Tumore colon: in farmacia screening gratuito per la prevenzione

Prevenire per salvare vite umane. La farmacia Roma Est e altre farmacie del Lazio si sono schierate al fianco della Regione per lo screening sulla ricerca del sangue occulto nelle feci, spesso precursore del tumore del colon retto. Questo tipo di cancro in Italia e nel Lazio rappresenta la seconda neoplasia per mortalità dopo quella del polmone e per prevalenza dopo quella della mammella con migliaia di casi ogni anno.

Le persone, donne e uomini dai 50 ai 74 anni, vengono invitate ogni due anni con una lettera personalizzata presso le sedi indicate sulla lettera di invito, dove viene consegnato un kit che contiene la provetta utile alla raccolta di un campione di feci – da effettuare presso la propria abitazione – necessario per la ricerca del sangue occulto.

È possibile ritirare il kit, anche senza aver ricevuto la lettera di invito, presso una delle farmacie aderenti al programma di screening del tumore del colon retto. Dunque, non sarà più necessario recarsi negli ospedali o negli ambulatori delle Asl, ma si potranno sfruttare comodamente la farmacia sotto casa.

Il cittadino riceverà gratuitamente dal farmacista il kit per la raccolta delle feci, le spiegazioni sulle finalità e le modalità dell’esame, poi riporterà la provetta nella farmacia. A quel punto il campione con le feci verrà consegnato alla Asl per l’analisi e il cittadino successivamente riceverà il referto. In caso di esame dubbio o positivo, la persona verrà avvisata per eseguire un approfondimento diagnostico.

Per approfondire: https://www.salutelazio.it/screening-del-colon-retto

 

Soccorso: il 112 è il numero di emergenza unico europeo

Spostandosi tra i paesi dell’Unione europea si può ora fare una telefonata valida dappertutto per chiedere soccorso, anche di tipo sanitario: basta comporre il 112, numero di emergenza unico europeo. La chiamata, da telefono fisso, cellulare o app, è gratuita. Se si usa una lingua diversa da quella del paese in cui ci si trova, si può in ogni caso spiegare ciò di cui si ha bisogno grazie alla traduzione simultanea della chiamata a opera di un interprete.

In Italia il funzionamento del servizio è organizzato su due livelli: il primo (la Centrale unica di risposta o CUR) riceve la chiamata di soccorso e il secondo (centrali operative di Emergenza sanitaria, Polizia, Carabinieri e Vigili del fuoco) gestisce effettivamente la situazione di emergenza. Qualunque numero nazionale di emergenza si chiami (113, 112, 115 e 118), la telefonata viene ricevuta dalla Centrale unica di risposta. L’operatore della CUR, quando risponde alla chiamata, riceve in tempo reale il numero telefonico (anche se questo è stato nascosto) e la localizzazione del chiamante, che vengono automaticamente inseriti in una scheda in formato digitale. Questa è poi integrata con le informazioni sulla tipologia di soccorso necessario e trasferita, assieme alla chiamata, alla centrale operativa di secondo livello a cui compete l’intervento. Con questo filtro si evita che gli scherzi, gli errori o le chiamate improprie (come le richieste di informazioni) arrivino alle centrali operative di secondo livello, che riceveranno solo le effettive chiamate di emergenza.

Le CUR sono realizzate dalle Regioni, che stanno man mano provvedendo. Dove non sono presenti, il servizio 112 è assicurato dalle centrali operative dei Carabinieri.

 

Chiedere aiuto con una app

 

Il 112 è fruibile, nelle regioni in cui sono operative le Centrali uniche di risposta, anche tramite l’app per smartphone Where are U. L’app consente di effettuare una chiamata di emergenza con l’invio automatico all’operatore della centrale unica di risposta dei dati relativi alla localizzazione del chiamante ricavati dal sistema di posizionamento GPS del telefono.

Si può utilizzare l’app anche se non si è in condizione di parlare, semplicemente selezionando il tipo di soccorso di cui si ha bisogno: l’operatore riceverà la chiamata muta con le indicazioni del soccorso richiesto. Se ci si trova in una zona dove non c’è copertura della rete dati, la localizzazione viene trasmessa alla centrale tramite sms. I dati di localizzazione vengono utilizzati solamente per la gestione della richiesta di emergenza. L’app consente l’accesso al servizio anche a persone sorde.

Where are U è disponibile per i sistemi operativi mobili iOS, Android e Windows.