Gravidanza in estate: consigli e dritte per affrontarla al meglio

In estate la donna in gravidanza patisce maggiormente l’aumento della temperatura rispetto alla popolazione generale. Il progesterone, l’ormone della gravidanza, è responsabile dell’aumento della temperatura corporea fino ad 1 grado in più rispetto al basale in corso di gestazione. Inoltre le variazioni ormonali e l’aumento di dimensioni dell’utero rendono più difficoltoso il ritorno venoso e si avverte facilmente un senso di pesantezza agli arti inferiori.

Ecco alcuni consigli su come affrontare questo periodo dell’anno per le donne incinte:

  • Gambe gonfie, senso di irrequietezza, notte disturbata dai crampi e bruciori sono la conseguenza dell’accumulo di liquido tra i capillari, dilatati e resi meno elastici dal caldo. Per aggirare l’ostacolo è consigliabile muoversi, camminare almeno per mezz’ora ogni giorno meglio se nell’acqua. In questo modo si stimola la circolazione e si contrasta la ritenzione idrica tra i vasi sanguigni.
  • Quando il “pancione” comincia a pesare è bene prediligere abiti comodi, in tessuti naturali come il lino e il cotone, che non inibiscono la traspirazione, e dai colori chiari.  Anche le scarpe sono molto importanti: devono abbracciare il piede ma non essere in nessun caso costrittive e pesanti, meglio se a pianta larga e con tacco basso, di circa 3 cm.
  • A tavola, contro il ristagno dei liquidi e il gonfiore, la strategia migliore prevede una drastica riduzione del sale, una dose giornaliera abbondante di acqua, almeno un litro e mezzo, evitando bevande quali tè, caffè e alcolici, che favoriscono la disidratazione. La dieta mediterranea è un ottimo rimedio contro i fastidi estivi. Infatti frutta e verdura di stagione, pasta, cereali e legumi, pesce, olio d’oliva, sono i principali alimenti da assumere in estate e ancor più in gravidanza.
  • Docce e bagni frequenti possono essere utili per rinfrescarsi rapidamente, ma non è il caso di usare il sapone tutte le volte (la pelle potrebbe irritarsi). Per ridurre la sensazione di calore può essere utile ricorrere all’uso di climatizzatori, in quanto sono in grado di abbassare non solo la temperatura ma anche il livello di umidità, che in estate rende il caldo ancor più insopportabile.  E’ opportuno ricordare però, di non esagerare, con le basse temperature: 5-6 gradi in meno rispetto all’esterno sono sufficienti per ottenere una condizione di benessere. Viceversa, una differenza troppo marcata espone a bruschi sbalzi termici che possono provocare raffreddori e mal di gola.
  • Se la gravidanza è fisiologica, non c’è pressione alta, diabete o altri disturbi, la futura mamma può andare dappertutto, pur con le dovute attenzioni e secondo il parere del proprio ginecologo. Un buon consiglio è di tenere sempre in considerazione l’epoca di gestazione: nel primo trimestre non ci sono particolari problemi e, se la gestante se la sente, nulla vieta di trascorrere qualche giorno di relax nel luogo che preferisce.  Il miglior periodo per viaggiare potrebbe essere tra il quinto e il settimo mese poiché nausea e vomito dovrebbero essere scomparsi. Per i vostri spostamenti in linea di massima vanno bene tutti i mezzi (eccetto la moto), meglio evitare lunghi viaggi, prediligendo il mezzo più veloce soprattutto verso il termine della gravidanza.
  • Al mare: proteggetevi con creme con filtri solari elevati (con un fattore di protezione dai 30+ ai 50+) ed evitate di esporvi al sole nelle ore più calde, non è opportuno restare in spiaggia nelle ore centrali della giornata: il caldo provoca una vasodilatazione sanguigna aumentando il rischio di ipotensione.  E’ meglio quindi approfittare delle ore centrali della giornata per riposare, possibilmente in un luogo fresco in modo da recuperare il sonno che spesso si perde di notte a fine gravidanza.
  • Infine, se preferite andare in montagna, è opportuno non superare i 1300-1400 metri di altitudine. Se fate delle passeggiate, queste dovranno essere sempre piacevoli e non faticose, per questo bisogna scegliere zone pianeggianti e non avventurarsi in scarpinate stancanti e pericolose.
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Il Grande Caldo: 10 dritte per combatterlo anche a tavola.

Il caldo estivo è ormai arrivato e da oggi in poi le giornate saranno sempre più soleggiate e afose. Parola di meteorologo! E allora, come sopravvivere alla calura in città?

Combattiamolo a tavola assumendo cibi freschi e ricchi d’acqua: tanta frutta e tanta verdura di stagione. E poi alimenti “acquosi” come gelati alla frutta, spremute, succhi di frutta, frullati, yogurt, sorbetti. In questo modo, regaleremo al nostro organismo vitamine, minerali, antiossidanti e nutrienti protettivi necessari.

Bere più acqua. Il nostro organismo è composto per circa il 70% da acqua e necessita di circa 3 litri d’acqua al giorno: un litro e mezzo viene introdotto con ciò che mangiamo e il restante con l’acqua che beviamo. Normalmente si consiglia di bere circa 8 bicchieri di acqua al giorno, ma d’estate si suda molto: meglio consumarne almeno 10.

Evitare alcolici e superalcolici perché stimolano la sudorazione, causano disidratazione, limitano l’assorbimento delle vitamine. Bere poche bevande gassate, zuccherate, troppo fredde. Bere meno caffè, bevande a base di tè e di cola: sono eccitanti, aumentano la vasocostrizione e la diuresi provocando la disidratazione.

Mangiare più frutta di stagione. La frutta, ricca di sali minerali, vitamine e antiossidanti, va consumata non solo dopo i pasti ma anche durante il giorno. Quale? Quella più ricca di acqua: meloni e cocomeri soprattutto. Bene anche fragole, ciliegie, albicocche, pesche, fichi. Sì anche a succhi di frutta ma senza zuccheri aggiunti.

Tanta verdura (meglio cruda) perché è fresca, leggera, ricca d’acqua. La verdura estiva, da consumare soprattutto cruda, dovrebbe essere la regina delle tavole estive e può essere anche assunta all’inizio dei pasti per tamponare il senso di fame. Farete il pieno di vitamine, minerali e antiossidanti soprattutto con carote, finocchi, pomodori, cetrioli, peperoni, sedano, radicchio, zucchine e fagioli.

Il pesce, secondo le linee guida nutrizionistiche, dovrebbe essere assunto tutto l’anno almeno tre volte a settimana. Mangiamolo a maggior ragione d’estate (meglio alla griglia o al forno) per il suo contenuto di acidi grassi polinsaturi e per la sua alta digeribilità. Meglio scegliere il pesce azzurro: è meno caro e contiene più omega 3.

Meno carni e salumi. Meglio mangiare meno carne rossa e meno salumi per diminuire l’introito calorico totale e la quantità dei grassi saturi. La carne più consigliabile è quella più leggera, ovvero il pollo: ha un buon contenuto proteico.

Consumare poco sale perché trattiene i liquidi. E comunque prediligere il sale iodato.

Evitare grandi abbuffate. Ovvero pasti completi con primo, secondo, contorno e frutta. Meglio piatti unici che garantiscono un’alimentazione completa e leggera. Mangiare insomma poco e spesso, facendo pasti leggeri conditi con olio extravergine a crudo. Evitare quindi i fritti, i condimenti troppo elaborati e ricchi di grassi.

Occhio al frigorifero! Rispettare attentamente le modalità di conservazione degli alimenti in frigorifero e mantenere la catena del freddo degli alimenti che lo necessitano usando borse termiche per i pic-nic. Ricordare che i cibi conservati a lungo in frigorifero rischiano un peggioramento nutrizionale e una contaminazione da microrganismi.

 

Fonte: Focus Salute
https://bit.ly/2seC3tT

Esame delle urine e controllo delle pressione: ecco i test per prevenire le malattie dei reni

Zero prevenzione per le malattie dei reni, ma bastano pochi e semplici controlli. Il 10% della popolazione italiana adulta è a rischio di malattia renale, ma di questi ben sei su dieci non lo sanno. Chi soffre di una malattia renale ha una probabilità maggiore di sviluppare un infarto e i costi di queste patologie rappresentano una cifra enorme, dall’1 ai 2 punti di Pil.

“Tutti dovrebbero comunque fare prevenzione di primo livello, e per capire se c’è un rischio di danno renale basta un esame delle urine e un controllo delle pressione. Quest’ultima, quando e’ troppo alta, mette a rischio i reni, così come il cervello ed il cuore. Purtroppo non c’è un segno preciso, un dolore riconoscibile che possa aiutare a capire che serve intervenire precocemente”, spiega Roberto Palumbo, Direttore della UOC Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale S.Eugenio di Roma.

Ma quando iniziare i controlli ai reni?

“L’analisi delle urine è uno straordinario strumento per capire molte cose e, a meno che non ci siamo malattie in corso, basta ripeterlo una volta nell’età pediatrica, uno in adolescenza e dopo i 50 anni una volta l’anno”, aggiunge Palumbo. Il campanello di allarme è “la presenza di sangue e di proteine che devono essere assenti perché filtrate dai reni”.

Anche il sovrappeso e l’obesità sono fattori importanti di rischio, dai quali proteggersi.

Fonte: Ansa, Salute&Benessere

Farma&Friends: beneficenza con il sorriso

Martedì 29 maggio, Farmacia Roma Est parteciperà a FARMA&FRIENFDS – il grande evento di solidarietà e beneficenza organizzato da Federfarma Roma – che si prefigge di dare un aiuto concreto e diretto nel sociale, attraverso la donazione di strumenti utili e necessari per migliorare la cura e l’assistenza, soprattutto dei piccoli pazienti.

L’evento si terrà al Rome Cavalieri Hotel & Resort e quest’anno sosterrà un progetto di beneficenza di grande utilità e importanza. Grazie alla collaborazione di alcune aziende del settore ed in particolare al main sponsor TEVA, l’incasso della serara sarà destinato all’acquisto di un VIDEO-ENDOSCOPIO da destinare all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, un polo di eccellenza e di riferimento non solo per Roma e per il Lazio ma per tutto il Centro-Sud d’Italia.

Il Video-Endoscopio è uno strumento, la cui necessità è stata segnalata direttamente dalla Regione Lazio, tenendo conto delle priorità e delle esigenze della sanità regionale, che consentirà di intervenire in modo meno invasivo e più sicuro sui piccoli pazienti soprattutto con problemi di deglutizione. Il costo del Video Endoscopio è di circa 51.000,00 euro.

Pertanto, per realizzare questa donazione dovremo essere numerosi a sostenere FARMA&FRIENDS e invitiamo tutti a fare beneficenza e aderire alla serata chiamando entro il 25 maggio in Associazione allo 06 4463140 per avere tutte le indicazioni necessarie.

 

Lassativi: alternative naturali e consigli per l’uso

Fin dall’antichità purgarsi è sinonimo di buona salute e lunga vita. La stessa medicina ufficiale nel medioevo si basava essenzialmente sulle purghe e i salassi, entrambi percepiti come “depurativi dell’organismo”. Inoltre, c’erano le “streghe”, donne che conoscevano i “semplici” e curavano le malattie con le piante.  Ma qui entriamo in un altro campo che meriterebbe un’attenzione particolare.

Oggigiorno, a causa di una vita stressante e di un’alimentazione sempre più  fast, in farmacia la richiesta di lassativi e purganti è sempre in aumento. Ma prima di arrivare alle droghe vegetali che favoriscono l’attività intestinale è bene seguire alcune regole per un sano stile di vita.

L’alimentazione ricca di frutta e verdura è fondamentale per stare meglio, ma non basta. E’ necessario masticare bene e mangiare lentamente, bere molta acqua altrimenti il lume intestinale richiama acqua dai compartimenti cellulari e ci disidratiamo, fino a rendere le feci troppo dure. Bisogna anche camminare, fare movimento per stimolare la motilità intestinale.

Nonostante un corretto stile di vita a volte si deve ricorrere ad un aiuto. Abbiamo a disposizione la semplice manna e l’olio di ricino, mentre le droghe vegetali da usare rimangono quelle classiche: senna, rabarbaro, frangola, aloe e cassia. Queste piante non vanno usate frequentemente, ma solo eccezionalmente perché’ possono provocare coliche piuttosto fastidiose.