Farmaci antinfiammatori (FANS), 10 alternative naturali che funzionano

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono utilizzati per alleviare il dolore, ridurre l’infiammazione e abbassare una temperatura corporea elevata (febbre). Benché siano ampiamente utilizzati, per esempio per ridurre i sintomi di cefalee, dismenorree (dolore mestruale), strappi e distorsioni, raffreddori e influenze, artriti e altre cause di dolore cronico, non sono adatti a tutti i pazienti e talvolta possono causare effetti collaterali problematici.

La maggioranza delle persone può prendere i FANS, ma alcuni pazienti devono stare particolarmente attenti. Conviene chiedere consiglio al farmacista o al medico prima di assumere un FANS nei seguenti casi:

  • oltre i 65 anni,
  • in gravidanza o alla ricerca
  • in allattamento
  • i pazienti asmatici
  • storia di allergia a un FANS,
  • ulcere gastriche,
  • problemi di qualunque natura di cuore, fegato, reni, pressione arteriosa, circolazione o intestino
  • assunzione di altri farmaci
  • età sotto i 16 anni (i farmaci contenenti aspirina non dovrebbero mai essere somministrati prima di quest’età per il rischio di sviluppare la sindrome di Reye)

Poiché i FANS possono causare effetti collaterali importanti, si raccomanda spesso l’uso di alternative. L’alternativa principale per il dolore è il paracetamolo, disponibile come farmaco da banco e sicuro per la maggior parte delle persone. Creme e gel di FANS da spalmare sulla pelle possono essere validi in caso di dolore muscolare o articolare in una parte definita del corpo, perché hanno meno effetti collaterali di compresse e capsule (anche se le evidenze scientifiche relative alla loro efficacia sono limitate). Il medico può anche raccomandare medicine e terapie differenti secondo la condizione da trattare. Per esempio, la fisioterapia può aiutare alcuni soggetti con dolore muscolare o articolare.

Antinfiammatori naturali: quali funzionano davvero?

 Secondo un lavoro di revisione pubblicato nel 2016, sarebbero più di 600 le piante naturali utilizzate nel mondo, nelle diverse tradizioni popolari, per trattare disturbi infiammatori. Quelle più conosciute e comunemente utilizzate sono:

  1. L’aloe vanta numerose proprietà, tra cui spiccano quelle antinfiammatorie, soprattutto per uso topico: infiammazioni e dermatiti, escoriazioni e ferite, ulcere, prurito, punture di insetti, ustioni lievi e scottature solari, psoriasi, herpes labialis e zoster. L’aloe trova utilizzo anche per il trattamento di disturbi gastro-intestinali di tipo infiammatorio, quali: gastrite, colite, sindrome del colon irritabile, ulcera peptica.
    L’aloe si assume per bocca come succo concentrato ricavato dalle foglie, oppure come gel ad uso topico (applicato cioè sulla cute).
  2. L’arnica  è usata principalmente ad uso topico come antidolorifico e antinfiammatorio in caso di traumi fisici di varia natura, come: ematomi, contusioni, stiramenti muscolari oppure come rimedio in caso di punture di insetti e leggere infiammazioni cutanee.
    Il principio attivo responsabile dell’effetto antinfiammatorio è stato identificato nell’Elenanina, un lattone sesquiterpenico in grado di inibire il fattore di trascrizione NF-kb, un mediatore dell’infiammazione: grazie all’azione dell’Elenanina, il meccanismo infiammatorio viene bloccato a monte.
    Un’applicazione interessante riguarda quella dell’Arnica in caso di osteoartrite, un comune disturbo articolare che colpisce in prevalenza dopo i 65 anni e fino all’80% delle persone oltre i 75 anni di età; la condizione si caratterizza per degenerazione articolare, perdita di cartilagine, modificazioni ossee. Secondo alcuni studi, l’Arnica risulterebbe efficace in caso di osteoartrite lieve o moderata, al pari dei comuni farmaci di sintesi, e ben tollerata.
  3. L’artiglio del diavolo è conosciuta e utilizzata nella medicina popolare come analgesico e antinfiammatorio, in particolare per uso topico nei disturbi articolari, quali: artrosi, artrite (incluse osteoartrite e artrite reumatoide), reumatismi, tendiniti, sciatica.
  4. La calendula – l’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ne ha approvato l’uso per il trattamento delle infiammazioni cutanee e delle ferite di lieve entità, e per le infiammazioni lievi del cavo orale e della gola. Pur ritenendo ancora insufficienti i test clinici, l’EMA ritiene plausibile l’efficacia della calendula e ne evidenzia l’elevato grado di sicurezza sulla base dell’utilizzo consolidato nella medicina tradizionale.
    In particolare, le applicazioni topiche di preparati a base di calendula sono consigliati in caso di: ferite e tagli, bruciature e ustioni (comprese le scottature solari), punture di insetto, strappi muscolari, ematomi, infiammazioni e infezioni della pelle, infiammazione delle emorroidi, vene varicose, piaghe da decubito (profilassi e trattamento), geloni.
  5. La curcuma è conosciuta come spezia aromatica, ma anche come integratore alimentare per una serie di patologie, in virtù delle sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, immunostimolanti
    In particolare, la curcuma è usata da centinaia di anni per problemi riguardanti diversi distretti corporei, tra cui: la pelle (ferite, orticaria, dermatiti), le prime vie respiratorie (riniti, faringiti, tosse), le articolazioni reumatismi), l’apparato digerente (problemi digestivi, problemi di bile o fegato).
    La curcuma si trova in commercio come polvere per uso alimentare o formulata in capsule come integratore.
  6. La malva è utilizzata come antinfiammatorio nelle affezioni della bocca, della gola e delle prime vie respiratorie (tonsilliti, bronchiti), ma anche nelle infiammazioni intestinali e vaginali, in virtù dell’azione emolliente e protettiva nei confronti delle mucose da parte delle mucillagini in essa contenute.
    Si assume come tisana, decotto o tintura madre.
  7. Il rosmarino viene utilizzato in preparazioni topiche per il trattamento di piaghe, ferite, scottature e come pianta balsamica in caso di raffreddore e tosse. Si può assumere come infuso di foglie essiccate o come estratto idroalcolico. Per uso topico si trova formulato in preparazioni semi-solide o liquide (olio essenziale).
  8. L’alga spirulina è  in grado di agire su più fronti tramite lattivazione di enzimi cellulari antiossidanti (superossido dismutasi e catalasi), il blocco dei radicali liberi (sottoprodotti del metabolismo, fortemente ossidanti), l’inattivazione della perossidazione dei lipidi (i grassi ossidati sono una delle cause di danno per il DNA cellulare) e la riduzione dell’espressione delle citochine coinvolte nella risposta infiammatoria. La Spirulina si trova in commercio come integratore sotto forma di compresse o capsule, da sola o in combinazione con altri derivati vegetali.
  9. La salvia è nota come rimedio nella medicina popolare per le sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche, digestive, diuretiche, cicatrizzanti.  Per quanto riguarda l’azione antinfiammatoria, la salvia per uso orale (come tisane, olio essenziale, estratto secco in capsule) è utilizzata come rimedio per curare le infiammazioni orofaringee (bocca, gola e primo tratto respiratorio), mentre per uso topico (foglie tal quali o infuso) trova utilizzo come disinfettante delle ferite.
  10. Lo zenzero è utilizzato da lungo tempo nella medicina popolare come digestivo, antiemetico (anti-vomito), antinausea, antinfiammatorio nella sindrome influenzale. In commercio si trova come radice fresca o essiccata, candito oppure come estratto in polvere (in genere sotto forma di capsule).

Dermatite atopica: cause, cure e rimedi naturali

La dermatite atopica è una malattia cronica della pelle, non contagiosa e che si manifesta con la comparsa di infiammazione e di lesioni eritematose e pruriginose. Spesso si manifesta in età pediatrica, ma può comparire anche in età adulta. L’attributo “atopica” significa “privo di luogo preciso ed evidenzia il fatto che il disturbo non presenta una collocazione cutanea specifica.

Si tratta di una malattia molto diffusa, che sta riscontrando un aumento crescente in particolar modo nei paesi sviluppati a causa degli alti tassi di inquinamento. Le cause che ne scatenano la comparsa sono multifattoriali, ossia è provocata da molteplici condizioni tra cui la predisposizione genetica, l’ambiente circostante e lo stato psicosomatico.

La dermatite atopica non si manifesta solo a livello cutaneo, ma può espandersi fino alle mucose. In gran parte delle persone affette, infatti, possono comparire con una certa frequenza anche congiuntivite allergica, rinite allergica ed episodi di asma. La diagnosi di questo disturbo è essenzialmente clinica, ossia basata sull’osservazione dei sintomi. Non vengono effettuati esami specifici, ma è importante che il medico escluda la presenza di altre patologie come dermatite seborroica, dermatiti allergiche, da contatto e irritative.

Alcuni accorgimenti nella vita quotidiana consentono di migliorare la condizione di chi è affetto da dermatite atopica:

  • non consumare alimenti con coloranti e conservanti, e cibi acidi come i pomodori o gli agrumi, perché aggravano l’atopia.
  • evitare di indossare tessuti sintetici e lana che possono provocare prurito e cercare di non sottoporsi a sbalzi eccessivi e repentini di temperatura.
  • evitare tutti i potenziali allergeniin casa come polvere e acari, areare le stanze sia d’estate che d’inverno.
  • non lavarsi con acqua troppo calda, che secca la cute, peggiorando la situazione
  • non strofinare troppo la pelle e non sottoporla a spugnature eccessive

FARMACI

Non ne esistono di specifici in grado di far guarire definitivamente dalla dermatite atopica, ma ve ne sono alcuni capaci di ridurre o far scomparire i sintomi, cercando di limitarne la ricomparsa nel corso dell’anno.

La terapia proposta varia a seconda dei singoli casi e i farmaci utilizzati possono essere di due tipi: topici, ossia applicabili direttamente sulle zone colpite dal disturbo, o sistemici.

Nella prima categoria rientra il cortisone. Come avviene con tutte le terapie a base cortisonica, la cura non dovrebbe mai essere interrotta bruscamente, ma le applicazioni dovrebbero essere scalate in maniera progressiva, quando si nota un miglioramento.

Quando la dermatite atopica si presenta in forma più grave, oltre al trattamento topico, viene prescritta la somministrazione di farmaci sistemici. Anche in questi casi, il cortisone, in virtù della sua rapida efficacia, rappresenta la prima scelta.

RIMEDI NATURALI

  • Oli vegetali: tra i più adatti c’è l’olio di borragine, ricco di grassi Omega3, dalla notevole funzione antiinfiammatoria. Altrettanto valido risulta anche l’olio di mandorle dolci, che garantisce lo stesso risultato. Gli oli vanno spalmati sulle aree colpite con mani completamente pulite o aiutandosi con una piccola garza. In questo modo, prurito, infiammazione e chiazze guariscono in breve tempo. Nei casi in cui le lesioni si presentano sul cuoio capelluto, è necessario effettuare veri e propri impacchi con una garza imbevuta in uno di questi oli, usando poi un pettinino a denti fitti per eliminare le squame.
  • La liquirizia: può essere assunta in capsule, in gocce, in tè o effettuando impacchi
  • La bardana: contiene inulina, una fibra che favorisce la distruzione di diversi tipi di batteri cutanei
  • Il tarassaco: anch’esso ricco di inulina, vitamine e minerali, disponibile in capsule e tè
  • L’echinacea: fiore selvatico contenente principi attivi che curano le infezioni e le infiammazioni cutanee che si può utilizzare sotto forma di impacchi.

 

Rimedi green per combattere il caldo e l’afa di questi giorni

Ovunque tu sia (casa, mare, ufficio o in giro per la città) nelle giornate afose, è bene mettere in atto dei “trucchetti salva afa” per affrontare meglio il caldo estivo, e nei casi più estremi per allontanare il rischio di un colpo di calore. Iniziamo dalle dritte fondamentali per aiutare il nostro corpo a subire il meno possibile il disagio dell’afa.

Idratarsi
Oltre a bere due litri di acqua al giorno e consumare bevande fresche, può essere utile mangiare melone e anguria che dissetano, oltre a possedere virtù diuretiche. Evita le bevande di produzione industriale, con un alto contenuto di zucchero e prepara a casa tisane, da bere anche fredde, che dissetano in modo più efficace. Tieni una borraccia in borsa: ti permetterà di conservare fresca l’acqua e dissetarti con piccoli sorsi frequenti, un comportamento più corretto rispetto a chi beve grosse quantità di acqua in poco tempo. Prepara un infuso con erbe miste, aggiungi un rametto di menta, dal sapore fresco, e conserva in frigo.

Adottare una dieta leggera

La merenda della nonna è un’abitudine salutare anche da adulti: il pane con un filo d’olio profumato e un pizzico di sale ti aiuterà se soffri di pressione bassa. Invece del gelato, più calorico e ricco di zucchero, fai merenda con i frullati. Per fare scorta di liquidi e sali minerali sfrutta acqua, frutta e verdura, da mangiare nei pasti principali e come spuntino: ottime anche le banane, ricche di potassio. Mangia tante insalate, yogurt, in generale scegli cibi semplici e poco manipolati, più facili da digerire e che non appesantiscono.

Usare erbe ed oli essenziali

Per chi soffre di sudorazione eccessiva è consigliata la salvia, ma anche ginseng e rosmarino sono ingredienti preziosi contro il caldo.

Dare sollievo alle gambe gonfie

Se in pausa pranzo sei a casa adotta la strategia di distenderti sul divano, tenendo le gambe sollevate per qualche minuto. A fine giornata immergi i piedi in un catino di acqua tiepida, dove gettare due pugni di sale grosso o bicarbonato. Aggiungi qualche goccia di olio essenziale di menta, lavanda, o arancio amaro. Poi massaggia le gambe dal basso verso l’alto con un olio profumato e dedicati un quarto d’ora sul divano.  Di notte dormi con un cuscino sotto le gambe: puoi aiutarti a tenerle alzate anche infilando una valigia o uno spessore tra la rete e il materasso.
Sei al mare? Via libera alle passeggiate avanti e indietro lungo il bagnasciuga, con le caviglie immerse nell’acqua.

Refrigerare il corpo

Bagnarsi è il primo istinto che si ha quando fa molto caldo. La temperatura ottimale della doccia è tiepida. Utilizzando acqua fredda, infatti, il corpo soffrirà in maniera ancora più pronunciata lo sbalzo di temperatura. Quando sei sotto la doccia usa un olio essenziale di arancio amaro o mentolo da mescolare al bagnoschiuma o all’olio naturale. Se la crema risulta appiccicosa sulla pelle sostituiscila: chiudi per un attimo il getto d’acqua e massaggia il corpo con un olio naturale oppure una maschera fai da te in cui mescolare un barattolo di yogurt e miele. Effetto benessere assicurato.

Strategie anti-caldo se si è in casa

La mattina, prima di uscire di casa, chiudi le tapparelle in modo da preservare l’ambiente dal caldo: potrai riaprirle con il fresco della sera. Prima di dormire spalanca le finestre e fai arieggiare la stanza, a luci spente. Lascia cadere qualche goccia di olio essenziale di lavanda sul cuscino: terrà lontane le zanzare, oltre a conciliare con dolcezza l’ora della buona notte.

Nel caso, valuta l’idea di un ventilatore da soffitto, che contribuirà a abbassare la temperatura di qualche grado mantenendo contenuti i costi. Scegli tende di tessuto chiaro da appendere alle finestre e per ridurre l’afa cerca di tenere spenti gli elettrodomestici, o evita di utilizzarli nelle ore più calde.

Aumenta la quantità di verde fuori e dentro casa: alberi e piante hanno effetti benefici contro il caldo. Dedica un posto nel frigo ai vasetti di crema e tonico, oltre all’effetto idratante potrai godere di una piacevole fresca carezza.

Una strategia per rendere più fresche le creme d’estate? Aggiungi qualche goccia di mentolo, eucalipto o olio essenziale di lavanda nella crema: effetto ghiaccio assicurato!

Come vestirsi quando si esce

Per proteggersi dal caldo non servono vestiti eccessivamente scollati: non è detto che scoprendo più centimetri di pelle si senta meno caldo, anzi potrebbe essere il contrario. Piuttosto concentrati sulla scelta dei materiali, ma anche sulla misura dei vestiti. Infatti gli abiti troppo aderenti o in materiali sintetici come nylon e acrilici fanno si che si accusi molto di più il caldo.

Prediligi cotone e lino: le fibre naturali, quale la canapa, aiutano a mantenere fresca la pelle. E ricordati di scegliere colori chiari, dal bianco all’azzurro polvere o l’arancione di tonalità sfumate.

Come regolare la temperatura corporea

Se sei in giro e sei alla ricerca di un “effetto freddo”, massaggia le tempie con qualche goccia di olio essenziale di menta. Puoi usare anche il balsamo di tigre, ottimo anche per difendersi dalle zanzare. In borsa tieni con te uno spray di acqua termale: vaporizzarla su viso e gambe contribuirà a abbassare la temperatura corporea, oltre a darti un’epidermide più liscia e fresca.

Vacanza a 4 zampe: comportamenti da adottare nell’estate 2020

Quando si tratta di ferie occorre riorganizzarsi anche in base alle esigenze dei propri amici a 4 zampe. Ecco alcune indicazioni, valide soprattutto per l’estate 2020 che ci vede alle prese con l’emergenza Covid-19.

La vacanza ideale per le esigenze dei nostri animali da compagnia è quella nella casa di campagna o in agriturismo, ma anche al mare esistono strutture che hanno tutto il necessario per far vivere in tranquillità la vacanza al nostro amico a 4 zampe. Ad ogni modo, ci sono comportamenti che ogni padrone dovrebbe tenere sempre a mente, sia al mare che in montagna.

  • La salute
    Prima del viaggio porta l’animale dal veterinario per assicurarti che sia in buona salute e, durante la vacanza, bisogna avere con sé il libretto sanitario, con tutti i suoi dati aggiornati e in regola con le vaccinazioni di routine.
  • La cura viaggio
    Non lasciare mai da solo nella macchina chiusa il tuo animale domestico. Cani e gatti hanno bisogno di poter viaggiare in sicurezza: il cane può viaggiare nell’abitacolo con le apposite cinture di sicurezza agganciate alla pettorina, per il gatto è necessario il trasportino.
  • Il rispetto delle regole
    Tieni in considerazione le regole nelle strutture ricettive o nei luoghi all’aperto, come in spiaggia. Accertati che strutture ricettive e spiagge possano ospitare gli animali. Poi occorre tenere il cane al guinzaglio e assicurarsi che non abbia comportamenti fastidiosi nei confronti degli altri ospiti dell’albergo o degli altri bagnanti in spiaggia. Anche per il gatto in spiaggia potrebbe essere necessario il guinzaglio per evitare che l’animale scappi via con il rischio che possa perdersi.

Nell’estate 2020 alle prese con il Covid-19 ci sono Regioni che danno più libertà e altre meno. Ad esempio, nel Lazio non ci sono misure specifiche in merito alla questione. Comunque, sono presenti sul territorio tante spiagge libere e attrezzate che accolgono ogni anno bagnanti a due e quattro zampe. Diverso, per fare un esempio, il caso della Toscana: l’accesso in spiaggia, ad esempio è vietato ai cani anche se al guinzaglio. Per i nostri amici a quattro zampe sono però adibite specifiche zone chiamate Bau beach. Dunque, prima della partenza occorre informarsi preventivamente della situazione e delle regole imposte nella regione in cui si passerà la vacanza.

E se non è possibile portarli con noi?

In caso di vacanze che non abbiano strutture pet-friendly, alcuni possono contare sul sostegno di amici e parenti. Per gli altri, c’è l’assoluta necessità di trovare una soluzione.
Una delle alternative è quella delle pensioni per cani e gatti. Si tratta di strutture dove cani e gatti possono continuare la loro vita casalinga sotto la cura costante di persone esperte. Importante è che esse rispettino le regole sanitarie e abbiano del personale strettamente qualificato. Il consiglio è quello di portare l’animale in pensione per periodi brevi prima della vacanza: si potrà abituare e si potrà verificare come reagisce e come viene curato.
L’alternativa è quella di ricorrere ad un pet sitter, che di solito si occupa di pochi animali contemporaneamente. Solitamente il pet sitter può svolgere il servizio a domicilio oppure ospitare l’animale domestico del proprietario a casa sua.

 

 

Le allergie estive non vanno in vacanza, ecco quelle più pericolose

Crostacei, frutta e ambrosia

Contengono allergeni e potenzialmente il parassita allergizzante, l’anisakis, in grado di provocare orticaria e persino shock anafilattico. Anche nella buccia della frutta con l’osso come pesche, albicocche e susine sono contenute sostanze allergizzanti, ecco perché è meglio mangiarle sbucciate. Tra i sintomi allergici provocati troviamo il prurito alla lingua o il classico nodo in gola. Anche l’ambrosia, pianta estiva che fiorisce nelle zone adiacenti a strade e ferrovie, può causare asma, rinite e lacrimazione.

Escrementi degli acari, punture di insetti e meduse

Gli acari, o meglio i loro escrementi celati nei luoghi più impensabili delle nostre case come divani e materassi possono provocare reazioni allergiche. Occhio anche alle punture di api, vespe e calabroni. Durante l’estate questi insetti tendono a pungere di più: escono, soprattutto, quando mangiamo o beviamo all’aperto in spiaggia, in piscina o nei prati. Se è normale che si gonfi un po’ la parte di pelle che è stata punta, non è normale che il gonfiore e il rossore si estendano per diversi centimetri, si corre il rischio di avere uno shock anafilattico. Anche le punture di medusa sono molto dolorose e possono portare ad una reazione anafilattica grave,  soprattutto se si è compiuto uno sforzo fisico al momento della puntura o se si sono assunti antiinfiammatori nei giorni precedenti.

Crema Solare 

Alcuni soggetti sono allergici ai filtri solari chimici che, se da una parte proteggono meglio la pelle, dall’altra risultano essere allergenici per una percentuale maggiore di persone. Si raccomanda di preferire creme solari e cosmetici con un ridotto numero di ingredienti; prima di acquistare un nuovo prodotto, si consiglia di leggere attentamente la lista dei componenti contenuti. Il nostro consiglio è di rivolgervi al vostro medico di famiglia in caso di dubbio e in presenza di reazioni cutanee.

Pollini

I sintomi principali delle reazioni allergiche al polline sono di tipo respiratorio, come naso chiuso o che cola e starnuti frequenti, oppure gonfiore, lacrimazione o bruciore agli occhi, tosse, prurito alla gola e al palato. In alcuni casi, si possono anche avere grosse difficoltà a respirare e deglutire. Questi sintomi sono comuni a molte altre malattie o disturbi. Il consiglio che vi diamo è sempre quello di chiedere un parere al vostro medico di base che potrà prescrivervi test affidabili per la diagnosi delle allergie.

La Società italiana di allergologia, asma ed immunologia clinica, SIAAIC, ha diffuso un vademecum sulle allergie estive e sui consigli per il ridurre il rischio di essere punti dagli insetti:

  • non indossare abiti dai colori sgargianti o con stampe floreali;
  • non usare profumi o cosmetici profumati, lacca o altre essenze odorose dolci o floreali;
  • non fare movimenti bruschi in caso di avvicinamento a questi insetti;
  • non camminare scalzi;
  • indossare pantaloni e maglie a maniche lunghe quando possibile;
  • indossare guanti in caso di attività a diretto contatto con la natura come il giardinaggio;
  • utilizzare lozioni anti-puntura per tenere lontani gli insetti.