Disturbi intestinali in viaggio: come prevenirli e affrontarli
Viaggiare è sempre un’esperienza entusiasmante, ma non sempre priva di inconvenienti. Tra i più frequenti ci sono i disturbi intestinali, che colpiscono dal 30% al 70% dei viaggiatori in itinerari di 1–2 settimane, soprattutto in Paesi con standard igienici diversi dai nostri.
La buona notizia? Con qualche accorgimento, una corretta idratazione e un piccolo kit di viaggio intestinale, si può ridurre molto il rischio e affrontare meglio eventuali episodi.
Prevenzione: abitudini che valgono oro
- Acqua e bevande: preferisci sempre acqua imbottigliata e sigillata, bevande calde appena bollite o gassate in lattina. Evita il ghiaccio e l’acqua del rubinetto. Se ti trovi a quote oltre i 2.000 metri, fai bollire l’acqua per almeno 3 minuti.
- Cibo: scegli alimenti ben cotti e serviti caldi, sbuccia tu stesso frutta e verdura, evita latticini non pastorizzati, buffet e insalate crude. Lavati o disinfetta sempre le mani prima di mangiare.
- Profilassi farmacologica: l’uso preventivo di antibiotici non è raccomandato, perché può favorire resistenze ed effetti indesiderati. In alcuni casi può essere utile il bismuto subsalicilato, che ha dimostrato una riduzione del rischio, ma va valutato con attenzione per possibili interazioni e controindicazioni.
Probiotici e fermenti lattici: utili ma non miracolosi
La ricerca scientifica non è univoca:
- Le linee guida internazionali non ne raccomandano l’uso di routine.
- Alcuni studi più recenti, però, indicano un possibile beneficio per ceppi come Saccharomyces boulardii e alcuni Lactobacillus.
In sintesi: possono essere d’aiuto in alcuni casi, ma non sono una garanzia assoluta.
Attenzione: in soggetti immunocompromessi, ricoverati o con catetere venoso centrale, S. boulardii va evitato, per rari casi riportati di infezione.
Come usarli in pratica
Se desideri provarli: inizia 3–5 giorni prima della partenza e continua per il periodo a rischio, scegliendo prodotti con ceppi e dosaggi dichiarati. Chiedi al nostro team quale formulazione è più adatta alla tua meta e al tuo profilo.
Reidratazione: la terapia n.1
Se compare diarrea, la prima priorità è reintegrare liquidi ed elettroliti. Le soluzioni reidratanti orali (ORS) a bassa osmolarità sono lo standard OMS/UNICEF: vanno assunte a piccoli sorsi e frequentemente. Nei bambini è importante seguire con precisione le quantità raccomandate.
Consigli pratici:
- Porta sempre con te buste di sali per reidratazione orale, da sciogliere in acqua sicura.
- Integra con brodi chiari e alimenti leggeri; riprendi a mangiare appena ti senti meglio.
Cosa mettere nel kit “intestino in viaggio”
- Sali per reidratazione orale (ORS) – indispensabili.
- Probiotico selezionato (es. S. boulardii o alcuni Lactobacillus), scelto con il consiglio del farmacista.
- Antidiarroico sintomatico (es. loperamide), da usare solo negli adulti e in assenza di febbre alta o sangue nelle feci.
- Bismuto subsalicilato, utile in alcuni casi ma con attenzione a possibili controindicazioni.
- Disinfettante mani (≥60% alcol) e, per i viaggi più avventurosi, un filtro o sterilizzatore per acqua.
Quando rivolgersi al medico
Consulta un medico immediatamente se compaiono:
- febbre alta
- sangue nelle feci
- vomito persistente
- segni di disidratazione (sete intensa, urine scarse, capogiri)
- diarrea che non migliora entro 2–3 giorni
Particolare attenzione per bambini, anziani, donne in gravidanza e persone immunocompromesse.
In sintesi
✅ Prevenzione: acqua sicura, cibo ben cotto, mani pulite
✅ Probiotici: possibili alleati, ma non sostituiscono la prevenzione
✅ Reidratazione: la strategia più importante in caso di sintomi
✅ Kit di viaggio: sali reidratanti, probiotico selezionato, antidiarroico, bismuto, disinfettante mani
Chiedi al nostro team il protocollo giusto per viaggiare senza pensieri. Ti aiutiamo a personalizzare il kit, scegliere probiotici e soluzioni reidratanti adatte alla tua meta e alle tue esigenze, e a capire quando usare cosa.