Argilla verde, 10 ricette per utilizzarla per la salute e la bellezza

L’argilla verde è un rimedio naturale dai numerosi benefici. Fin dall’antichità veniva utilizzata per la preparazione di impacchi adatti per la cura della pelle, per alleviare le irritazioni e i dolori articolari, ma anche in caso di distorsioni o di problemi muscolari. Ecco 10 ricette per utilizzarla al meglio:

  1. MASCHERA PER IL VISO
    Prepara la base della maschera: in una tazza versa ½ bicchiere d’acqua minerale a temperatura ambiente, sciogli 1 cucchiaino di miele, aggiungi 1 cucchiaino di olio di oliva e lentamente 1 bicchiere di argilla verde ventilata mescolando il tutto con un cucchiaio di legno (non di metallo) fino a che non ottieni una crema omogenea, senza grumi. A questo punto completa la tua maschera a seconda del tipo di pelle che hai:
    Pelle secca: aggiungi 2 cucchiai di infuso di foglie di malva, ¼ di cucchiaino di olio di oliva (rosa mosqueta o mandorle dolci) e mescola il tutto. Aggiungi infine da 1 a 3 gocce di olio essenziale di sandalo. Tieni in posa per 3 minuti.
    Pelle normale:alla maschera base aggiungi da 1 a 3 gocce di olio essenziale di lavanda. Tieni in posa 5 minuti.
    Pelle grassa/acneica: alla maschera base aggiungi 1 cucchiaio di succo di limone spremuto al momento e mescola. Puoi arricchire la maschera anche con 1-3 gocce di olio essenziale di limone o pompelmo. Tieni in posa 10 minuti.
  2. DETERGENTE VISO
    Mescola 1 cucchiaino di argilla verde, 1 cucchiaio di gel d’aloe, 1 manciata di farina di mandorle o di mandorle tritate, 2 gocce di olio essenziale di lavanda e alcune gocce di tonico per il viso, in modo da ottenere un composto piuttosto solido. Basterà staccarne un pezzetto al momento dell’utilizzo, mescolarlo all’acqua del rubinetto sul palmo della mano e utilizzarlo sul viso come se si trattasse di un detergente a risciacquo o di un normale sapone.
  3. TRATTAMENTO ANTICELLULITE
    Gli inestetismi della cellulite, come la pelle a buccia d’arancia, possono essere attenuati grazie ad impacchi frequenti a base di argilla verde. E’ importante la costanza. Devi preparare un composto spalmabile aggiungendo all’argilla verde dell’acqua a temperatura ambiente. Puoi aggiungere all’impacco piccole quantità di ingredienti considerati attivi contro la cellulite, come l’olio di betulla e l’olio essenziale di rosmarino o di geranio.
  4. DEPURAZIONE DELL’ORGANISMO:  Acquista dell’argilla adatta per uso interno. In seguito, sciogli mezzo cucchiaino da caffè di argilla in mezzo bicchiere d’acqua. Mescola il tutto con un cucchiaio di legno o un bastoncino (è importante che non sia qualcosa di metallo) e lascia riposare il composto coperto da una garza o un panno di cotone per una notte in modo che l’argilla si depositi sul fondo. Bevi la mattina seguente a digiuno solo l’acqua, eliminando ciò che è rimasto sul fondo. L’acqua con l’argilla depositata sul fondo, va bevuta per un mese tutte le mattine a digiuno!
  5. MAL DI TESTA
    Applica sulla fronte un composto preparato sciogliendo 2 o 3 cucchiai di argilla verde in acqua tiepida. Avrai  ottenuto un cataplasma antidolorifico, che puoi rendere ancora più efficace arricchendolo con qualche goccia di olio essenziale di lavanda o di arancio dolce, entrambi noti per le loro proprietà rilassanti.
  6. DOLORI ARTICOLARI
    Mescola 1 bicchiere di argilla ventilata, 1 cucchiaino di olio extravergine, ½ bicchiere di acqua calda e 1 cucchiaino di miele, con l’aiuto di un cucchiaio di legno. Una volta ottenuto un composto dalla consistenza cremosa, puoi applicarlo sulle articolazioni doloranti per 30-60 minuti. Consigliamo di praticare gli impacchi all’argilla per 1 mese, a giorni alterni.
  7. OCCHI INFIAMMATI
    Devi immergere due garze sterili piegate in quattro in una soluzione di acqua e argilla (da preparare lasciando riposare per 15 minuti un cucchiaio di argilla verde in un bicchiere d’acqua). Aggiungi all’acqua e argilla un infuso freddo di malva, eufrasia e camomilla. Quindi appoggia sugli occhi le garze imbevute nell’impacco. Puoi ripeterne l’applicazione fino a 3 volte al giorno.
  8. DENTIFRICIO IN POLVERE
    Trita finemente e riduci in polvere, con l’aiuto di un mortaio o di un mixer da cucina: ½ cucchiaino di argilla verde ventilata, 2 cucchiai di foglie di salvia essiccata, 2 cucchiai di bicarbonato, 5 chiodi di garofano. Puoi  aromatizzare il dentifricio con 5 gocce di olio essenziale di menta o di limone. Otterrai un dentifricio ecologico dalle proprietà sbiancanti e igienizzanti. Per trasformare questo dentifricio in polvere in un dentifricio in pasta, puoi mescolarne una piccola quantità con del gel d’aloe, al momento dell’utilizzo.
  9. IMPACCO ANTIFORFORA
    È sufficiente mescolare l’argilla con un po’ d’acqua per ottenere un composto spalmabile. L’impacco antiforfora all’argilla verde è consigliato soprattutto in presenza di capelli grassi. Nel caso dei capelli secchi, si consiglia di sostituire l’argilla verde con l’argilla bianca, più delicata. Devi massaggiare il cuoio capelluto e lasciare agire l’impacco per 30 minuti prima di passare allo shampoo.
  10. CURA DELLE UNGHIE
    L’argilla è tra i rimedi naturali per chi si mangia le unghie e le pellicine, che aiutano a lenire, ammorbidire e purificare la pelle. Puoi provare ad immergere le mani per qualche minuto, ogni giorno, in un catino con dell’acqua tiepida, in cui avrete versato 2 cucchiai di argilla verde in polvere.

Come proteggere l’udito: ecco i 10 consigli della nostra esperta

L’ipoacusia ovvero la diminuzione dell’udito, può essere di vario grado: lieve, medio, grave o profondo e può dipendere da varie cause e sintomi. Una persona può iniziare ad avere problemi di udito anche verso i 30 anni, a causa di infezioni dell’orecchio o anche al rumore di tutti i giorni, che a lungo andare danneggia l’udito.

Ecco 10 consigli dell’esperta per prevenire i danni e per proteggere l’udito:

 

  1. Asciuga bene le orecchie dopo la doccia, o il bagno in piscina e al mare perché si potrebbe scatenare nel canale uditivo un’infezione. Evita i bastoncini di cotone per la pulizia perché si rischia di danneggiare il timpano oppure di non eliminare il cerume ma di spingerlo all’interno dell’orecchio.
  2. Auricolari: non indossarli  per periodi troppo lunghi perché possono provocare danni maggiori, siccome vengono inseriti proprio nelle orecchie, a differenza delle cuffie (quelle imbottite). Abbassa il volume degli dispositivi elettronici usati per la musica, è importante! I giovani oggi rischiano perdite uditive più precocemente rispetto alle generazioni passate.
  3. Utilizza dei tappi per le orecchie: per chi nuota o si trova in luoghi dove il rumore può essere fastidioso o assordante, soprattutto per chi lavora nei cantieri, nelle fabbriche, aeroporti e autostrade i tappi proteggono.
  4. Non stare vicino alle casse nelle discoteche e nei concerti rock, potrebbero provocare danni permanenti all’udito ed è un tipo di danno irreparabile.
  5. Leggi il foglietto illustrativo dei medicinali quando ne fai uso per capire se possono dare problemi alle orecchie. Ci sono alcuni medicinali ototossici dannosi per l’organo dell’udito.
  6. Usa gli otoprottetori,  ne esistono varie misure e sono molto efficaci e utili anche se all’inizio daranno una sensazione di fastidio.
  7. Fai visite annuali: per proteggere l’udito è molto importante rivolgersi almeno una volta all’anno ad un professionista dell’udito per un controllo.
  8.  Usa gli apparecchi acustici se si hanno problemi di udito, si può trovare beneficio perché permettono di ampliare i suoni e di migliorare l’udito.
  9. Se sei incinta, è fondamentale evitare i rumori troppo alti, perché l’udito del feto può subire dei danni anche all’interno dell’utero. I neonati e i bambini hanno un sistema uditivo in via di sviluppo, per cui sono sensibili ai rumori forti.
  10. Segui uno stile di vita sano per proteggere l’udito e tenere lontana la possibilità di danneggiare il sistema uditivo. Bisogna fare molto esercizio, smettere di fumare e ridurre il consumo di caffeina e di sodio, perché la caffeina riduce il flusso sanguigno diretto all’orecchio e il sodio aumenta la ritenzione idrica provocando gonfiore nell’orecchio interno.

Fitoterapia: che cos’è e come può esserti d’aiuto

Considerata una medicina alternativa, la fitoterapia non lo è affatto. È una branca della farmacologia che, anziché basarsi su sostanze chimiche di sintesi, prevede la somministrazione di piante, funghi, alghe, licheni e altri vegetali. Da questi, con diversi processi di estrazione, si ottengono preparazioni vegetali che hanno una specifica azione terapeutica. La fitoterapia è una medicina a tutti gli effetti, usata dall’80% della popolazione mondiale e che oggi piace sempre di più anche perché ecologica. Curarsi con le piante è un modo per sentirsi parte della natura e contribuire a proteggerla.

La principale differenza tra il meccanismo d’azione della fitoterapia e quello dei farmaci tradizionali nel cosiddetto fitocomplesso, il particolare cocktail di centinaia di sostanze diverse contenuto in ogni singola pianta. Mentre il principio attivo del farmaco colpisce un singolo bersaglio (un organo, un determinato processo), il fitocomplesso agisce per sinergia: una strategia terapeutica che va contemporaneamente su diversi bersagli, con un’azione più morbida, ma efficace su largo raggio. Mentre i princìpi attivi estratti chimicamente risultano spesso aggressivi con effetti indesiderati, le piante contengono sostanze naturali che ne modulano l’azione. Prima che arrivassero le benzodiazepine, negli anni Cinquanta, era la radice di valeriana il sedativo per eccellenza. Oggi che conosciamo i rischi di questi farmaci si sta riscoprendo l’alternativa vegetale che riassume vari effetti sedativi sul sistema nervoso.

La fitoterapia, con le dovute cautele, si presta al fai da te per i piccoli disturbi quotidiani, in alternativa a farmaci meno maneggevoli. Se hai un po’ di dimestichezza con le erbe saprai che ogni pianta ha una sua sfera d’azione: melissa e finocchio calmano gli spasmi dell’apparato digerente, equiseto e betulla purificano i reni, la malva con le sue mucillagini è un eccellente antinfiammatorio, timo ed eucalipto sciolgono il catarro e disinfettano le vie respiratorie, e così via. Sotto controllo medico puoi anche trattare una lieve ipertensione, migliorare malattie come il diabete e le allergie, fare il pieno di energia o buonumore e persino rivitalizzare la sessualità. Molti fitocomplessi possono alleviare la sindrome da fatica o placare la nausea della chemio e radioterapia.

Come tutte le medicine, anche la fitoterapia ha dei limiti. Non ci sono erbe che ti facciano passare il mal di testa o i dolori mestruali con la velocità di un analgesico. Se hai una polmonite o una grave bronchite dovrai senz’altro ricorrere agli antibiotici, ma potrai accompagnare la cura con tisane di timo per migliorare la respirazione ed echinacea per aumentare le difese. C’è un campo in cui la cura con le piante è imbattibile: quello “drenaggio”. Grazie ai gemmoderivati, particolari preparazioni ricavate dai germogli, si rimettono in moto le reazioni degli organi emuntori come fegato, reni e polmoni, l’organismo si libera delle tossine, lo stato infiammatorio si abbassa e tutto funziona meglio. È questo il motivo per cui molti medici omeopati e naturopati ricorrono al “drenaggio” fitoterapico prima di iniziare ogni cura.