anemia sideropenica, una forma di anemia cronica che si distingue, oltre che per la riduzione del ferro, per globuli rossi piccoli e pallidi. È l’anemia più tipica dell’infanzia e dell’adolescenza, ma ne possono essere affetti anche gli adulti.

Responsabile dell’anemia può essere la diminuzione dell’assorbimento della vitamina B12, determinata da una dieta inadeguata (un’alimentazione vegetariana poco equilibrata, diete rigide o monotone e ripetute, alcolismo cronico), da un inadeguato assorbimento (gastrite cronica, atrofia della mucosa gastrica, celiachia, tumori maligni, farmaci), dall’aumentata richiesta di vitamina (ipertiroidismo, accrescimento), o ancora dall’aumentata secrezione (patologie epatiche e renali).

Alla base dell’anemia può sussistere anche una carenza di acido folico, imputabile a una inadeguata assunzione di cibi freschi o cotture lunghe dei vegetali, a malassorbimento, a elevate richieste della sostanza (gravidanza, allattamento, aumento del metabolismo) o ancora a aumentate secrezioni come durante la dialisi.

LA DIETA PER VINCERLA

Ogni dieta va studiata con un medico specialista o un nutrizionista, ma dagli esperti ecco le indicazioni dietetiche per prevenire (o meglio controllare) ogni tipo di anemia dipendente da carenze nutrizionali

In caso di Anemia sideropenica è fondamentale una alimentazione ricca di ferro, supportata però da una terapia farmacologia (impostata dietro prescrizione medica), che possa incrementare le scorte di questo minerale. Il ferro si trova in molteplici alimenti: quello di origine animale (carni rosse magre, tacchino, pollo, pesci come tonno, merluzzo, salmone) è di più facile assorbimento, mentre quello di origine vegetale contenuto nei cereali, legumi e nelle verdure è ferro meno assorbibile. Per sfruttare al meglio soprattutto il ferro contenuto in quantità minore nei cereali, verdura e frutta, gli esperti raccomandano di assumerlo in uno stesso pasto associato a:

  • Vitamina C, presente negli agrumi, uva, kiwi, peperoni, pomodori, cavoli, broccoli, lattuga. Si consiglia di preparare pasta e broccoletti, di condire la verdura con il limone, la macedonia con succo di limone o di arancia.
  • Cisteina, contenuta nella carne e nel pesce che è in grado di fare assorbire 2 o 3 volte di più il ferro non eme presente nelle verdure. E’ bene accompagnare un secondo di carne con un contorno di verdura.
  • Vitamina A, presente in fegato di bovino, fegato e oli di merluzzo, carota, zucca, albicocca, frutta e verdura di colore giallo-arancione e verde brillante, tuorlo d’uovo, burro, formaggi; complesso B contenuto in alimenti sia animali che vegetali e rame che si trova nei cereali, nella carne, nei molluschi, nelle uova e nella frutta secca in guscio. Ottimo l’abbinamento degli spinaci con molluschi o legumi (ricchi di rame) oppure con il succo di limone o con spremute di agrumi e kiwi (ricchi di vitamina C)

È favorito anche l’uso di erbe aromatiche per condire carni e pesce, le quali non solo sono fonti naturali di ferro ma stimolano anche le secrezioni dello stomaco e aiutano a mantenere elevata l’acidità dell’ambiente gastrico, un altro elemento che contente un migliore assorbimento del ferro.
Ci sono invece abbinamenti che sarebbe meglio evitare poiché non favoriscono l’assimilazione del ferro. Gli esperti raccomandano di fare attenzione a non assumere insieme:

  • Ferro alimentare con tannini, una sostanza ampiamente diffusa nel regno vegetale (tè, caffè, cioccolato, vino, alcune erbe). Anche l’assunzione di un eccesso di fibre, presenti nei cereali integrali, è controindicata.
  • Ferro e calcio nello stesso pasto. Evitare di mangiare ad esempio pane con affettato e formaggio.
  • Vitamina B12, se l’anemia è determinata dalla carenza di questa vitamina, è bene includere nella dieta alimenti di origine animale. In particolare frattaglie, molluschi, pesci e carni in genere, formaggi, uova. Per coprire il fabbisogno giornaliero di vitamina B12 è sufficiente assumere una porzione di latte o yogurt al mattino e nel corso della giornata una porzione a scelta tra formaggio, uova, pesce o carne.
  • Acido folico: in caso della sua carenza, privilegiare una dieta ricca di alimenti vegetali. L’acido folico è infatti contenuto in maggiore quantità nelle verdure a foglia verde scuro, quali le brassicacee (cavoli, broccoli, ecc..), nei legumi, nei germogli di grano, nel fegato. Occorre tenere presente che gran parte dell’acido folico (dal 10 al 50%) può perdersi durante la cottura o la conservazione e preparazione industriale dei cibi, quindi potrebbe essere necessaria una supplementazione della sostanza, da valutare con un medico specialista.

Fonte: https://bit.ly/2DbJHMB

Allergia in autunno: come riconoscerla, prevenirla e curarla

L’allergia in autunno si manifesta con sintomi tipici: naso gocciolante, starnuti e tosse, lacrimazione degli occhi. Spesso si ritiene che le reazioni allergiche si manifestino più frequentemente in primavera, ma anche la stagione autunnale è implicata nel provocare la rinite allergica. Ci sono varie cause alla base, come i pollini, la muffa o gli acari della polvere. Le cure adatte consistono nell’uso di antistaminici e corticosteroidi. Comunque, con gli opportuni rimedi e seguendo specifiche regole, si può anche attuare un’opera di prevenzione adeguata.

Sintomi e cause

sintomi dell’allergia in autunno rientrano perfettamente in un quadro di vera e propria rinite allergica: il naso gocciolante, la lacrimazione oculare, gli starnuti e la tosse. Inoltre, si può avere l’insorgenza dell’asma, le vie aeree si restringono, la respirazione appare difficoltosa e subentrano segni di fiato corto. A volte si può trattare anche di reazioni alimentari, le persone che sono allergiche ai pollini dovrebbero stare attente anche alla frutta che mangiano. Il pericolo può essere l’insorgenza di prurito alla gola e alla bocca, ma anche di nausea, vomito, orticaria, crampi addominali e diarrea.

Le cause dell’allergia in autunno possono essere diverse. I pollini, con i loro allergeni, vengono riconosciuti come corpi estranei dal sistema immunitario. Per cui l’organismo rilascia degli anticorpi e sostanze chiamate istamine che causano i sintomi allergici. Nel corso dell’autunno l’allergene più rischioso è costituito dall’ambrosia. L’impollinazione di questa pianta inizia ad agosto, ma può durare anche fino in autunno. Un’altra causa è rappresentata dalla muffa, sia quella che si forma negli ambienti interni che quella che viene originata in situazioni esterne. Attenzione anche agli acari della polvere, che si possono diffondere nell’abitazione, quando, con i primi freddi, si mette in funzione l’impianto di riscaldamento.

Cure e rimedi

Le cure per l’allergia in autunno:

  • Gli antistaminici – bloccando l’azione delle istamine, alleviano gli starnuti, il prurito e gli altri sintomi allergici.
  • decongestionanti – favoriscono la fuoriuscita del muco e liberano il naso.
  • corticosteroidi – in genere sono somministrati sotto forma di spray, per ridurre l’infiammazione nasale.
  • Terapia immunospecifica – consiste nell’esporre in maniera graduale l’organismo a delle dosi di allergene, in modo che il corpo possa diventare tollerante. In questa maniera i sintomi possono essere tenuti lontani per alcuni periodi.

In ogni caso, è sempre il medico a dover decidere la cura adatta.

rimedi contro l’allergia in autunno riguardano soprattutto una strategia di prevenzione:

  • Rimanere in casa, per evitare l’esposizione agli allergeni.
  • Prima di azionare l’impianto di riscaldamento, pulire i condotti dell’aria e cambiare i filtri. Esistono anche degli appositi filtri antiallergici. I sistemi a filtrazione elevata riescono a rimuovere anche le muffe.
  • Utilizzare un umidificatore, affinché l’aria possa mantenersi opportunamente umida.
  • Controllare bene gli ingredienti di cui i cibi sono composti per evitare le allergie alimentari. Se i bambini frequentano la scuola e mangiano a mensa, bisogna che le persone preposte ai pasti siano ben informate delle possibili reazioni allergiche dei piccoli.

 

Lingua: scopri il tuo stato di salute attraverso il colore e l’aspetto

Fammi vedere la lingua e ti dirò se sei in buona salute. Il suo aspetto e colore può essere la spia di quello che succede al nostro corpo. La lingua è un organo fibromuscolare, nella cultura giapponese è una sorta di mappa del corpo umano perché semplicemente guardandola si può scoprire se si ha qualche problemino di salute. Ma quali sono i segnali da tenere presenti? Possiamo fare un semplice test preliminare a casa, poi chiaramente rivolgiamoci al nostro medico di fiducia.

Osservate la vostra lingua allo specchio, come la vedete?

  • Lingua rossa brillante: la lingua è di colore rosa tenue per via dei vasi sanguigni al suo interno. Quindi se è troppo rossa o color fragola intenso, ecco la prima spia della salute. Forse siamo davanti a una mancanza di ferro o B12, soprattutto se proviamo dolore quando mangiamo.
  • Lingua troppo scura: la lingua è ricoperta da papille che sono porose, il fatto che diventino scure può essere dovuto alla scarsa igiene orale, fumo o uso di antibiotici. Provate a pulire meglio la vostra bocca.
  • Lingua crepata: può succedere a volta che nella lingua appaiano delle piccole crepe simili a fessure, che sono totalmente innocue. Anche qui potrebbe trattarsi di scarsa igiene orale, ma anche di un’infezione o funghi. Sempre meglio chiedere al medico.
  • Lingua bianca o con macchie bianche: l’ipotesi più probabile della lingua bianca è che sia in corso una candidosi orale, legata forse a uso di antibiotici. La candida tende a crescere e può alterare il gusto causando anche del dolore, anche qui rivolgersi subito al medico. Ancora le macchie bianche sulla lingua potrebbero nascondere una leucoplachia, una lesione del cavo orale molto fastidiosa. E ancora, malattia infettiva in atto, gastrite, ulcera gastrica.
  • Lingua a solchi: a volte la nostra lingua può assumere un aspetto proprio strano, ad esempio quando troviamo dei piccoli solchi che aumentano anche la nostra sensibilità agli alimenti acidi o piccanti. In generale è una condizione innocua, ma sempre meglio consultare il medico.
  • Lingua pallida: stato di anemia.
  • Lingua secca: disidratazione, problemi renali, diabete.
  • Lingua verde/gialla: disturbi di fegato, cistifellea o milza.
  • Lingua a carta geografica: manifestazione allergica.
  • Lingua che brucia: stato di depressione psichica.
  • Lingua con punti rossi tipo angiomi: malattia angiomatosa che interessa fegato/polmoni.
  • Lingua con la faccia inferiore gialla: congestione del fegato.
  • Lingua gonfia: orticaria in atto.
  • Lingua con puntini bianchi: mughetto, stato di immunodepressione.

Ci possono essere poi macchie rosse o protuberanze sulla lingua che racchiudono problemi ben più seri, così come spiacevoli sensazioni di bruciore che invece sono dovuti a errori che facciamo mentre laviamo i denti.

Sottolineiamo che questo è un semplice test preliminare, per le diagnosi bisogna rivolgersi al medico.

 

Salute: ecco i controlli periodici per prevenire disturbi o malattie

Prevenire è meglio che curare, perchè la salute è il bene più prezioso che abbiamo. È molto importante fare prevenzione, ogni anno, con una serie di controlli di routine per verificare di essere realmente in salute e diagnosticare eventuali patologie quando sono ancora allo stadio embrionale.

Controlli non specialistici

Sono piccoli esami di routine, noti anche come check-up, che consentono la prevenzione di alcune malattie e aiutano a migliorare lo stile di vita. Nelle donne con più di 25 anni andrebbero ripetuti ogni 2 anni. Ecco quali sono gli esami:

  • Esame del sangue: bisognerebbe fare l’emocromo completo, ma anche farsi misurarw la glicemia basale, il colesterolo totale e frazionato e i trigliceridi. Alle comuni analisi, per gli anziani, è bene aggiungere anche la transaminasi e gli esami T3, T4 e TSH. Il primo, ripetuto ciclicamente, consente di tenere sotto controllo il fegato, gli altri aiutano a riconoscere le disfunzioni della tiroide.
  •  Esame delle urine
  •  La pressione: verificarla periodicamente a casa con l’apposita macchinetta, dal medico o in farmacia ogni 2 o 3 mesi.

Controlli specialistici

Trattasi di controlli di prevenzione decisamente più mirati e di solito si effettuano con una visita medica specialistica.

  • Ecocolordoppler: serve a diagnosticare l’aterosclerosi, ossia ostruzione e incrostazione delle arterie carotidi, e va prescritto soprattutto alle persone che presentano fattori di rischio di malattie vascolari.
  • L’ elettrocardiogramma da sforzo: è l’esame che mette alla prova il cuore e può rivelare disturbi ed eventuali patologie.
  • Mappatura dei nei: appuntamento con il dermatologo sempre una volta l’anno. È un esame semplice, che prevede l’analisi dei nevi ed eventualmente la prescrizione per togliere quelli che sono cambiati negativamente e diagnosticare tempestivamente eventuali neoformazioni maligne.
  • Visita ginecologica: una volta l’anno è necessario fare un controllo ginecologico e un’ecografia pelvica, per valutare lo stato dell’utero e delle ovaie. È indicato anche sottoporsi ogni due anni al Pap-Test e Hpv-Dna Test per la prevenzione del cancro al collo dell’utero. Durante la visita sarà controllato anche il seno. È una buona pratica che la donna impari l’auto-palpazione per verificare la presenza di noduli sospetti. Dopo i 40 anni, le signore devono effettuare una volta l’anno anche l’ecografia mammaria e infine la mammografia bilaterale, con cadenza biennale dopo i 40 anni e annuale dopo i 50.
  • Colonscopia:  è un esame che esplora le pareti interne del colon, per scoprire eventuali lesioni, ulcerazioni, occlusioni, masse tumorali. Permette di individuare e, se necessario, rimuovere all’istante, dei tumori anche molto piccoli e in fase iniziale, impedendone lo sviluppo e la degenerazione. La colonscopia è consigliata come corretta attività di screening per tutti i soggetti a rischio.
  • La Mineralometria Ossea Computerizzata (Moc): misura il patrimonio minerale dello scheletro e diagnostica l’osteoporosi. Bisogna effettuarla regolarmente ogni 2 o 3 anni per la prevenzione dell’osteoporosi.
  • Visita oculistica: in caso di miopia o comunque disturbo visivo, andrebbe fatto un controllo medico una volta l’anno. Dopo i 40 anni, anche chi ha sempre visto sempre bene, dovrebbe monitorare la vista e le diverse strutture dell’occhio.
  • Igiene orale: è bene prendere l’appuntamento dal dentista almeno una volta l’anno. Se avete problemi di placca, tartaro o, peggio, di carie frequenti, potrebbe essere indicata una pulizia dei denti ogni sei mesi.

Prevenzione significa prendersi cura di sé e della propria salute, guardando al futuro, non vuol dire fare esami inutili né vivere di ansia. I controlli devono essere eseguiti solo quando sono necessari e devono essere indicati dal medico in modo mirato.