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Otite: cause, sintomi e terapie di questo processo infiammatorio

Per otite si intende l’infiammazione dell’orecchio. L’otite esterna si localizza nel condotto uditivo, il canale che collega il padiglione auricolare con la porzione media dell’orecchio; l’otite media si sviluppa più in profondità, nella cavità che ospita la catena degli ossicini dell’udito e che è delimitata internamente dalla membrana del timpano.

L’otite è causata da infezioni batteriche o virali, raramente da funghi. Uno dei principali fattori di rischio è il contatto con acqua contaminata che, intrappolata nel condotto uditivo insieme con il cerume, crea condizioni favorevoli alla proliferazione dei germi. L’otite media può anche derivare dalla diffusione di un’infezione delle prime vie respiratorie (faringite, laringite, raffreddore, sinusite) per passaggio di secrezioni infette nel condotto uditivo. L’uso di auricolari o protesi acustiche oppure la presenza di piccole lesioni provocate da scorrette manovre di pulizia dell’orecchio così come allergie, psoriasi o dermatiti del cuoio capelluto, possono favorire la comparsa di otiti esterne croniche e la formazione di foruncoli dolorosi.

Nell’otite esterna i sintomi principali sono arrossamento del padiglione auricolare, prurito, dolore persistente e intenso all’orecchio (otalgia). Nell’otite media l’otalgia si può accompagnare a udito ovattato, produzione di secrezioni maleodoranti con pus e sangue, in alcuni casi febbre. Nei neonati, l’otite può manifestarsi con pianto inconsolabile e scuotimento del capo. La forma acuta compare improvvisamente e guarisce quasi sempre senza danneggiare l’orecchio, l’otite cronica può dare alterazioni dell’udito più o meno gravi. A volte l’otite può provocare la rottura del timpano con fuoriuscita di liquidi dall’orecchio.

L’otite può guarire spontaneamente nel giro di pochi giorni. È utile dormire con la testa sollevata per ridurre il gonfiore e appoggiare un panno caldo sull’orecchio. Su consiglio del medico è possibile utilizzare gocce analgesiche o antinfiammatorie da instillare localmente, a patto che il timpano non sia perforato, o farmaci per uso sistemico per alleviare il dolore. Spetta sempre al medico la decisione se intraprendere una terapia antibiotica.

Fonte: https://bit.ly/2ub4kCC

 

Auricolari e salute: come pulirli e a cosa stare attenti.

Tantissime persone usano gli auricolari ogni giorno, ma sarebbero dannosi per la salute a causa dei tanti batteri contenuti. Uno studio pubblicato sul Journal of Health and Allied Sciences rivela come l’uso di questo accessorio possa aumentare significativamente la crescita batterica sul timpano: gli esperti hanno quindi riramato alcuni consigli per ridurre i rischi che ne derivano, non solo con l’uso prolungato.

Si scopre che, in particolare, allenarsi con le cuffiette alle orecchie può contribuire allo sviluppo di batteri nocivi, a causa della maggiore quantità di sudore che il corpo produce durante l’esercizio fisico. Questo potrebbe causare il cosiddetto orecchio del nuotatore, un’infezione batterica della pelle che riguarda l’orecchio esterno e il canale auricolare.

I ricercatori mettono anche in guardia dal condividere gli auricolari con gli amici, perché farlo in alcuni casi può comportare l’insorgenza di infezioni dolorose all’orecchio. Durante lo studio, sono stati infatti trovati batteri nocivi sul 92% dei prodotti delle persone che li scambiavano con altri, rispetto al solo 8% di chi li prestava meno frequentemente.

Una volta chiariti i rischi, può essere utile apprendere come pulire al meglio questo accessorio: basta utilizzare un panno morbido umido, non bagnato, oppure acquistare salviette specifiche. Se polvere e sporcizia si sono accumulati da tempo, il suggerimento è quello di usare un vecchio spazzolino da denti o un batuffolo di cotone con una goccia di alcol e strofinare sull’area interessata.

Fonte: https://bit.ly/2Jt7Wp5