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Il dilemma dell’aria condizionata, fa male alla salute?

Ormai il caldo si fa sentire, e il rimedio principale alla portata è l’aria condizionata: nei mezzi pubblici, in ufficio o nel proprio appartamento, il suo utilizzo dà un po’ di sollievo dalla calura estiva. Diverse persone, però, la considerano la causa di malesseri scheletrico-muscolari, come il famoso “colpo della strega”. Viene da domandarsi, quindi, se effettivamente l’aria condizionata faccia male alla salute. Facciamo chiarezza!

L’aria condizionata non è un pericolo

Di per sé, l’aria condizionata non rappresenta un pericolo per la nostra salute. È importante metterlo in chiaro, anche se questo non significa che stare a contatto diretto col bocchettone dell’aria condizionata sia una scelta per così dire “salutare”.

Quando fa particolarmente caldo l’aria condizionata può essere un alleato contro le ondate di calore, molto pericolose per gli individui più fragili, come i bambini o gli anziani, o ancora per gli adulti con problemi cardio-respiratori.

Ovviamente, l’impianto deve essere correttamente funzionante, così come le sue componenti devono essere in ottime condizioni: questo perché, in caso contrario, il condizionatore può trasformarsi in un’oasi batteriologica dovuta all’umidità. 

Un impianto funzionante, tra le altre cose, può ridurre la penetrazione di inquinanti esterni all’interno dell’abitazione o dell’ufficio, e i filtri presenti possono ridurre la presenza di polveri, pulviscolo atmosferico, microbi trasportati dall’aria, con buoni riscontri in caso di asma o allergia. 

C’è poi chi imputa il mal di schiena e il cosiddetto “colpo della strega” all’aria condizionata, o meglio, all’abbassamento delle temperature che essa produce. Anche qui, finora non ci sono stati studi a dimostrare che i malesseri muscolari siano collegati all’abbassamento delle temperature.

Aria condizionata: più danni o benefici?

Tirando le somme, possiamo concludere che l’aria condizionata, anche in funzione dell’emergenza climatica che ha portato a un’esplosione estiva delle temperature, diventa essenziale in alcuni casi. Non se ne può fare a meno, e i benefici per la salute sono evidenti.

Tutti i danni ( dalle bronchiti ai raffreddori, dalle laringiti ai dolori muscolari) nascono invece dall’uso sbagliato, dallo spreco, dell’aria condizionata. E qui basta ricorrere al buonsenso e ricordarsi di un dato: la temperatura interna, con l’uso del condizionatore, non deve essere più bassa di 5-6 gradi rispetto a quella esterna. Inoltre la condizionata va usata a termine, e non h24mai di notte ( a meno che l’impianto sia fornito di una funzione specifica) e con le bocchette dell’aria che non puntano direttamente sulle persone.

Certo è che l’aria condizionata non faccia bene al nostro pianeta. Infatti aumenta le emissioni di inquinanti atmosferici, peggiorando la qualità dell’aria e, ovviamente, consumando troppa energia.

Fonte: Humanitas Salute; Non Sprecare;