Cos’è il virus respiratorio sinciziale (VRS) e come si affronta?

La stagione invernale è ormai alle porte e con essa il preventivabile picco dei comuni virus respiratori, in particolare del virus respiratorio sinciziale (VRS), maggior responsabile della bronchiolite virale acuta, prima causa di ospedalizzazione del lattante.

Cos’è il VRS?

Il virus respiratorio sinciziale (VRS) è un agente virale ampiamente diffuso a livello globale, che può trasmettersi a qualsiasi età, ma risulta maggiormente aggressivo nei più piccoli, in particolare durante il primo anno di vita. Il nome deriva dalla particolare capacità di questo patogeno di formare caratteristici agglomerati di cellule (sincizi) quando lo si osserva in appropriati terreni di coltura.

Come si trasmette il VRS?

Il contagio interpersonale passa più spesso dal contatto diretto attraverso le mani, meno frequentemente la trasmissione è respiratoria. Dunque, è possibile che l’agente si trasmetta tramite oggetti o superfici infette in quanto il virus può sopravvivere per molte ore su superfici quali tavoli, maniglie delle porte, giocattoli o culle. Si raccomanda pertanto: la corretta igiene delle mani, evitare il contatto ravvicinato o la condivisione degli utensili, detergere le superfici contaminate.

Quali soggetti risultano maggiormente colpiti dal VRS?

Nonostante l’infezione da VRS interessi in maniera più significativa i lattanti nel primo anno di vita, il virus può colpire soggetti di qualsiasi età. Ciò è dovuto al fatto che, a differenza di altri agenti, il VRS non conferisce immunità duratura; dunque, lo stesso soggetto può infettarsi più di una volta nel corso della vita. Questo è il motivo per cui più frequentemente i bambini si infettano stando a contatto con adulti o fratellini con un blando raffreddore.

In quale periodo dell’anno circola il VRS?

La diffusione del VRS varia in base alle diverse latitudini: più il clima è umido, freddo e piovoso, maggiore sarà la tendenza del virus a diffondersi. Nel nostro emisfero, dunque, il VRS risulta responsabile di contesti epidemici nel periodo invernale (novembre-marzo), nell’emisfero Sud i picchi di epidemia si verificano a maggio-luglio. Infine, in alcune regioni equatoriali, il VRS può essere isolato per tutto il corso dell’anno.

Quali sono gli effetti dell’infezione da VRS?

Il VRS è il principale agente responsabile della bronchiolite acuta virale, la più frequente patologia infettiva che colpisce il bambino nel primo anno di vita, nonché prima causa di ospedalizzazione nel lattante. Si tratta di una malattia virale stagionale caratterizzata da febbre, rinite e tosse secca con successiva possibile comparsa di difficoltà respiratoria.

Come si manifesta la malattia da VRS nel lattante?

Dopo circa cinque giorni di incubazione, i sintomi con cui più frequentemente esordisce la malattia includono: raffreddore per 1-3 giorni ed una sempre più marcata inappetenza. L’eventuale difficoltà respiratoria comparirà solo in un secondo momento. Nella bronchiolite la febbre alta è poco comune (è presente solo in 1 bambino su 3) e ci porta a dover valutare altre possibili malattie respiratorie (es. polmonite).

Come si può prevenire l’infezione da VRS?

La prevenzione ambientale è il primo e più importante approccio per prevenire il diffondersi dei virus respiratori e del VRS: ciò si può attuare evitando di esporre i bambini più piccoli a fratellini o adulti raffreddati, o di mandarli al nido se raffreddati a loro volta, soprattutto nel periodo di maggiore diffusione del virus. Fondamentale inoltre: evitare l’esposizione al fumo di sigaretta, favorire la corretta igiene delle mani; evitare la condivisione degli utensili, detergere correttamente le superfici contaminate, ecc. Il principale fattore protettivo per i nostri piccoli risulta invece essere l’allattamento al seno materno.

Chi deve essere “vaccinato” contro il VRS? Si tratta di un farmaco sicuro?

Il Palivizumab è un principio che agisce proteggendo il piccolo entrato in contatto col virus, attraverso la neutralizzazione delle molecole virali in grado di causare danno. È una cura assolutamente sicura, a cui è raccomandato sottoporre bambini con i fattori di rischio per malattia grave. Se il tuo bambino non rientra in tali categorie, dunque, non ha indicazioni ad effettuare la “vaccinazione”.

Come posso escludere che il piccolo abbia il COVID (e non la bronchiolite)?

Anche il SARS-CoV-2 come gli altri agenti respiratori virali può essere causa di bronchiolite nel lattantino, molto meno frequentemente del VRS: in caso di sospetto basterà un semplice tampone nasofaringeo per escludere che si tratti di COVID. Ad ogni modo, che sia una bronchiolite da VRS o un meno frequente caso di bronchiolite da SARS-CoV-2, le accortezze nella gestione restano pressoché le stesse, garantendo inoltre – in entrambi i casi – un adeguato isolamento respiratorio del piccolo.

 

Fonte: Vademecum SIP – Società Italiana di Pediatria & SIMRI – Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili

 

 

Reflusso gastroesofageo: cause, sintomi e cure che consigliamo in farmacia

La malattia da reflusso gastroesofageo si verifica quando i succhi gastrici vengono in contatto con la parete dell’esofago, provocando bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido. Il passaggio di acido dallo stomaco all’esofago avviene fisiologicamente durante la giornata, soprattutto dopo mangiato. Tuttavia, se questi eventi superano una determinata soglia, in termini di frequenza e durata, si verifica una vera e propria malattia.

Il reflusso gastroesofageo si presenta con sintomi cosiddetti “tipici” (bruciore retrosternale, ossia dietro il petto, e rigurgito acido in bocca) oppure con sintomi “atipici”. Il bruciore occasionale viene solitamente gestito con alcuni accorgimenti nello stile di vita, e trattato con farmaci da banco. Quando il disturbo diventa quotidiano, questo può influire decisamente sulla qualità di vita.

Il reflusso gastroesofageo è una malattia che è causata da diversi fattori, come quelli alimentari, anatomici, funzionali, ormonali e farmacologici.

I sintomi tipici della malattia sono:

  • Bruciore dietro lo sterno (cosiddetta pirosi retrosternale) che si irradia posteriormente fra le scapole o al collo fino alle orecchie
  • Rigurgito acido (ovvero percezione di liquido amaro o acido in bocca)

I sintomi si possono presentare in modo continuativo durante la giornata, oppure in modo intermittente. Ad esempio, il reflusso può verificarsi al risveglio, dopo i pasti e durante la notte (tipicamente da mezzanotte alle 3 di mattina) o solo in posizione sdraiata e mentre ci si piega in avanti (es. mentre si allacciano le scarpe).

I sintomi “atipici” sono:

  • Sensazione di nodo alla gola con difficoltà alla deglutizione
  • Difficoltà digestive, nausea
  • Laringite cronica, tosse, raucedine, abbassamento della voce
  • Singhiozzo
  • Asma
  • Dolore toracico (simile a quello di natura cardiaca)
  • Otite media
  • Insonnia

Trattamenti

La terapia iniziale per il reflusso gastroesofageo si basa su:

  • Un’adeguata educazione alimentare e dello stile di vita, volta a ridurre il peso corporeo (soprattutto la circonferenza addominale) ed evitando il fumo e gli alimenti che potrebbero peggiorare l’acidità come cioccolata, menta, caffè, alcolici, pomodoro, agrumi.
  • Si consiglia di evitare di coricarsi subito dopo i pasti, soprattutto quando pesanti o abbondanti (sarebbe necessario attendere almeno 3 ore) e di consumare un pasto leggero alla sera.

Se i disturbi permangono nonostante le correzioni alimentari, in farmacia consigliamo:

  • RefluZero è un dispositivo medico ad azione meccanica indicato per ridurre i sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo. RefluZero fornisce un’azione protettiva e antiacida, integrata con un effetto riparatore sulla mucosa esofagea. Le compresse si sciolgono inizialmente in bocca, il che stimola la salivazione, aumentando la lubrificazione e la protezione.
  • Esofaril è un dispositivo medico ad uso orale a base di Gomma di Tara, Gomma Xantana, Acido Ialuronico e Cheratina Idrolizzata, che agisce meccanicamente riducendo i sintomi legati al reflusso gastroesofageo. È disponibile in comode bustine stick monodose da assumere dopo i pasti.
  • Esoxx One è un dispositivo medico ad azione meccanica che consente di ridurre rapidamente i sintomi correlati al reflusso gastro-esofageo quali: pirosi, dolore epigastrico, rigurgito acido, tosse irritativa, disfonia. ESOXX è una associazione di acido ialuronico e condroitin-solfato, in grado di esercitare un meccanismo di difesa della mucosa gastro-esofagea originale ed innovativo.

 

Vaccino antinfluenzale disponibile anche in Farmacia Roma Est

Anche quest’anno il virus influenzale circolerà  contemporaneamente ad altri virus respiratori e al SARS-CoV-2 (Coronavirus). La vaccinazione contro l’influenza rappresenta un’importante difesa, in particolare per le persone più fragili per motivi di salute o per età avanzata.

Il vaccino, utilizzato da oltre quarant’anni come principale strumento ed opportunità di prevenzione, si è dimostrato efficace e sicuro.

Per questo motivo la Regione Lazio raccomanda fortemente la vaccinazione alle persone dai 60 anni di età garantendone la gratuità. La vaccinazione è fortemente raccomandata anche a medici, personale sanitario, anche volontario, e in genere a tutti i lavoratori essenziali dell’area sanitaria.

La vaccinazione è raccomandata e gratuita anche per i bambini dai 6 mesi ai 6 anni compiuti e per gli adulti con patologie croniche.

DOVE E’ POSSIBILE VACCINARSI?

Se sei un adulto puoi vaccinarti:

  • presso il medico di famiglia;
  • presso i Servizi vaccinali della ASL;
  • presso le farmacie;
  • in alcuni casi presso la sede di lavoro dal medico del lavoro.

Verifica le modalità di accesso per la somministrazione.

Se invece devi vaccinare tuo figlio puoi rivolgerti al pediatra di libera scelta che ti darà le indicazioni per effettuare la vaccinazione presso il proprio ambulatorio o presso il Servizio vaccinazioni della ASL. Sul sito Internet della tua ASL troverai infine informazioni complete su altri contesti particolari di erogazione eventualmente allestiti nel tuo territorio.

CHI SI VACCINA?

Ricordiamo che la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata e gratuita per:

  • le persone dai 60 anni di età;
  • bambini con età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni compiuti;
  • medici, personale sanitario, anche volontario e tutti i lavoratori essenziali dell’area sanitaria.

Inoltre la campagna vaccinale gratuita coinvolge anche altri settori della popolazione, puoi consultare qui l’elenco di chi, per motivi di lavoro o per motivi di salute, ha diritto o è invitato attivamente ad usufruirne.

PER SAPERNE DI PIU’

La vaccinazione non provoca generalmente alcun disturbo. In alcuni casi possono verificarsi alcuni inconvenienti, generalmente di lieve entità, come:

  • reazioni locali, come arrossamento e gonfiore nella sede di iniezione;
  • reazioni generali, come febbre, malessere, dolori muscolari che scompaiono in 1-2 giorni (più frequenti nelle persone mai vaccinate in precedenza). In casi molto rari si possono verificare:
    1. reazioni allergiche rappresentate da orticaria e asma e, nei casi più gravi, da reazione anafilattica, queste ultime possono comparire in soggetti allergici alle proteine dell’uovo limitatamente ai vaccini prodotti coltivando il virus in uova embrionate di pollo;
    2. diminuzione transitoria delle piastrine, nevralgie e disturbi neurologici.

Le uniche controindicazioni alla vaccinazione sono rappresentate da:

  • età inferiore ai 6 mesi;
  • pregresse reazioni di tipo anafilattico alle proteine dell’uovo (in questi casi è possibile utilizzare vaccini prodotti in colture cellulari) o ad altri componenti del vaccino;
  • severe reazioni a vaccino antinfluenzale nel passato;
  • sindrome di Guillain Barrè manifestatasi entro 6 settimane dalla somministrazione del vaccino antinfluenzale.

La vaccinazione antinfluenzale deve essere rimandata in caso di malattia febbrile in atto. Nel caso di comparsa di effetti secondari è opportuno consultare il medico di famiglia o il medico del Servizio che ha effettuato la vaccinazione.

 

Trimestre antinflazione, in Farmacia Roma Est prezzi calmierati per prodotti di prima necessità

Farmacia Roma Est ha aderito al Programma “Trimestre anti-inflazione” promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il Protocollo d’Intesa nazionale, lo si ricorda, dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023 prevede la calmieratura dei prezzi di prodotti dedicati alla prima infanzia e per la cura e l’igiene della persona, sono esclusi invece i farmaci. In Italia sono oltre 6.000 le farmacie che hanno aderito al Protocollo d’intesa “Trimestre anti-inflazione”.

Fino al 31 dicembre, dunque, anche in Farmacia Roma Est, ci sarà una selezione di prodotti, a prezzi contenuti e fissi, sia per la prima infanzia come latti, omogeneizzati, pannolini, etc., ma anche per la cura e l’igiene della persona, ad esempio sapone, shampoo, assorbenti igienici. La selezione dei prodotti va a costituire un paniere, individuato in autonomia da ogni farmacista, sul quale applicare prezzi calmierati e fissi che saranno messi in evidenza con opportuna comunicazione all’interno della farmacia.