Posts

Screening del colon retto in farmacia: soddisfatti, ma si può migliorare

Nella regione Lazio è ormai più di un anno che è partita la campagna di screening per la prevenzione del tumore colon-retto.

Il carcinoma del colon-retto è il secondo tumore più frequente per insorgenza nella popolazione in generale. Nel 2022 c’è stato un incremento di quasi 4.400 casi in Italia dovuto in parte alla pandemia a causa della quale la popolazione non ha effettuato il test. Nel Lazio si stimano circa 29 decessi ogni 100.000 abitanti di sesso maschile e 19 decessi ogni 100.000 abitanti di sesso femminile.

Si è dimostrato che il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci può ridurre la mortalità del 30%.

Oggi è possibile per le persone, donne e uomini dai 54 ai 74 anni, recarsi presso una delle farmacie aderenti al programma di screening più vicina, ritirare e riconsegnare il kit necessario ad effettuare il test. Nel Lazio sono aderenti 668 farmacie, tra cui anche la Farmacia Roma Est,  che consegnano, ritirano e offrono consulenza al cittadino eleggibile. Un primo bilancio ci dice che il numero di provette consegnate è quadruplicato rispetto alla situazione precedente l’accordo tra regione Lazio e Federfarma. Il cittadino aderisce più volentieri grazie alla comodità di eseguire il test sotto casa, senza prenotazione, senza lunghe code e spostamenti.

La farmacia conferma l’importanza di un ruolo di servizio sanitario di prossimità e un ruolo fondamentale di prevenzione presente nel territorio in modo capillare. Questi risultati incoraggianti sono motivo di grande soddisfazione per i farmacisti che hanno a cuore la salute delle persone ma nello stesso tempo sono consapevoli della responsabilità che tutto ciò comporta in termini di preparazione, aggiornamento e organizzazione.

Siamo soddisfatti? Solo in parte perché si può migliorare.

I dati statistici ci dicono che più persone partecipano allo screening e maggiore è il numero di persone che guariscono. Sono informazioni forti dal punto di vista umano che ci spingono ad impegnarci sempre di più. Nello stesso tempo anche il lato economico non è da sottovalutare, il SSN investe nella prevenzione perché si risparmiano risorse nella cura che saranno utilizzate bene e altrove.

Cosa ci può dare margini importanti di miglioramento?

La collaborazione, il fare squadra tra le diverse figure sanitarie che operano nel territorio. Il medico di base, la ASL di competenza e la farmacia informano il paziente che è possibile eseguire lo screening per la prevenzione del tumore colon-retto molto comodamente nella farmacia sotto casa. Pensiamo alle persone anziane che hanno bisogno di qualcuno che le accompagna, a chi ha problemi di lavoro e di orario , chi è pigro o poco interessato. In questo modo si arriva a più persone , il consiglio è più autorevole e l’esame è legittimato da tutte le figure sanitarie che operano sul territorio. Ancora una volta la farmacia dei servizi vince la sfida. Dai tamponi ai vaccini nel periodo di emergenza la farmacia ha svolto un ruolo essenziale di servizio alla cittadinanza e di collaborazione con il SSN.

 

Dottoressa Alice Balestri